Per me “luna” sono le notti d’estate, il ricordo indelebile
di un’enorme luna piena che al tramonto sorgeva grande e gialla
all’orizzonte come un sole. Per me “luna” è silenzio, amore e
tenerezza, è infinita gratitudine per una vita che ha il sapore
del sale, la leggerezza e la libertà del vento, l’incalzante e
perseverante ritmo dell’onda.
Non ho mai associato la luna con la mutevolezza, ma con la
pienezza e la perseveranza, con il lavorio costante anche nel
buio e nell’assenza. Perché la luna torna sempre in tutte le sue
meravigliose sembianze; è “Il Ciclo”, quello che ci ha dà ordine
e orientamento, è la forza segreta che agisce con amore nelle
cose. Spesso dimentichiamo che non è stato solo il sole a donarci
la vita, ma anche la luna. La luna ha stabilizzato l’asse
terrestre determinando l’armonico susseguirsi delle stagioni,
indispensabile presupposto perché possa svilupparsi una vita
complessa come quella che ha portato alla nascita dell’uomo. La
luna determina le maree e, con esse, la vita è approdata alla
terra ferma. E così, anche per questo esistiamo. La giusta
distanza dal sole ha fatto sì che potesse sbocciare la vita, ma è
la luna che ha contribuito in maniera determinante a farci
uomini, dobbiamo a lei la nostra essenza.