La bambina che chiami grassa, passa giorni senza mangiare per perdere peso; il ragazzo che chiami ignorante, magari ha
problemi di apprendimento;
l'adolescente che hai appena chiamato brutta, passa ore per farsi accettare da persone come te...
perchè la accettino;
la bambina che provochi e prendi in giro a scuola, forse subisce maltrattamenti in casa e tu stai contribuendo a distruggere la sua autostima.
Sii gentile, tutti hanno bisogno di un po' di affetto, amicizia, comprensione e rispetto, e anche tu.
Profilo BACHECA 98
Quando l'abate cieco chiede all'investigatore William da Baskerville: "Che volete davvero?", Baskerville risponde: ′′Voglio il libro greco, quello che, secondo voi, non è mai stato scritto. Un libro che tratta solo di commedia. Probabilmente è l'unico esemplare conservato di un libro di poesia di Aristotele. Ci sono molti libri che si occupano di commedia. Perché questo libro è proprio così pericoloso?"
L’abate risponde: "Perché è di Aristotele e farà 𝗿𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲".
Baskerville replica: "Cosa c'è di inquietante nel fatto che gli uomini possano 𝗿𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲?"
L'abate: “La risata uccide la paura, e senza paura non ci può essere fede.
Colui che non teme il diavolo non ha bisogno di Dio".
Umberto Eco, "IL NOME DELLA ROSA"
#evagioia
#riderefabeneallasalute
#risoterapia
"Ma tu mi ami?"
chiese Alice.
"No, non ti amo!"
rispose il Coniglio Bianco.
Alice corrugò la fronte e iniziò a strofinarsi le mani come faceva sempre quando si sentiva ferita.
"Vedi?" disse il Coniglio Bianco.
"Ora starai pensando a cosa c’è di sbagliato in te, a cosa hai fatto per non riuscire a farti amare nemmeno un po’.
Ed è proprio per questo che non posso amarti.
Non sempre ti ameranno, Alice.
Ci saranno giorni in cui saranno stanchi
arrabbiati con la vita persi nei loro pensieri
e ti feriranno. Perché le persone sono così:
finiscono sempre per calpestare i sentimenti degli altri a volte per distrazione, incomprensioni o conflitti interiori.
E se non ti ami almeno un po’, se non costruisci una corazza di amore per te stessa
e di felicità intorno al tuo cuore, i piccoli dardi della gente diventeranno letali e ti distruggeranno.
La prima volta che ti ho vista ho fatto un patto con me stesso: ‘Eviterò di amarti finché
non avrai imparato ad amare te stessa!’
Per questo, Alice, no non ti amo.”
Alice nel paese delle meraviglie
"E allora, Lloyd??
Come si fa a respirare
un po' d'aria Natalizia?"
"Direi che l'ideale sarebbe
spalancare le finestre
in modo tale che possa entrare, sir"
"Lloyd, a me sembra che cosi
entri solo un sacco di freddo"
"Ancora meglio, sir.
Le farà venire voglia di stringersi
a qualcuno"
"Questo cosa c'entra, Lloyd??"
"Non lo sapeva, sir?
Il profumo del Natale si trova
quasi sempre dentro a un abbraccio"
"Grazie, Lloyd"
"Prego,sir"
~ Vita con Lloyd ~
Essere disposti a cambiare è da persone intelligenti.
L'inconscio governa la nostra vita, e l'inconscio è formato dalle nostre credenze, molte delle quali sono false anche se le diamo per certe.
Avere un atteggiamento di apertura verso tutto e tutti ci mette in migliori condizioni per continuare a crescere.
Come già diceva Keynes, «la cosa più difficile al mondo non è che la gente accetti nuove idee, ma che dimentichi quelle vecchie»; qualcosa di simile a quello che pensava Goethe: «Stai attento a ciò che impari perché non potrai dimenticarlo».
Essere aperti al «disimparare» è assolutamente imprescindibile affinché il vero apprendimento abbia luogo.
Molte volte, ciò che pensiamo di conoscere è ciò che realmente ci impedisce di imparare.
[Bertrand Arthur William Russell]
Solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza necessariamente accettarlo
"Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio
e finalmente comprenderà chi è veramente
e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza,
a una mente fallace, menzognera,
che lo rende e lo tiene schiavo…
l’uomo non ha limiti e quando un giorno
se ne renderà conto,
sarà libero anche qui in questo mondo."
(Giordano Bruno)
Studiate.
Per amore del sapere, mai per i voti.
Perché sapere aiuta a essere.
E sapere tanto aiuta a essere tanto.
Studiate.
Perché la cultura rende liberi
e niente vale più della libertà.
