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Mi descrivo
sono vivo e come te mangio il vento, sono vivo e precipito lungo il bordo della notte, carico di nostalgie e di attese; sono vivo e sento il mio e il respiro degli altri, sono vivo e cammino da tempo verso la casa che non conosco. Sono vivo ma per raccontarmi non mi basto finchè sarò io solo ad ascoltarmi.
Su di me
Situazione sentimentale
-
Lingue conosciute
-
I miei pregi
-
I miei difetti
-
Amo & Odio
Tre cose che amo
... lentamente
riscoprire l' allegria
di sapersi ancora stupire
Tre cose che odio
l' odio è l' ombra
che
ci accompagna
I miei interessi
Vacanze Ok!
Vacanze Ko!
Passioni
Musica
Cucina
Libri
Sport
Film
Libro preferito
Meta dei sogni
Film preferito
" La frase deve avere la durezza
della pietra e il tremolio
delle foglie"
Nicolàs Gòmez Dàvila
da Labirinto oscuro
"...il saggio non ha nulla da dirci. E' dal silenzio che
indoviniamo la sua presenza. "
L.Durrell
Pulvis ed umbra
... già pulvis ed umbra sumus...ma ad Orazio mancava il sentire
stoico.
Siamo tutti comunque fatti di sangue e carne e abbiamo una sola
certezza. Oggi questa certezza cerchiamo di esorcizzarla
dimenticandola. Tuttavia vale una regola, solo ciò che è a rischio
di essere perduto è prezioso
Sentire d' amore e di donna
" ....mi sarebbe piaciuto averlo tra le mani il foglio di carta con
su scritto questi pensieri, rigirarlo tra le dita, sentirne
l'odore, osservare le parole, la rotondità della O o la lunghezza
delle L.... entrando nel cuore delle parole, mangiandone le sillabe
come faccio io, divorando senza ritegno i tuoi pensieri..."
"...aria sole profumo di primavera...Stendo la
biancheria alla fune, il vento leggero mi scompiglia i
capelli, chiudo gli occhi immagino siano le tue
mani...Splendida giornata...la luce del sole che gira intorno
inonda la mia casa..."
"...ti cerco nei colori del cielo delle colline nei profumi
dispersi nell'aria inseguendo il volo di un falco, la scia di
un aereo...nell'azzuro che sovrasta l'antico castello il campanile
della chiesa madre sospesa sulla roccia..."
Nascite imperfette
Il parto di una immagine che si fa disegno o fotografia, il parto
di un pensiero che si fa parola o racconto sono sempre nascite
imperfette. Così per una forma che si modella nella pietra o una
luce che si incarna nei colori.
Forse solo l' ignoto che si disvela nel numero e il suono che si
sostanzia nella musica, partecipano dell' assoluto della creazione
e ci raccontano l' indicibile di cui si nutre il miracolo, la vita,
il divino.
Memoria
E' piccola la casa delle mie domeniche e piccolo è il paese in cima
alla collina che la sovrasta, tutto raccolto attorno alla chiesa
come un gregge intorno all' ovile, ma è la casa che mi parla di mio
padre: ogni mattone, ogni albero, ogni tegola posti sono un
ricordo, uno sguardo, un'ora di fatica consumata con il sorriso ad
un futuro che poi gli è scivolato tra le dita e tanto basta a farne
per me un luogo della memoria e un rifugio.
La sera ha portato il freddo ed una notte tersa come un cristallo;
una dopo l'altra le costellazioni si sono alzate dall' orizzonte
adagiato verso la tua terra lontana e si sono impigliate nei rami
nudi e bianchi delle mie betulle: i gemelli i più pigri a salire,
Orione un gigante ancora piegato sul fianco, e alti,scossi da
palpiti come brividi di freddo, il Toro Perseo e Cassiopea.Le
Pleiadi un nido di diamanti nel nero velluto del cielo.
La sigaretta tra le mani, la pelle a respirare il vento freddo
carico di odori e terre, ho abbassato lo sguardo sull'orizzonte e
ti ho cercato: oltre il mare nero della pianura,oltre le ultime
luci, l'immagine del volto, la voce, solo desiderio e un brivido di
voluttà. Tra te e me, il respiro greve del fiume e gli ultimi voli
dei germani.
Itaca
E' nostalgia è canto senza attesa. E' vento speziato, polvere sulla
pelle e passi sulla polvere.
Itaca ci aspetta Itaca ci accompagna: è l' ombra che avvolge il
nostro andare. Ma presto il vento e la pioggia cancellano le orme
sulla polvere e se il nostro andare sa stupirci come il giorno che
partimmo allora non ci sarà fretta di arrivare. E la nostalgia non
sarà rimpianto ma ricordo e malia cui affidare ogni sera l' attesa
del nuovo giorno.
Clavicembalo
Così dolce così sensuale il suono del clavicembalo,
carezze come onde rapide e luciccanti nella luce della luna. Bianca
la tua pelle, pesanti i tuoi seni. Stretti nelle tue mani dormono
la notte e il mattino si offrono gonfi di attesa. Il tuo primo
gesto al risveglio, il tuo primo pensiero calda di notte e di
nostalgia.
Iato
La felicità non è mai uno stato permanente: è uno iato, un momento.
E' qualcosa che nel presente, quando ci tocca, dura un lampo;
appartiene più facilmente al passato quando vissuta, al futuro se
attesa. Nel tempo noi siamo viandanti sempre sperduti.
Nuovi ricordi
La sera alimentiamo la memoria di nuovi ricordi con cui nutriamo,
al nostro risveglio, il nuovo mattino.
Nessuno è puro
Nessunoè puro, ogni cuore
ha la sua macchia. Conviverci è la fatica di vivere.
