Per avere una buona porchetta occorre disporre di un maialino
di 40-50 kg (peso da vivo). nella pulizia che fa seguito alla
mattazione, va messa molta cura nel privarlo di tutte le
setole, raschiandolo con acqua bollente. asportare poi le
"frattaglie" e "conciarle". sgrassare, lavare e mettere, sotto
sale e un goccio di aceto, trippa e budella. lavare e tagliare
a pezzi cuore, polmoni, milza, fegato. sciacquare trippa e
budella e tagliare a pezzi. riunire il tutto e lessare per
qualche minuto. sbollentare per 10 minuti il finocchio (in
abbondanza) e diversi spicchi d'aglio. lavare la parte interna
del maiale e "selezionarlo", ossia praticare numerosi tagli,
profondi, in senso verticale e trasversale; salare e pepare
abbondantemente. mescolare le frattaglie con sale, pepe, il
finocchio e l'aglio precedentemente lessati e scolati. riempire
il maiale, facendo attenzione di farne penetrare una discreta
quantità nei tagli praticati all'interno. "ricomporre" il
maiale, ricucendolo e legandolo con filo di ferro, dopo averlo
"impalato" con un grosso bastone dall'ano alla bocca. metterlo
su due cavalletti di ferro in un forno, scaldato a legna, molto
caldo. dopo due ore e mezza-tre, la porchetta è pronta. è molto
difficile stabilire il punto giusto di cottura. macellai
esperti consigliano di infilzare un coscio con uno spiedo;
ritirando lo spiedo se questi ritorna asciutto è cotto, se
ritorna grasso la cottura non è ancora completata.