Studiate.
Perché siamo le parole che conosciamo,
perché il pensiero crea la realtà.
Studiate.
Perché non conoscerete mai la noia
se amerete un libro, un paesaggio,
un quadro o la settimana enigmistica.
Studiate.
Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli.
Studiate la storia, perché il passato illumina il presente.
Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento.
Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative.
Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle.
Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso.
Studiate la filosofia perché imparerete a ragionare e a guardare il mondo dalle prospettive più originali.
Studiate la letteratura perché vivrete molte vite e vedrete posti incredibili da casa.
Studiate la grammatica perché la differenza tra un accento e un apostrofo non è mai un dettaglio.
Studiate la musica, l’arte e la poesia.
Perché la bellezza è emozione e terapia.
Studiate la fisica e la chimica perché nell’atomo e nelle molecole si celano energie potentissime.
Studiate.
Perché quando smetti di imparare smetti di vivere.
Studiate ciò che vi piace ma anche ciò che ora vi sembra inutile.
Perché un giorno, quando meno ve lo aspettate, ne capirete il senso.
Studiate.
Senza pretendere troppo da voi stessi e senza rinunciare mai allo svago, allo sport e alle emozioni.
Perché lo studio viene sempre dopo il vostro benessere!
Studiate.
Senza temere di dimenticare qualcosa.
Perché i buchi di memoria servono a fare spazio.
Perché la scuola serve a trasformare specchi in finestre, non a giudicarvi.
"Dice che il dolore fortifica. Ti fa le ossa, dice.
Diventi uomo. Dice.
In questi ultimi anni io ho avuto un sacco di lutti. Pezzi di cuore che si sono persi per strada.
E ogni pezzo, è un pezzo di questa corazza.
Tipo un'armatura.
E tu pensi che è fico, che alla fine diventi invincibile.
Non ti dicevano che l'armatura è pesante.
Che ti rallenta. Ti isola. Ti paralizza. Strato dopo strato, il dolore ti trasforma in una specie di monolite corazzato."
Ti dicono di non piangere.
Ti dicono come piangere.
Ti dicono quando piangere.
Ti dicono perché piangere.
Ti dicono che è un cane, mica una persona.
Ti dicono che il dolore passerà.
Ti dicono che gli animali non sanno di dover morire.
Ti dicono che l’importante è non farlo soffrire.
Ti dicono che tanto ne puoi prendere un altro.
Ti dicono che ti passerà.
Ti dicono che ci sono dolori più lancinanti.
Però non sanno quante volte hai guardato negli occhi il tuo cane.
Non sanno quante volte siete stati tu e il tuo cane soli a guardare le stelle.
Non sanno quante volte accanto a te c’è stato solo il tuo cane.
Non sanno che l’unico che non ti ha mai giudicato è il tuo cane.
Non sanno quanta paura hai avuto la notte che ti hanno svegliato i suoi lamenti.
Non sanno quante volte il tuo cane si è addormentato vicino a te.
Non sanno quanto tu sia cambiato da quando il cane è entrato a far parte della tua vita.
Non sanno del legame che nasce fra l’uomo e il suo cane.
Non sanno quante volte lo hai preso in braccio quando stava male.
Non sanno quante volte hai finto di non vedere il suo pelo che diventava sempre più bianco.
Non sanno quante volte hai parlato al tuo cane, l’unico davvero capace di starti ad ascoltare.
Non sanno quanto tu fossi bello per il tuo cane.
Non sanno che a volte è stato solo il tuo cane a sapere che stavi soffrendo.
Non sanno cosa abbia significato per te camminare con il tuo cane in un bosco, da soli.
Non sanno quali sentimenti il tuo cane ti abbia fatto provare.
Non sanno cosa si prova a vedere il proprio cane anziano che si alza a fatica per venirti a salutare.
Non sanno che quando le cose ti andavano male l’unico che non se n’è andato è il tuo cane.
Non sanno che il tuo cane si è fidato di te in ogni istante della sua vita, anche nell'ultimo.
Non sanno quanto il tuo cane ti abbia amato e quanto poco gli bastasse per essere felice, perché a lui bastavi tu.
Non sanno quanto tu abbia pianto di nascosto al tuo cane per non fargli sentire la tua paura.
Non sanno che piangere per un cane è una delle cose più nobili, significative, vere, pulite, sincere che tu possa fare.
Non sanno dell’ultima volta che lo hai spostato a fatica... facendo attenzione a non fargli male.
Non sanno degli ultimi suoi istanti di vita nei quali avevi paura di accarezzarlo... perché potevi dargli noia o fargli male..
Perché non stai piangendo un cane, ma loro questo non lo sanno.”