Il Papermoonpensiero
Il Papermoonpensiero non è un movimento culturale, artistico o letterario, non è neanche un’ideologia politica nè una dottrina new age, è semplicemente una filosofia di vita.
Il cardine del Papermoonpensiero sta in un unico termine: il "forse". D’altronde le domande principali della nostra vita non iniziano tutte così?!
"Forse ho sbagliato tutto?"… "Forse sto sbagliando tutto?"… "Forse dovrei cambiare qualcosa?"… "Forse aveva ragione mia madre?"… "Forse è meglio che prenda l’ombrello?"…
Altrettante affermazioni significative si sviluppano da esso: "Forse chiamerà domani", "Forse mi aumenteranno lo stipendio", "Forse ha un’altra"…
insomma solo una cosa è certa: nel papermoonpensiero ci sono poche certezze. Ciò non toglie che tale filosofia preveda anche di credere in qualcosa, ovviamente con un certo margine di rischio. Si crede nella fantasia, nella forza delle parole, nell’ironia del quotidiano, nel potere di un sorriso di una persona a cui vuoi bene. Il Papermoonpensiero dà grande importanza ai ricordi, che vengono trattati con grande cura quando riaffiorano alla mente, e dà ampio spazio alle storie, ai racconti veri e verosimili, metafore talvolta incomprensibili.
Nel Papermoonpensiero le emozioni si mescolano, si intrecciano, si animano. Sono emozioni talmente intense da sembrare reali anche quando sono di carta, anche quando sono solo descritte in una favola, perché il Papermoonpensiero adora le favole.
Come tutte le filosofie il Papermoonpensiero non serve a nulla, assolutamente a nulla nella pratica: non serve a guadagnare dei soldi, non serve ad imparare a cucinare, non serve per diventare famosi e non serve a velocizzare la stiratura delle camicie.
Forse se ne poteva fare a meno… forse.