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Bacheca
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Mi descrivo
Tanto non ce la farai....a farmi dire o fare ciò che tu vuoi....e non riuscirete nemmeno ad essere incazzati con me...
Su di me
Situazione sentimentale
-
Lingue conosciute
-
I miei pregi
-
I miei difetti
-
Amo & Odio
Tre cose che amo
Non dover avere per
forza amicizie qui dentro...
chiamiamole conoscenze...
Tre cose che odio
Chi fa finta di esserti amico...
Chi dimentica il suo passato..
Chi ha fatto ed ora giudica gli altri...
I miei interessi
Vacanze Ok!
Vacanze Ko!
Passioni
Musica
Cucina
Libri
Sport
Film
Libro preferito
Meta dei sogni
Film preferito
JACK.........
I bambini di oggi hanno visto cose
che
Blade Runner non poteva neppure immaginare.
Hanno visto le torri gemelle di Manhattan
precipitare nel gorgo dei Pokemon.
E hanno visto Dragonball -zeta sventolare
un fazzoletto bianco prima di morire, perché
un aereo si era infilzato sulla sua testa
come il braccio di una croce.
E mi domando che razza di uomini saranno
quei bambini che hanno subìto allucinazioni così.
Delle due l'una: o uomini fantastici, o schiavi.
E io scommetto sulla prima.
E ho nostalgia del futuro.
Anche se io non ci sarò.
Oceano mare....
Sai cos'è bello, qui?
Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla
sabbia,
e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai,
guarderai questa grande spiaggia
e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il
mare cancella, di notte.
La marea nasconde. E' come se non fosse mai passato nessuno.
E' come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel
luogo è qui.
Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è
vita vera.
E' tempo. Tempo che passa. E basta...
Alessandro Baricco, Oceano
Mare
Mi piace il nulla...
Non mi piace la gente
la cui mente non sa riposare in silenzio, il cui cuore critica gli
altri incessantemente,
in cui il sesso vive insoddisfatto,
il cui corpo intossica senza saper godere dell'essere vivo.
Ogni secondo di vita è un regalo sublime.
Mi piace invecchiare perchè il tempo dissolve il superfluo
e conserva l'essenziale.
Mi piace collaborare e non competere.
Mi piace scoprire in ogni essere la gioia.
Non mi piacciono gli stupidi.
Mi piace tutto ciò che provoca il riso.
Mi piace affrontare volontariamente il mio dolore
con l'obiettivo di espandere la mia coscienza.
Mi piace camminare su un ponte di vetro
con un amico che mi tiene per mano......
.......mi piace il nulla
50....AUGURI.....
13/03/2010 Auguri Liga...
......
Cosa vuoi che
sia...... Questa è la mia
vita...
Niente
paura...Certe
notti..........
Si viene....si va...
Si viene e si va comunque ballando
pensando "una vita forse non basterà"
si viene e si va allora tenendo la vita per la coda
nel caso che dio non sia in sede
si viene e si va tenendoci stretti tenendoci dritti che così si
fa
si viene e si va per sempre
fra gusto e dolore più o meno venendo nel mondo più o meno
vai vieni e vai come puoi/vuoi
nasci solo e solo andrai
è in mezzo che hai quel gran bel traffico il traffico che
puoi
si viene e si va cercandoci un senso
che poi alla fine il senso è tutto qua
si viene e si va di umana commedia che c'è chi la spiega e c'è
chi vive e va
si viene e siva comunque
fischiando cantando il motivo ci serve comunque un motivo
vai vieni e vai come puoi/vuoi
nasci solo e solo andrai
è in mezzo che hai quel gran bel traffico il traffico che
puoi
va vieni e vai come puoi/vuoi
nasci solo e solo andrai
è in mezzo che hai quel gran bel traffico il traffico che
puoi.
TORTURA e BACI........
****
***
Saper mettere un punto e andare a capo
è uno dei segreti di ogni storia della vita. Se lo ritardi, la
rovini; se l'anticipi, la bruci; e se lasci che sia l'altro a
mettere il punto al posto tuo, vuol dire che tu eri già uscito
dalla storia. Gli addii
non si annunziano, si compiono, e la loro violenza è inevitabile
come quando si muore: la violenza del silenzio che seguirà.
Gli addii camuffati da arrivederci li considero le perfidie
peggiori. In realtà tagliano proprio le gambe ad ogni possibile
ritorno, rassomigliano ai falsi addii delle marionette, quelle
addestrate a recitare tutte le sere davanti a un pubblico diverso
ma per loro indistinto e sempre uguale, eterni burattini che se ne
vanno con nelle orecchie di legno gli applausi dell'ultimo "bis"
che si confonderanno con quelli di benvenuto del prossimo paese
dove domani sera replicheranno lo spettacolo.
Mettere un punto non è abbassare il sipario e nemmeno cambiare
copione. E' semplicemente interrompere la recita e uscire di scena.
Non finire la battuta; osare, interromperla con un punto assurdo, e
scontentare il pubblico, l'impresario e perfino te stesso, perché
recitare il tuo ruolo ti piaceva, eccome se ti piaceva, era "come
se", come se quella di Jack fosse davvero la tua
vita.
***
Ma vivere tutto "come se "è un danno.
Lo conosco e me lo sono procurato cento volte. Ci sono coppie
immobili, che per paura dell'abbandono, sono avvinghiate con il
filo spinato del "come se", come se… si amassero ancora. Ci sono
occasioni perdute sul lavoro, per il terrore di trasferirsi in
un'altra città o semplicemente di cambiare azienda o mansioni o
colleghi, in cui il "come se "è la scusa consolatoria a cui
aggrapparsi per non mettersi a rischio. Le sirene della felicità,
spesso, infondono più sgomento delle catene di un'esistenza
mediocre.
No, questa volta no, per favore. Questo fra me e te non deve
succedere, fratello. E noi finora siamo stati bravissimi, noi
finora l'abbiamo evitato.
Avevamo tutti bisogno di un rapporto felice. Non so se un programma
alla radio si possa definire così, ma so che il nostro era
amore. Io metto un punto, perché
nessuno ce lo porti via.
(JACK FOLLA)
***
Quando sono entrato alla radio l'ho
fatto senza chiedere permesso; ne esco senza chiedere scusa; e di
reciproci grazie mi sembra che ce ne siamo detti a valanghe; se
continuassimo, finiremmo per essere travolti da una slavina di
melassa. Non è il mio genere, ormai lo sapete. C'è altro? Sì, mi è
rimasto un calcio e una carezza, una di quelle che non passeranno
mai. Il calcio invece passa subito e lo tiro con rabbia e tenerezza
a chi ha sempre sostenuto che ho speculato sulle emozioni dei
giovani, per denaro e per sciacallaggio. Ho retto per tre anni
l'amarezza che ti porti dentro, fratello. Ora sono un pochino
stanco. Col mio primo e ultimo calcio adesso te l'ho rigettata
sulle spalle, perché era il tuo fagotto non il mio. A me piace
viaggiare leggero.
E questa carezza infinita è per tutti voi che avete lenito il mio
dolore.
Fanculo. Mi avete fatto assaporare il gusto dolce della vita. … E
adesso?… "Adesso"-come disse quell'evaso da Alcatraz-
"saranno cazzi miei". …Tesoro.
***
Se l’idea di società che abbiamo
dentro
è un po’ meno ignobile, un po’ più solidale e felice di quella che
stiamo scontando attualmente,
non è nostro diritto pretenderla,
ma è nostro dovere praticarla ed attuarla,
"come se"
fosse quella e non questa l’Italia in cui viviamo.
(J.F.)