Mi descrivo
se ogni movimento della mia anima è percezione della mia vita, agitami, fammi vivere, fammi comprendere che questo è il tuo amore.
kengyu e Orihime
La leggenda narra di due stelle che abitavano sulle sponde opposte
del Fiume Celeste, la Via Lattea: Kengyu e Orihime. Orihime era la
figlia dell’Imperatore Celeste, la Fanciulla Tessitrice la quale
creava stoffe meravigliose per vestire le divinità, lui era il
Mandriano. Presi da folle passione amorosa, si dedicarono
totalmente l’una all’altro, dimenticando ogni cosa e trascurando i
loro doveri per lungo tempo: lei smise di tessere, lui lasciò che
il suo toro diventasse pelle e ossa. Quando gli Dei protestarono
perchè non avano più di che vestirsi, l’Imperatore, adirato, ordinò
che i due innamorati tornassero a vivere separati, lui su una
sponda e lei sull’altra del Fiume Celeste, concedendo loro un solo
incontro all’anno, nella settima notte del settimo mese. Il Fiume
Celeste è largo, impetuoso, privo di guadi e di ponti, impossibile
da attraversare: così, quando giunge la notte attesa con ansia,
stormi di gazze compassionevoli volano fino alla Via Lattea e
formano un ponte con le ali aperte, affinché Orihime possa
raggiungere ed incontrare il suo amato sulla sponda opposta. La
lunga attesa si compie felicemente, quel desiderio di scambiarsi
l’amore piu puro, alla fine viene esaudito.
Nazim Hikmet
Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte amo in te le cose
lontane amo in te l'impossibile entro nei tuoi occhi come in un
bosco pieno di sole e sudato affamato infuriato ho la passione del
cacciatore per mordere nella tua carne. amo in te l'impossibile ma
non la disperazione.