Capita tornando a casa. Ti capita di
accendere la radio e passa quella canzone che ti piaceva tanto.
Arrivi a casa e rimani seduta al volante a fissare il vuoto e a
pensare a ciò che hai perso, a quello che credevi importante e a
quanto sei cambiata, a quanto ti hanno cambiata. Ripensi a come
le persone siano uscite dalla tua vita da un momento all’altro e
a come a loro non importi nulla. Sono le stesse persone che
avevano detto che non se ne sarebbero mai andate. Cominci a
chiederti se tu abbia perso solo tempo, parole, gesti per
qualcuno a cui non importava niente. Ti chiedi come sia possibile
cancellare tutto e se forse hai sbagliato tu a
dare tanta importanza a chi non l’ha data a te. Ti chiedi come
sia possibile parlare male alle spalle di qualcuno che non è
riuscito a risponderti male neanche quando gli urlavi contro. Ti
chiedi come sia possibile diventare estranei. Ti
chiedi come facciano le persone a rimanere indifferenti Ti chiedi
se hai solo sbagliato a dedicare canzoni che adesso non riesci
più ad ascoltare, perché legate a loro. Ti chiedi «come
potete ricordarvi solo gli errori?»