Ferita vermiglia
Cresce sulla collina, accanto alla mia casa, un fico dal tronco
forte e generoso. Cresce immobile, silenzioso. Si nutre di terra
aspra e di sole. Matura frutti grandi, neri, di un nero setoso che
brilla alla luce che lo accarezza. Maturi, nell' attesa si
spaccano. Una fessura umida e rossa si dischiude allo sguardo:
ferita vermiglia che gronda lucido succo, un invito alle labbra
golose. Ed io non posso non pensarti.
Parole canto immagine
Ho ascoltato sino ad ora turbato la dolcezza maliante e carezzevole
di questa musica. Labbra socchiuse, lampo umido nel buio che
sfiora, racconta: parole canto immagine.
Percezione dell 'insondabile nel fiume senza storia. Nel fiume del
narrare sempre uguale.
Le ali di
Icaro
Amare è ritrovare le ali di Icaro e volare. L' amante che dimentica
che le ali sono di cera spezza il volo. Bellezza e fragilità
sono un tutt'uno.
Cinque falchi
Cinque falchi pattugliano il cielo sopra il fiume. Uno spettacolo
di grazia e regalità. Sono la solitudine della forza
inconsapevole. E il prezzo da pagare quando gli altri sono il mondo
dei deboli.
C'è silenzio
Alza gli occhi al cielo, ora verso levante, sotto il
nido azzurro delle Pleiadi fiammeggia rosso l' occhio del Toro.
Aldebaran, nella mia costellazione.
C'è silenzio. Oltre il fiume, nel nero della pianura si rincorrono
sordi abbaiare di cani. Immobile ne ascolto il lento svanire.
Appoggiati alla macchina
Appoggiati alla macchina di lui, lei stretta tra le sue gambe gli
guardava gli occhi, soli su quella strada tagliata nei campi, in
cima alla collina. Gli guardava gli occhi e disegnandogli le labbra
con le dita domandò - Quanto? Dimmi, quanto mi vuoi bene ? -
Calava la sera e il buio, l' aria fredda, tagliente dell 'inverno
scolpiva scure le colline sull' orizzonte.
Lui le sorrise osservando il cielo. - Quanto? Guarda le stelle,
tutte quelle che riesci a contare non sono tante abbastanza.
- Dalla valle saliva odore di legna bruciata, qualcuno
doveva avere acceso la stufa e si scaldava sotto quel cielo freddo
di inchiostro.
- E' la risposta che volevo. Non le conterò - gli rispose - , così
mi sembreranno molte di più -
Sentì il corpo di lei che entrava tra le sue gambe e la lingua che
gli apriva le labbra e gli riempiva calda la bocca. Su quella
collina il freddo dell' inverno era vinto.
Vento freddo
Cielo terso, limpido. Il vento freddo e pungente al galoppo
dal nord est sciabola il viso, morde la carne e smalta la luna,
grande e impigliata nei rami nudi, neri. Solo Orione palpita
immenso e sfida la luna. Sirio azzurra ai suoi piedi mi indica la
tua terra, sveglia la tua voce e mi inchioda qui nel freddo a
cercarti. Ed è ebbrezza.
Le mura di babilonia
Il mio cuore si nutre ora di immagini lontane e vicine. Là gli
scuri cavalli schiumanti dei carri falcati che scuotono le mura di
Babilonia. Qui le tue mani di bambina che stringono la mia carne
dura e se ne fanno pasto. Sì, penso che l'antico soldato, sulla
pelle divorata dal sudore e dalla corazza, sempre si portasse la
voglia della sua donna lontana.
" Da quando invecchiare non è più un merito, la pietà e la
solitudine sono diventate le compagne della vecchiaia. Le
generazioni si sono separate e i giovani hanno smarrito la fonte
cui attingere la saggezza "
"... è nella natura dell' uomo cercare un limite per superarlo
"
" E' nella mente che si deposita il disegno della realtà. Difficile
comunicarlo ma quando si incontra chi sa leggerlo, la mente si
libera della sua solitudine. "
" Il tremolio della chioma di un albero, il vento, un fuoco, le
nuvole, lo scorrere di un fiume, la pioggia che cade, il respiro
del mare. Sono i gesti della natura che ci aiutano a sentirci meno
soli "
" La Bellezza non sa dialogare, può solo essere contemplata. E Dio
è solo "
Miles Davis- Chez le photograph du motel
Tu no
a. piazzolla
" Sono quasi gli stessi passi ed i gesti hanno il peso tragico
dell' inelluttabile.
Così nel tango, così nell' arena.
Soli nella danza pur così vicini, soli nella plaza.
Ogni volta trovare la vertigine.
Avvicinare e sentire il respiro dell' abisso "
" Noi siamo frammenti vaganti. Monadi, sussurri prestati al vento
che si sfiorano e spesso non si vedono nè si sentono. Una babele di
voci assordanti in uno stagno di rane gracidanti, ciascuna
appoggiata sulla sua foglia, gli occhi sbarrati, in attesa di un'
ombra che attraversi il sole. "
" I soldi sono un modo di contare i numeri e poichè i numeri
tendono all' infinito contare i soldi è un 'operazione senza fine.
Una strada in salita dove ogni traguardo raggiunto sarà sempre una
sosta "
" Tutto nasce intorno ad un fuoco all' alba dell ' umanità. Luce,
colore e danza inpnotica della fiamma. Dai deliri sciamanici una
scheggia impazzita di vita diventa intelligente, respira un alito
di Dio e ipoteca il futuro della terra credendosene sovrana.
Oggi, all' alba dell 'intelligenza artificiale, un fuoco uguale
chiuso in un camino rassicura e lenisce, placa il freddo oscuro
della notte e tiene lontana
la paura dell 'ignoto che il fiume della storia non ha sopito "