Profilo BACHECA 86
Ai sogni, ai sognatori e agli audaci
A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari,
a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore,
a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche
agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali,
ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.
In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene…
a tutti i teatranti.
Miguel de Cervantes, “Don Chisciotte”
Ogni schiavo non è tale che per suo consenso e non si libera che con un rifiuto. Se lo schiavo dice sì a tutto, dice di sì all'esistenza del padrone e al proprio dolore. Nell'attimo in cui respinge l'ordine umiliante del suo superiore, respinge insieme la sua stessa condizione di schiavo. La coscienza viene alla luce con la rivolta. Non esiste rivolta senza la sensazione d'avere in qualche modo, e da qualche parte, ragione. La rivolta è, nell'uomo, il rifiuto di essere trattato come cosa e ridotto alla pura storia; piuttosto morire in piedi che vivere in ginocchio.
Albert Camus, L'uomo in rivolta
Grazie a Doriano Fasoli
La leggenda del Sole e della Luna
Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta, si appassionarono perdutamente e iniziarono a vivere un grande amore…
Si racconta che il mondo ancora non esisteva e un giorno gli Dei lo crearono, dandogli il tocco finale…la luce.
Decisero così che il Sole avrebbe illuminato il giorno e la Luna avrebbe illuminato la notte e, pur essendo insieme, sarebbero stati obbligati a vivere separati.
Si abbattè su di loro una grande tristezza nell’apprendere che mai e poi mai si sarebbero potuti incontrare.
La Luna era ogni notte sempre più malinconica, nonostante la luminosità che gli Dei le avessero dato, e avvertiva la solitudine cui era costretta.
Anche il Sole, nonostante si fosse guadagnato il titolo di "Re degli astri" per la luce che era in grado di emanare, era infelice.
Gli Dei allora spiegarono loro:
"Non dovete sentirvi tristi, ognuno di voi possiede già una luce propria. Tu Luna, illuminerai sia le notti calde sia quelle fredde, incanterai gli innamorati e sarai spesso ispirazione di poesia. Quanto a te Sole, onorerai il tuo titolo perchè sarai il più importante di tutti gli astri, illuminerai la terra durante il giorno e darai calore agli esseri umani e la tua semplice presenza renderà tutti più felici''.
Ma questo non bastò a consolare la Luna che spesso piangeva.
Il Sole era consapevole che l’unica cosa che fosse in grado di fare era darle forza e aiutarla ad accettare ciò che gli Dei avevano deciso ma vedendola soffrire così tanto si preoccupò sempre più e decise di avanzare una richiesta agli Dei:
"aiutate la Luna per favore, lei è più fragile di me e mai sopporterà la solitudine!".
E gli Dei crearono le stelle per farle compagnia.
La Luna continuava ad essere molto triste nonostante le stelle facessero di tutto per consolarla.
Oggi, loro vivono insieme ma…separati…il Sole finge di essere felice e la Luna non riesce mai a nascondere la propria insoddisfazione.
Il Sole continua a splendere perchè arde di passione per la Luna e lei continua a vivere nella oscurità della solitudine.
Si dice che nel progetto degli Dei la Luna avrebbe dovuto essere sempre piena e luminosa ma così non fu quasi mai, perchè lei è donna e la donna si comporta così.
Quando è felice è piena ma quando è infelice è calante e di conseguenza non è possibile vederne la luce.
Il Sole e la Luna seguono il loro destino: lui solitario e più forte, lei in compagnia delle stelle e più fragile. Gli umani tentano in ogni istante di conquistare la Luna come se questo fosse possibile. Ogni volta che qualcuno va da Lei torna indietro da solo, giammai nessuno riesce a portarla sulla terra, nessuno può realmente conquistarla anche se fanno di tutto.
Si racconta che gli Dei decisero che nessun amore sulla terra sarebbe stato del tutto impossibile, nemmeno quello tra la Luna e il Sole e fu così che crearono l’eclisse.
Oggi, Sole e Luna vivono nella speranza di questo momento, nell’attesa di questi rare situazioni che sono loro consentite e che quasi mai accadono.
Quando guardiamo il cielo e vediamo il Sole coprire la Luna significa che lui è sdraiato su di lei e cominciano ad amarsi. A questo atto d’amore gli Dei diede il nome di eclisse.
E la luce della loro estasi è così forte che si sconsiglia di guardare il cielo in quel momento perchè i nostri occhi potrebbero essere accecati dalla vista di tanto amore.
È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio.
"Non erano streghe a bruciare.
Erano donne.
Donne che erano viste come:
Molto belle.
Molto colte e intelligenti.
Con troppa acqua nel pozzo,
o una bella piantagione...
Chi aveva una voglia.
Donne troppo abili con la medicina erboristica...
troppo forti,
troppo tranquille,
troppo rosse di capelli.
Donne che avevano un forte legame con la natura.
Donne che ballavano,
o che cantavano.
Qualsiasi donna rischiava di essere bruciata nel 1600,
le sorelle testimoniavano e si rivoltavano l'una contro l'altra mentre i loro bambini venivano immersi nel ghiaccio.
I bambini venivano torturati per confessare le loro esperienze con le "streghe" con finte esecuzioni nei forni.
Le donne venivano gettate in acqua e se potevano galleggiare, venivano incolpate e giustiziate.
Se affondavano e annegavano, erano innocenti.
Sono state gettate dalle scogliere.
Sono state poste in buche profonde nel terreno.
Perché scrivo questo?
Perché conoscere la nostra storia è importante quando stiamo costruendo un nuovo mondo.
Per dare voce alle donne massacrate, per dare loro una possibilità di pace.
Non erano streghe a bruciare.
Erano donne"
«Ma tu mi ami?» chiese Alice. «No, non ti amo.» rispose il Bianconiglio.
Alice corrugò la fronte e iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.
«Ecco, vedi? – disse il Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesci a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata.
Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno dei giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò.
Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione.
Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno.
La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa.
Perciò, Alice no, non ti amo. Non posso farlo.»
Non insegnate ai vostri figli ad adattarsi alla società, ad arrangiarsi con quel che c’è, a fare compromessi con quel che si trovano davanti; dategli dei valori interiori con i quali possano cambiare la società e resistere al diabolico progetto della globalizzazione di tutti i cervelli. Perché la globalizzazione non è un fenomeno soltanto economico ma anche biologico, in quanto ci impone desideri globali e comportamenti globali che finiranno per indurre modifiche globali nel nostro modo di pensare.
Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali.
Tiziano Terz
ani
L’amore è un maestro, ma bisogna saperlo conquistare, perché è difficile meritarlo: lo si ottiene a caro prezzo e con grande fatica per lungo tempo, perché bisogna amare non per un istante, fortuitamente, ma sino alla fine.
Di amare fortuitamente tutti sono capaci, anche i malvagi.
Fëdor Dostoevskij, I Fratelli Karamazov