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Mi descrivo

..."è una questione di qualità: la tua presenza rassicurante ed ipnotica, mi affascina e gioca col mio senno; ...mi strega e mi rapisce la tua giovane saggezza incomparabile e l'eleganza di ogni tua intenzione è incantevole; ...e quando ti congiungi a me sai essere deliziosamente spinta e indocile, coltivando le tue bramosie sulle mie avidità."

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

"sai come prenderti il bello di me mettendo a riposo la mia irritabilità; e non voglio sapere come riesci e perchè: è una meraviglia, e finchè dura ne godremo insieme..."

I miei difetti

"voglio aver bisogno di te: come di acqua confortevole. vuoi aver bisogno di me? troverai terreno fertile."

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. i colori e l'essenza di tutto ciò che mi circonda
  2. la sincerità di occhi innamorati
  3. l'arte e la poesia delle piccole cose...

Tre cose che odio

  1. le bugie e l'indifferenza di chi ami
  2. l'arroganza di chi ignora
  3. i giudizi ex ante

Un fiume che attende il suo mare...

"Sensazione meravigliosa. Di quando il destino finalmente si schiude, e diventa sentiero distinto, e ormai inequivocabile, e direzione certa. Il tempo interminabile dell'avvicinamento. Quell'accostarsi. Si vorrebbe non finisse mai. Il gesto di consegnarsi al destino. Quella è un'emozione: Senza più dilemmi, senza più menzogne. Sapere dove. E raggiungerlo. Qualunque sia, il destino."

Leggimi tra le righe di "un'ordinaria follia"

“Mezz’indiana, aveva un corpo stranamente flessuoso, focoso e come di serpente, con due occhi che proprio ci dicevano. Cass era fuoco fluido in movimento. Era come uno spirito incastrato in una forma che però non riusciva a contenerlo. I capelli neri e lunghi, i capelli di seta, si muovevano ondeggiando e vorticando come il corpo volteggiava. Lo spirito o alle stelle o giù ai calcagni. Non c’era via di mezzo per Cass. C’era anche chi diceva che era pazza. Gli imbecilli lo dicevano. Gli scemi che non potevano capirla...Lei era come il fuoco, era sabbia sulle spiagge d’agosto, era come il ferro rovente sul tenero legno: lascia il segno. Ogni sua parte, ogni suo gesto, ogni suo sguardo, ogni sua parola, calamitava l’attenzione di chi le stava vicino, trasmettendo un’unica sensazione: voglia di stare a guardarla, di ammirarla, di starla a sentire. E non solo negli uomini...lei era sempre naturale, viveva con semplicità, sempre spontanea, sempre raggiante, qualche volta arrabbiata, ma forse anche per questo ancora più bella...Lei era così: semplicemente bella. Tremendamente bella...Tutto in lei era come il fuoco, i suoi lunghi capelli, le sue guance rotonde, il suo sguardo solare, i suoi splendidi occhi nocciola, i suoi movimenti flessuosi, il suo parlare, il suo stupirsi anche delle piccole cose, il suo essere semplice, spontanea. Le sue labbra ipnotizzavano che le stava davanti, si muovevano adagio, lasciando uscire le parole, sempre dosate, sempre gentili, quasi mai aggressive..."  ( C. Bukowski)

Tra l'essere e il sentire...

"Chi ha l’occhio,
trova quel che cerca
anche a occhi chiusi."

La semplicità...è poesia

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia,
in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l'anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.

Alda Merini

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