Le tigri vivono allo stato selvatico dai 10 ai 15 anni; nei giardini zoologici possono arrivare ai 20 anni d'età. Sono animali solitari: il maschio e la femmina si incontrano solo durante la stagione dell'accoppiamento, per condividere una preda o per bere e riposarsi presso pozze d'acqua. Sono ottime nuotatrici e spesso si immergono in acqua per rinfrescarsi. La loro dieta comprende mammiferi di grossa taglia, in particolare cervidi e bovidi, e inoltre rane, pesci e a volte anche carogne. Le tigri cacciano di notte, avvantaggiate da una vista acutissima, che nell'oscurità è fino a sei volte più potente di quella umana; si servono degli artigli retrattili per afferrare la preda e dei lunghi canini per assestarle un morso letale sul collo.

Vivono nelle foreste, nelle praterie o in zone paludose: tutti habitat dove la colorazione consente loro di mimetizzarsi al meglio. Le tigri sono animali territoriali; in particolare, il vasto territorio del maschio, marcato con urina e con le secrezioni di apposite ghiandole, può estendersi per 30-80 km², spesso comprendendo quelli di due o più femmine.

Ogni cucciolata è composta da un numero di piccoli variabile tra uno e sei; alla nascita questi pesano circa 1 kg e sono ciechi e inermi. Nelle prime 6-8 settimane si nutrono del latte della madre, poi quest'ultima spartisce con loro le prede della caccia. I piccoli iniziano a cacciare non prima dei 18 mesi di età; di tutta la cucciolata sopravvivono in genere due piccoli al massimo.

Tigre Grande mammifero predatore appartenente alla famiglia dei felidi, classificato nel genere Panthera insieme al leone, al leopardo e al giaguaro. Si ritiene che la tigre attuale si sia evoluta nell'Asia settentrionale durante il Pleistocene e che in seguito si sia spinta verso sud, attraversando l'Himalaya solo 10.000 anni or sono.

Un tempo diffuse in gran parte del continente asiatico, oggi le cinque sottospecie di tigri viventi sono confinate principalmente nelle riserve del Sud-Est asiatico e dell'India, e corrono il rischio dell'estinzione. Il loro numero è fortemente diminuito negli ultimi tempi a causa della distruzione dei loro habitat e dell'intensa pressione venatoria cui sono state sottoposte per lungo tempo da parte dell'uomo; delle tigri vengono infatti utilizzate la pelle e le ossa, a cui la medicina tradizionale cinese attribuisce particolari poteri terapeutici. Si stima che la popolazione di tigri allo stato selvatico comprenda oggi dai 4000 ai 5000 esemplari.