Ricordando,
mi spiace...
A volte è la vita che sceglie...
Ricordando,
mi spiace...
A volte è la vita che sceglie...
Non trovo parole, non trovo equilibri, sono nei silenzi ... E lo vorrei
C'è un valore limite, inconcepibile come esplosione che alcuni salvano nella chiusura di etichette.
Tangibili e per altri inesistenze
forse non cerco nulla, di certo pretendo lo scambio.
Conosco chi vuol sapere tutto e di se nulla, solo che non mi interessa e viene fuori molto presto.
Evitatemi e passate ad altro se avete queste necessità.
Ironia della sorte, si usa dire così !!!
Tu che vuoi?
Oramai è tardi, qualunque cosa avrebbe l'aspetto del vortice nello scarico del lavandino, destinato a scorrere velocemente.
Eppure ci sono parole qui e là, di cui avverto la fierezza e la convinzione, il distinguersi in un'anomalia come l'equilibrio che da fuori acquisisce certezza.
Puoi lasciare, oltre l'indifferenza, oltre quello che straspare del vissuto altrui.
Giochi di prestigio, ma di fronte al dolore come fanno e il loro dolore ha lo stesso sapore tuo in una universalità che non è raggiungibile!!!.
Il sangue non ha lo stesso odore metallico, variabile, pressoché unico solo in quell'istante.
Ho sete...vedi siamo dominati dalle piccole cose e la confusione accresce quelle solite incertezze.
Dove si trova la pace? Accetterei soluzioni, senza troppa convinzione e faccio supposizioni che si esauriscono nella mia anonimicità.
Appaio ma non esisto e tutto si risolve nel bicchiere d'acqua o dalla bottiglia dal frigo e in quel momento le bocche degli altri tutti sono sopraffatti dal liquido in contrasto.
Si vive, si muore e si muta faccia, mia piccola vassilissa che lego perché tutto fonda.
Io prendo, nessun valido ringrazio per la visita...
Qui c'è solo da cogliere le diversità e le miserie degli altri.
Chi nostra pettorali, chi tette, chi proprio nulla nonostante la profusione di parole e Nick accattivanti. ( No non ho dormito, ci ho provato ma già avvertivo la fregatura di oggi, di nessuna importanza del resto)
Ho visto la replica di mediterraneo:
Vassilissa, la prostituta dell'isola per le truppe , prima tedesche e poi italiane.
" Ma come è che fai la...."
" La puttana? Mia madre era una una puttana, mia nonna era una puttana, mia sorella è una puttana.
" Perché non vuoi fare l'amore con me"
" Vorrei qualcosa in più, vorrei amore ecco"
Chissà perché poi spesso i film hanno un finale veloce.
Che fine ha fatto l'asina ? E quello che voleva ritornare in barchino?
Le cicatrici son sempre lì, invisibili per molti o forse per tutti, e spesso siamo noi stessi a volerle mantenere così.
Un po' come la casella piena così da non farci entrare nessuno