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L.attimo_fuggente

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Mi descrivo

Venite donne, che non è tardi per scoprire un nuovo mondo! Io vi propongo di andare più in là dell'orizzonte e se anche non abbiamo l'energia, che in giorni lontani mosse la terra e il cielo, siamo ancora gli stessi, unica ed eguale tempra d'eroici cuori, indeboliti forse dal fato, ma con ancora la voglia di combattere, di cercare e di trovare!!! (non tergiversare con mille scuse o scrupoli, cogli l'attimo e fà felice il cuore.... :-) Piero

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

Inglese

I miei pregi

:-) \"Dum loquimur fugerit invida Aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.\" :-)

I miei difetti

:-( \"tristi unda, scilicet omnibus, quicumquae terrae munere vescimur, enaviganda, sive reges sive inopes erimus coloni.\" :-(

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Quinto Orazio Flacco
  2. Cogli l'attimo, confidando il meno possibile....
  3. ..nel domani!

Tre cose che odio

  1. Mentre stiamo parlando
  2. il tempo invidioso
  3. sarà già fuggito.

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Prendo l'auto e parto

Passioni

  • Suonare
  • Teatro
  • Fotografia

Musica

  • Latino-americana

Cucina

  • Stellata

Libri

  • Classici
  • Narrativa

Film

  • Classici

Libro preferito

Io e Dio. Una guida dei perplessi (Vito Mancuso)

Meta dei sogni

Africa equatoriale

Film preferito

la bibbia

carpe diem

"Tristi unda, scilicet omnibus, quicumquae terrae munere vescimur, enaviganda, sive reges sive inopes erimus coloni."....(Questi versi ci esprimono quanto Orazio percepisse la morte cupa e fonte di grande turbamento: viene qui rappresentata come una palude a cui accosta l’aggettivo "triste" che reca con sé anche un profondo senso di inevitabilità. La palude a cui allude Orazio è lo Stige, In questo caso, afferma un dato di fatto: l’inevitabilità della morte, alla quale non vi è modo di sfuggire.) "nec pietas moram, Rugis et instanti senectae, Adfert indomitaeque morti." (Inutile e vana è la religione, incapace di porre un rimedio all’incalzante vecchiaia e alla morte, la religione è ormai incapace di dare spiegazioni sufficienti riguardo alla vita dopo la morte, il fervore religioso non potrà salvare l’uomo dalla sua naturale condizione di mortale.) QUINDI: "Dum loquimur fugerit invida Aetas: carpe diem, quam minimum credula postero." (Il tempo è in una fuga perpetua, che non lascia adito a speranze future: occorre sfruttare al massimo il tempo che ci è concesso, e considerare ogni momento che ci è dato come un dono)

LE MIE AMICHE

le mie amiche son tutte..BONE ops tutte BUONE

la prima Ode del III libro di Orazio

Odi profanum vulgus, et arceo.....
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