Mi descrivo
Tranquillo, riflessivo, ironico, intelligente, di bell'aspetto.
Vorrei...
Vorrei conoscere una donna con cui condividere sensazioni,
emozioni e sentimenti. E li voglio reali, vivi, dolci,
indisponenti e spregiudicati. Una donna con cui trascorrere il
tempo a ragionare, discutere, ridere, giocare e fare l'amore.
Potremmo leggere un libro, guardare un film o rimanere in
silenzio senza per questo essere in imbarazzo. Potremmo essere
dolci o spregiudicati, cerebrali o istintivi o tutte queste cose
insieme. Vorrei che non avessimo motivi per raccontarci troppe
bugie e che la nostra più bella trasgressione fosse aprirsi
l'uno all'altra senza temere nulla e senza recitare ruoli.
Potremmo condividere le piccole grandi ansie e i piccoli grandi
piaceri quotidiani. Potremmo trovarci, perderci, cercarci e
ritrovarci. E poi di nuovo ancora. Con la consapevolezza che
dare piacere sia bello come riceverne. Non sono libero e se sei
come me non avrai bisogno di farmi le solite banali domande.
Quindi anche io ti prometto che non sarò mai banale. Facciamo
che il mondo fuori sia poco più che un film muto!
Laerte
“Non dar voce ai tuoi pensieri, né atto ad alcuna idea non
ponderata. Sii affabile, ma volgare mai. Agganciali stretti, con
anelli d’acciaio, gli amici già messi alla prova, ma non ti
ammollire le palme con pulcini di nuova covata. Fa di non cercar
lite! Ma se ti accade di entrarci, vedi che il tuo avversario debba
guardarsi da te. Presta l’orecchio a tutti, ma a pochi la tua voce.
Senti il parere di tutti, ma pensa a modo tuo. Porta abiti di
pregio, ma nei limiti della tua borsa, ricchi, non stravaganti;
perché il vestito spesso rivela l’uomo, e in Francia gli uomini che
più contano sono meticolosi e attenti soprattutto in questo. Non
indebitarti e non prestare soldi, perché chi presta perde sè e
l’amico, e il debito smussa il filo dell’economia. E infine sii
fedele a te stesso; dal che deve seguire, come la notte al giorno,
che tu non potrai esser falso con nessuno.” [William Shakespeare,
Amleto Atto I, scena III]
Adoro le arance
Se tu fossi un'arancia e io fossi una clementina e poi io ti
chiedessi: che differenza c'è tra noi due?
A volte le arance sono più piccole ma spesso è il contrario;
talvolta le arance sono più dolci ma è vero anche il viceversa;
Per qualsiasi differenza si provi ad argomentare sarà sempre
possibile trovare un numero abbastanza grande di controesempi.
Dunque, che differenza c'è tra te e me?