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Mi descrivo

Tu sei dentro di me come l alta marea che scompare e riappare, portandoti via, sei il mistero profondo, la passione l idea, sei l immensa paura che tu non sia mia.

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Mare
  2. Tramonto
  3. Il silenzio

Tre cose che odio

  1. nessuna
  2. nessuna
  3. nessuna

 

 

“È come una marea”

 

È come una marea, quando lei fissa su me

i suoi occhi neri,

 

quando sento il suo corpo di creta bianca e mobile

tendersi a palpitare presso il mio,

è come una marea, quando lei è al mio fianco.

 

Disteso davanti ai mari del Sud ho visto

arrotolarsi le acque ed espandersi

incontenibilmente

fatalmente

 

nelle mattine e nei tramonti.

 

Acqua delle risacche sulle vecchie orme,

sulle vecchie tracce, sulle vecchie cose,

acqua delle risacche che dalle stelle

s’apre come una rosa immensa,

acqua che va avanzando sulle spiagge come

una mano ardita sotto una veste,

acqua che s’inoltra in mezzo alle scogliere,

acqua che s’infrange sulle rocce,

e come gli assassini silenziosa,

acqua implacabile come i vendicatori

acqua delle notti sinistre

sotto i moli come una vena spezzata,

o come il cuore del mare

in una irradiazione tremante e mostruosa.

 

È qualcosa che dentro mi trasporta e mi cresce

immensamente vicino, quando lei è al mio fianco,

è come una marea che s’infrange nei suoi occhi

e che bacia la sua bocca, i suoi seni, le mani.

 

Tenerezza di dolore e dolore d’impossibile,

ala dei terribili

che si muove nella notte della mia carne e della sua

come un’acuminata forza di frecce nel cielo.

 

Qualcosa d’immensa fuga,

che non se ne va, che graffia dentro,

qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi,

qualcosa che, contro tutto s’infrange, contro tutto,

come i prigionieri contro le celle!

 

Lei, scolpita nel cuore della notte,

dall’inquietudine dei miei occhi allucinati:

lei, incisa nei legni del bosco

dai coltelli delle mie mani,

lei, il suo piacere unito al mio,

lei, gli occhi suoi neri,

lei, il suo cuore, farfalla insanguinata

che con le due antenne d’istinto m’ha toccato!

 

Non sta in questo stretto altopiano della mia vita!

È come un vento scatenato!

Se le mie parole trapassano appena come aghi

dovrebbero straziare come spade o come aratri!

 

È come una marea che mi trascina e mi piega,

è come una marea, quando lei è al mio fianco!

 

 

Questo amore

Così violento

Così fragile

Così tenero

Così disperato

Questo amore

Bello come il giorno

E cattivo come il tempo

Quando il tempo è cattivo

Questo amore così vero

Questo amore così bello

Così felice

Così gaio

E così beffardo

Tremante di paura come un bambino al buio

E così sicuro di sé

Come un uomo tranquillo nel cuore della notte

Questo amore che impauriva gli altri

Che li faceva parlare

Che li faceva impallidire

Questo amore spiato

Perché noi lo spiavamo

Perseguitato ferito calpestato ucciso

negato dimenticato

Perché noi l’abbiamo perseguitato ferito

calpestato ucciso negato

dimenticato

Questo amore tutto intero

Ancora così vivo

E tutto soleggiato

È tuo

È mio

È stato quel che è stato

Questa cosa sempre nuova

E che non è mai cambiata

Vera come una pianta

Tremante come un uccello

Calda e viva come l’estate

Noi possiamo tutti e due

Andare e ritornare

Noi possiamo dimenticare

E quindi riaddormentarci

Risvegliarsi soffrire invecchiare

Addormentarci ancora

Sognare la morte

Svegliarci sorridere e ridere

E ringiovanire

Il nostro amore è là

Testardo come un asino

Vivo come il desiderio

Crudele come la memoria

Sciocco come i rimpianti

Tenero come il ricordo

Freddo come il marmo

Bello come il giorno

Fragile come un bambino

Ci guarda sorridendo

E ci parla senza dir nulla

E io tremante l’ascolto

E grido

Grido per te

Grido per me

Ti supplico

Per te per me e per tutti coloro che si amano

E che si sono amati

Sì io gli grido

Per te per me per tutti gli altri

Che non conoscono

Fermati là

Là dove sei

Là dove sei stato altre volte

Fermati

Non muoverti

Non andartene

Noi che siamo amati

Noi ti abbiamo dimenticato

Tu non dimenticarci

Non avevamo che te sulla terra

Non lasciarci diventare gelidi

Anche se molto lontano sempre

E non importa dove

Dacci un segno di vita

Molto più tardi ai margini di un bosco

Nella foresta della memoria

Alzati subito

Tendici la mano

E salvaci.

 

                                                  J.Prevèrt.

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