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MrMyself 11 marzo

Le occasioni dell'occaso

 

Ma è la sera che più spesso non sa resistere alle tentazioni dell’inconcludenza, alla discesa nel Maelström del proprio ombelico, perché il crepuscolo ha natura indulgente, non illumina e non nasconde, lascia che le cose siano e soprattutto non dura a lungo, per questo gli è congeniale: indulgente e precario come un amore, persino per se stesso.


Della notte non si è mai fidato, ormai è una cappa infeltrita dai troppi tentativi di ripulirne le macchie di romanticismo, e il chiaro di luna l’ha ucciso da un pezzo senza ubbìe futuriste. 
Ed è ormai abbastanza vecchio (grande? agée? ) per sapere che la notte è meglio dormire, ché l’indomani il Capitale reclama la sua libbra di carne in sacrificio sull’altare di obiettivi sempre più challenging, anzi, no, sfidanti, perché è gente che ha studiato e non esistono problemi ma solo opportunità non colte e pazienza se per alcuni l’opportunità avrà la forma di un dildo da elefante.
Non si rilegge, sa che se lo facesse si troverebbe inutilmente prolisso, ammira la sintesi ma non riesce mai a coglierla, le sue frasi sono come l’allungare il percorso verso il patibolo di un condannato a morte da parte di un carnefice pietoso, un continuo differire l’incontro con l’ultima parola e la frase non scritta che segue il punto e a capo: e allora ?

Quindi no, la notte la lascia agli adolescenti e agli amanti (che sono poi la stessa cosa) e allora – al crepuscolo - si siede al tavolo sempre più ingombro di libri e di fogli e di tazze e di portatili naufragati in un caos di fronte al quale anche la signora Ornella si è arresa limitandosi a spolverare gli interstizi lasciati liberi dai libri e guarda il foglio pieno di cancellature della sua mente.
Dovrebbe appallottolarli e buttarli nel cestino (e già questa metafora tradisce orizzonti limitati e neiges d’antan, ormai i cestini vivono solo sullo schermo del desktop e i file non si possono appallottolare ed è un peccato, il suono della carta compressa fra le mani è stato a volte illuminante) ma sa che poi non resterebbe niente e che sono proprio le cancellature gli indizi più importanti; d’altra parte sa benissimo cosa si nasconde sotto quei tratti rabbiosi, sono tutte pietre d’inciampo di cui il resto rappresenta accurata perifrasi.
Perifrasi, differimenti, naufragi. Eccola, finalmente, la sintesi.


Centellina i ricordi: ne ha del resto pochissimi di significativi (perifrasi, differimenti, naufragi…) e su alcuni ritorna con ostinato accanimento; talvolta ne scrive in forme allusive (perifrasi), più spesso si ripromette di farlo (differimenti) e quasi sempre se ne ritrae (naufragi). Osserva le vite delle persone che gli sono care da una affettuosa distanza; elenca con puntigliosa acribia tutte le qualità di cui si percepisce monco e che caricano quella distanza di una malinconia che è quasi dolore, ma non si avvicina.

 

Bilanci, no, non ne fa. Non è mai tempo di bilanci, il conto verrà saldato solo in ultimo, senza rateazioni e in contanti; se la morte si sconta vivendo almeno tutti possono essere sicuri di non aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità e lui lo ha fatto meno di altri: basterebbe guardare l’intonaco bianco delle pareti mai interrotto da quadri, la mobilia eterogenea, gli accostamenti casuali dell’arredamento per capire che quell’appartamento sta ancora aspettando qualcuno che la abiti, e che lui è un occupante abusivo della propria casa.


Ma il crepuscolo già scolora nella notte, le scuse quotidiane – il lavoro, la stanchezza, lo stress – reclamano la consueta audizione; salva il file in una cartella sprezzantemente nominata “roba” ad aggiungere l’ennesima tessera ad un mosaico di cui ormai non distingue ciò che rappresenta e che pure lo tenta; sempre di meno ma ancora lo tenta indovinare cosa potrebbe venirne fuori.
Sarà per il prossimo occaso.

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Mi descrivo

Un gentiluomo è uno che sa suonare l'armonica ma non la suona.

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

Bisogna meritarseli

I miei difetti

Li elargisco con grande liberalità

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. nessuna
  2. nessuna
  3. nessuna

Tre cose che odio

  1. Narcisisti
  2. Psicopatici
  3. Egomaniaci

 

 

 

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