'Chissà se un giorno butteremo le maschere
che portiamo sul volto senza saperlo.
Per questo è tanto difficile identificare
gli uomini che incontriamo.
Forse fra i tanti, fra i milioni c’è
quello in cui viso e maschera coincidono
e lui solo potrebbe dirci la parola
che attendiamo da sempre. Ma è probabile
che egli stesso non sappia il suo privilegio.
Chi l’ha saputo, se uno ne fu mai,
pagò il suo dono con balbuzie o peggio.
Non valeva la pena di trovarlo. Il suo nome
fu sempre impronunciabile per cause
non solo di fonetica. La scienza
ha ben altro da fare o da non fare."
Profilo BACHECA 18
"Sono io, fammi entrare.
Non cerco in te un rifugio per l’eternità.
Non sono infelice.
Non sono senza casa.
Il mio mondo è degno di ritorno.
Entrerò e uscirò a mani vuote.
E come prova d’esserci davvero stata
porterò solo parole,
a cui nessuno presterà fede."
"È sempre questione di dettagli, quelli che noti dove gli sltri passano dritti"
"Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato"
"Comprendo la tua caparbia volontà di essere sempre assente perché solo così si manifesta la tua magia. Innumeri le astuzie che intendo. Insisto nel ricercarti nel fuscello e mai nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre nel vuoto: in quello che anche al trapano resiste. Era o non era la volontà dei numi che presidiano il tuo lontano focolare, strani multiformi multanimi animali domestici; fors'era così come mi pareva o non era. Ignoro se la mia inesistenza appaga il tuo destino, se la tua colma il mio che ne trabocca, se l'innocenza è una colpa oppure si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me, di te tutto conosco, tutto ignoro"
"C’è un’isola in me,
dove il vento soffia di terra,
e quando il mare urla
la sabbia impazzisce.
E c’è sempre luce,
ma non è mai giorno"
Non mi avrai Creonte,
né domata, né persuasa.
Ti sguscerò tra le ombre
dei pensieri, troverai
la spada
dei miei implacabili argomenti
confitta nel midollo
delle tue risoluzioni,
sarò entrata dentro il tuo recinto.
Mi avrai come una lima
di dubbio e di rimorso
nel sonno e in ogni gesto
di arbitrio e di potere.
Mai ti libererai di me"
"Ma in una notte selvaggia chi può ricondurti a casa?
Solo chi conosce il tuo nome"
"Tante cose da dire
E neppure il suono di una parola secca."
Come stai, ti smemorai,
ti stemperai e come sta
la straniera, lei come sta?