LA VICINA FOTOGRAFA E LA PIANTA DI FAGIOLO MAGICO
Circa una settimana fa, nel primo pomeriggio, uscendo sul mio balcone per prendere una boccata d’aria e rilassarmi ammirando il paesaggio collinare, ho scorto una mia vicina (di qualche casa più in là, a dire il vero) che stava facendo un qualcosa di particolare, non di molto strano però, direi. Mi spiego. Anche se la distanza era considerevole, mi sono nascosta dietro allo spigolo del muro laterale, ed ho cominciato a sbirciare. Ho notato che indossava un abbigliamento piuttosto comodo, "da casa" oserei dire, che consisteva in un maglione o felpa color magenta, fucsia (o di tonalità simile) e pantaloni scuri, forse neri, probabilmente di una tuta; le scarpe, invece, non sono riuscita a distinguerle. Ad un suo leggero movimento del capo verso la mia direzione, mi sono ritratta repentinamente e poi, dopo una breve riflessione ed un sospiro, mi sono nuovamente sporta molto lentamente oltre il filo del muro, prestando particolare attenzione a non farmi scoprire, ed ho ricominciato a curiosare. Lei era in piedi, nel suo giardino, in mezzo al nulla. Pareva tenere in mano un qualcosa, forse un telefono, perché la posa assunta era quella tipica di una persona con il corpo lievemente proteso, col capo leggermente chino e le braccia semidistese, impegnata a mantenere tale posizione per poter inquadrare con cura un soggetto a me non visibile, prendendosi però tutto il tempo necessario per accertarsi di ottenere un risultato (scatto) soddisfacente. Però, intorno e davanti a lei c’era e c’è, da ciò che ho visto e riesco tuttora a vedere dalla distanza che ci divide, solo erba. Ora, vi chiederete? E cosa ci sarebbe di strano? Nulla, se non la mia curiosità. Stava forse fotografando, e basta. Se mi fossi azzardato a chiederle spiegazioni, la risposta corretta, logica e più appropriata sarebbe probabilmente dovuta essere: stavo fotografando, fra i fili d’erba, un minuscolo e graziosissimo gregge di c@zzi miei mentre, i tuoi, di soli c@zzi, te li saresti dovuta fare fin dall’inizio, cara!!! Ma è risaputo che in fondo la curiosità è donna, ed è per questo che, anche per una cosa del genere, mi sono chiesta cosa stesse fotografando, se ovviamente stesse veramente fotografando.
Tutta questa curiosità è stata alimentata dal fatto che negli ultimi tempi, nel mio, di giardino, sono spuntate nuove varietà di funghi (leccati tutti, senza ahimè aver avuto un benché minimo beneficio psicotropo); sono anche passati animali strani, frutto di incroci con specie aliene (proprio nel senso di appartenenti a pianeti sconosciuti, senza alcun dubbio) e soprattutto sono cresciute erbacce mai viste prima, di forme e colori risultanti da sicure mutazioni genetiche. Una volta ci ho trovato pure una pianta di fagiolo enorme che oltrepassava le nuvole, simile in tutto e per tutto a quella del racconto popolare inglese (Jack and the beanstalk/Jack e il fagiolo magico). La curiosità è stata più forte di me quindi, una mattina, verso le 8, mi sono armata di voglia e pazienza e l’ho scalata fino in cima, dove ci ho trovato un tizio all'interno di un gabbiotto che mi dice: “Ehi…ggiovane! Ce l’hai lo “Skipass”? L’hai già acquistato sul nostro sito (www.magicpiantadifagioloski/skipass.it), per caso? No? Peccato, avresti potuto usufruire dell’incredibile sconto dello 0,5%, ma tant’è, ormai sei qui. Quindi, nessun problema, lo facciamo subito. A prezzo scontato, e solo perché mi stai simpatica, fanno 80€ per il "giornaliero" o, visto che mi sei arrivata tardi e son già le 10 passate, fanno 65€ per il solo "pomeridiano", vedi tu…”
Ringraziando per il complimento, gli faccio però notare che anche 65€ per il solo "pomeridiano" mi sembrano un po’ tantini, ma lui subito replica: “La prossima volta fallo via web, come ti ho detto, e parti presto per poter godere dell'intera giornata sulle piste, perché è risaputo che in alta stagione c’è sempre traffico sul fagiolo, non solo nel weekend, e sul sito c’è pure un banner lampeggiante scritto a caratteri cubitali che lo rammenta!”
Così, nonostante le due ore abbondanti di arrampicata, mi è toccato a malincuore scendere, perché non avevo né sci , né tuta, né restante attrezzatura e mancava pure il tizio che di solito affitta il tutto…che sfiga!!!! (mannaggia, mi ero pure fatta convincere all’acquisto dello “Skipass”, già che c’ero…)
Tornando a noi, ci ho pensato e ripensato per più giorni, ma alla fine ho dovuto desistere: non ho neanche la minima idea di cosa stesse fotografando, la vicina non troppo vicina.
Noi donne siam fatte così, curiose e tenaci!
E voi, cari maschietti, non dovete pensare affatto di essere da meno anzi, forse in alcune occasioni siete curiosi quanto o anche più di noi donne, ne sono convinta da sempre.
Perciò, voi tutti lettori (maschietti e femminucce), se vi foste trovati nella mia situazione, cosa avreste pensato che stesse fotografando, la vicina?
E scatenatela sta fantasia, una volta ogni tanto…
Un abbraccio.
Nave Artistica
🤗😘