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Jerome972

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Mi descrivo

E' bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante. Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo e che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti. (Pavese)

Su di me

Situazione sentimentale

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Lingue conosciute

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I miei pregi

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I miei difetti

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Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Viaggiare
  2. Arte
  3. Passionalità

Tre cose che odio

  1. Violenza
  2. Volgarità
  3. Mediocrità

Una musica brutal....

John Ruskin

Nessuno può spiegare come le note di una melodia di Mozart, o le pieghe di un panneggio di Tiziano, producano i loro effetti essenziali. Se non lo senti, nessuno può fartelo sentire col ragionamento.

Sandor Màrai

La passione non si piega alle leggi della ragione, non si cura minimamente di quello che riceverà in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volontà. Ogni vera passione è senza speranza, altrimenti non sarebbe una passione ma un semplice patto, un accordo ragionevole, uno scambio di banali interessi.

Lord Byron

“Quelli che non vogliono ragionare, sono bigotti, quelli che non possono, sono degli sciocchi, e quelli che non osano, sono degli schiavi.”

Fernando Pessoa

Desidero partire: non verso le Indie impossibili o verso le grandi isole a Sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi, villaggio o eremo, che possegga la virtù di non essere questo luogo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini e questi giorni.

SONO ASSETATO DI COSE LONTANE


Sono irrequieto. Sono assetato di cose lontane. La mia anima esce anelando di toccare l'orlo dell'oscura lontananza. O Grande Aldilà, oh, l'acuto richiamo del tuo flauto! Dimentico, sempre dimentico, che non ho ali per volare.

Sono impaziente e insonne, sono straniero in una terra straniera. Il tuo alito mi giunge sussurrando una impossibile speranza. Il mio cuore comprende il tuo linguaggio come fosse lo stesso ch'egli parla. O Lontano-da-cercare, oh, l'acuto richiamo del tuo flauto! Dimentico, sempre dimentico, che non conosco la strada, che non ho il cavallo alato.

Non c'è nulla che desti il mio interesse, sono un vagabondo nel mio cuore. Nella nebbia assolata delle languide ore, quale visione grandiosa prende forma nell'azzurro dei cielo! O Meta Lontanissima, oh, l'acuto richiamo del tuo flauto! Dimentico, sempre dimentico, che tutti i cancelli sono chiusi nella casa dove vivo solitario!

(Rabindranath Tagore – Il Giardiniere, V)
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