Libero

MyGloryHole

  • Uomo
  • 2
  • Home
Toro

Mi trovi anche qui

Amici

MyGloryHole non ha ancora amici. Chiedi l'amicizia prima di tutti!

Bacheca

Questa Bacheca è ancora vuota. Invita MyGloryHole a scrivere un Post!

Mi descrivo

|°| Talvolta rimane la curiosità di sapere - anziché dover sempre immaginare - l'espressione di chi ha trovato ciò che non sapeva di cercare |°|

Su di me

Situazione sentimentale

single

Lingue conosciute

Francese, Inglese, Spagnolo

I miei pregi

Riconosco i miei difetti

I miei difetti

Non riconosco i miei pregi

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Minimo
  2. 50 caratteri
  3. Per riga

Tre cose che odio

  1. Massimo
  2. 50 caratteri
  3. Per riga

I miei interessi

Passioni

  • Musica
  • Sport
  • Arte

Il piacere di trovare quello che non sapevi di cercare...

L'ignoto è lì che ti aspetta, tu ovviamente non lo sai. Attende in qualche stanza della tua mente, sullo scaffale dei desideri repressi, nel cassetto della paura, sotto il tappeto della vergogna, dentro la scatola di latta del "chissà come sarebbe stato se".

I computer, come ormai i telefoni, sono macchine e le macchine non prevedono la casualità, elaborano solo il comando che tu invii, che autorizzi loro di fare, che sono programmati per fare. Se non ne sono in grado ti avvisano che c'è stato un errore. Per questo da casa tua, collegandoti a internet, puoi solo sperare di ottenere quello che già sai di volere, nulla di più.
Per trovare invece ciò che non sapevi di cercare, che quasi sempre corrisponde a ciò che ti manca e che , quando ti viene chiesto, non sai mai veramente definire, devi permettere alla casualità di farsi strada e tu, chiaramente, farti trovare all'appuntamento ove portare tutti i tuoi demoni a danzare.

Solo l'incontro reale di due ignoti può generare un piacere in grado di espandersi all'infinito perché non è stato ancora limitato dai dati inseriti nel sistema che lo elaborerà. Il risultato è così imprevedibile che "rischia" di somigliare a ciò che hai sempre desiderato.

 

MyGloryHole ©

La passione gli grida: "E io allora, devo dunque morire?"

 

 

 

È certo che vi sono nell'uomo due potenze occulte che combattono fino alla morte: una, chiaroveggente e fredda, s'attacca alla realtà, la calcola, la pesa e giudica il passato; l'altra ha sete dell'avvenire e si slancia verso l'ignoto. Quando la passione trascina l'uomo, la ragione lo segue piangendo e avvertendo del pericolo; ma appena l'uomo s'è arreso alla voce della ragione, appena egli si è detto: "È vero, son pazzo, dove stavo andando?", la passione gli grida: "E io allora, devo dunque morire?"

 

Alfred de Musset, La confessione di un figlio del secolo (La confession d'un enfant du siècle), 1836 - parte prima, cap. II

, , , , , , , , , , , , ,