Ti scrivo questa lettera, anche se non la leggerai mai. Mi hai fatto male, tanto. In natura non esiste la giustizia e io continuo a soffrire. Tuttavia, oggi mi sono reso conto che in qualche modo devo abbandonare questo peso che mi porto dentro ed è ciò che farò. Non voglio portare rancore, perché non è un buon amico, per questo non lo voglio con me. Non significa che ho paura di te, ho solo paura di rivivere le mie sofferenze e di ricadere nello stesso errore. Io ti amavo e mi fidavo di te, PAPA' sai? In realtà non volevo niente di straordinario e, se lo avessi saputo, non ti avrei permesso di ferirmi. Non dimenticherò mai questo dolore insopportabile, né tutto quello che mi hai inflitto, per non parlare di tutte le volte che mi hai picchiato selvaggiamente, per tutte le tubate, legnate, cordate, cinghiate e soprattutto le parolacce. Ho imparato che non possiamo dare a qualcuno qualcosa che non vuole. Ti sei concesso il lusso di farmelo capire molto chiaramente; e mi hai fatto anche capire che è molto importante sapere quando qualcosa nella tua vita va male e ti sta consumando.
Ebbene sì, mi sono reso conto che sei stato dannoso per me, tanto da impedirmi di andare avanti per molto tempo.
Come disse qualcuno una volta, il vero odio è il disinteresse e l’omicidio perfetto è la dimenticanza. Non mi renderebbe felice, aggiungerebbe solo miseria alla mia vita senza senso. Dicono che sanguinare non faccia male, che è piacevole, come dissolversi nell’aria o respirare profondamente. Vale lo stesso con il dolore dell’anima, in qualche modo ti anestetizza e ti rende incapace di capire ciò che ti sta succedendo, finché non è troppo tardi. Forse mentre scrivo queste parole scorrono sul mio viso lacrime di sangue e di puro dolore, ma sto riprendendo il comando su me stesso e sto girando il timone, perché è arrivato il tempo di andare avanti e superare quello che mi hai fatto.Voglio dirti che scrivo questa lettera perché dietro queste parole coraggiose esiste un’enorme tristezza, un’infinita umiliazione e una lieve illusione. Sento che sto camminando su un vulcano mentre la mia vita è appesa a un filo. Sto camminando con addosso il peso di quello che tu hai fatto alla mia anima.
Ho bisogno di poco per stare bene e per questo devo liberarmi di tutto questo dolore. Tutte le esperienze dolorose lasciano dentro di noi un seme che crescerà e ci farà sentire liberi.
La verità è che oggi mi sono chiesto se potevo fare qualcosa di importante, e allora ho deciso di scrivere questa lettera. Questa lettera non è per te, ma per me, per potermi liberare di te. Mi sono fermato a pensare che non voglio niente di negativo nella mia vita e mi sono reso conto che tu facevi parte delle cose negative, come il tuo modo di farmi sentire. Sono giunto alla conclusione che riflettere su di te è il più grande atto di amor proprio che posso fare verso me stesso. Oggi posso finalmente dire che mi hai fatto un favore, perché ora più che mai amo me stesso e so che non voglio trasformare il mio corpo nella tomba della mia anima. So che posso affrontare tutto ciò che ho dentro. Non bisogna avere paura di vivere, bisogna solo imparare di nuovo a farlo.
Cat Stevens - Father e son