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Kengyu

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ultimo accesso: 26 aprile

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Mi descrivo

se ogni movimento della mia anima è percezione della mia vita, agitami, fammi vivere, fammi comprendere che questo è il tuo amore.

Su di me

Situazione sentimentale

separato/a

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. il tuo pensiero
  2. nessuna
  3. nessuna

Tre cose che odio

  1. la distanza
  2. nessuna
  3. nessuna

I miei interessi

Passioni

  • Arte

Libri

  • Narrativa

Libro preferito

io sono un gatto

Meta dei sogni

Estremo Oriente

Film preferito

RAN

il mio girasole

kengyu e Orihime

La leggenda narra di due stelle che abitavano sulle sponde opposte del Fiume Celeste, la Via Lattea: Kengyu e Orihime. Orihime era la figlia dell’Imperatore Celeste, la Fanciulla Tessitrice la quale creava stoffe meravigliose per vestire le divinità, lui era il Mandriano. Presi da folle passione amorosa, si dedicarono totalmente l’una all’altro, dimenticando ogni cosa e trascurando i loro doveri per lungo tempo: lei smise di tessere, lui lasciò che il suo toro diventasse pelle e ossa. Quando gli Dei protestarono perchè non avano più di che vestirsi, l’Imperatore, adirato, ordinò che i due innamorati tornassero a vivere separati, lui su una sponda e lei sull’altra del Fiume Celeste, concedendo loro un solo incontro all’anno, nella settima notte del settimo mese. Il Fiume Celeste è largo, impetuoso, privo di guadi e di ponti, impossibile da attraversare: così, quando giunge la notte attesa con ansia, stormi di gazze compassionevoli volano fino alla Via Lattea e formano un ponte con le ali aperte, affinché Orihime possa raggiungere ed incontrare il suo amato sulla sponda opposta. La lunga attesa si compie felicemente, quel desiderio di scambiarsi l’amore piu puro, alla fine viene esaudito.

Nazim Hikmet

Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo amo in te l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte amo in te le cose lontane amo in te l'impossibile entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole e sudato affamato infuriato ho la passione del cacciatore per mordere nella tua carne. amo in te l'impossibile ma non la disperazione.
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