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Pioggia.disordinata

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Mi descrivo

...nel disordine dei miei pensieri, delle mie emozioni, delle parole e degli oggetti vago ancora senza chiavi. Sono così

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. il Suo bacio
  2. le emozioni del Cielo
  3. la nobiltà d'animo

Tre cose che odio

  1. il giorno in cui se ne è andato
  2. l'uomo post-moderno
  3. l'assenza di paure

All' uomo post-moderno

...bisognerebbe che ognuno di noi smettesse di eclissarsi dietro alle fobie ed ai desideri della massa, perdonasse se stesso, ed accettasse di essere solo un Uomo.

 

...come il mare: alla ricerca di uno scoglio sul quale infrangermi, ricompormi, fermarmi. Ho bisogno di una sicurezza che acquieti la mia inquietudine, di un dolce bastardo che per me, per me sola, sorrida innamorato _ Agosto 2009

...tu, Uomo fra la gente

                                                 

Verrà il giorno che il giovane dio sarà un uomo,
senza pena, col morto sorriso dell'uomo
che ha compreso. Anche il sole trascorre remoto
arrossando le spiagge. Verrà il giorno che il dio
non saprà più dov'erano le spiagge d'un tempo.

Ci si sveglia un mattino che è morta l'estate,
e negli occhi tumultuano ancora splendori
come ieri, e all'orecchio i fragori del sole
fatto sangue. È mutato il colore del mondo.
La montagna non tocca più il cielo; le nubi
non s'ammassano più come frutti; nell'acqua
non traspare più un ciottolo. Il corpo di un uomo
pensieroso si piega, dove un dio respirava.

Il gran sole è finito, e l'odore di terra,
e la libera strada, colorata di gente
che ignorava la morte. Non si muore d'estate.
Se qualcuno spariva, c'era il giovane dio
che viveva per tutti e ignorava la morte.
Su di lui la tristezza era un'ombra di nube.
Il suo passo stupiva la terra.

Ora pesa
la stanchezza su tutte le membra dell'uomo,
senza pena, la calma stanchezza dell'alba
che apre un giorno di pioggia. Le spiagge oscurate
non conoscono il giovane, che un tempo bastava
le guardasse. Né il mare dell'aria rivive
al respiro. Si piegano le labbra dell'uomo
rassegnate, a sorridere davanti alla terra.

(C.Pavese - Mito )

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