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Buongiorno a tutti 

un mio racconto improvvisato ai miei lettori più appassionati come omaggio. 

Incastrerò motivi di dolce melodia a motivi forti, è scritto sul momento per voi. 

La mano e l'oscurità

"Riflettevo sul fatto che una persona mi avesse carezzato il viso in un giorno di primavera, quando e nel momento in cui, una mia lacrima mi lasciò per andare a scorrere un solco sul viso. 

Eppure io credevo fosse una persona, sola, in veste bianca in una casa abbandonata tra la sterpaglia della campagna. 

Una casa abbandonata da centinaia di anni, si ergeva davanti a me, visitai tutte le stanze antiche e i mobili corrotti dal tempo e dalle tarme, fogli sparsi a terra. 

C'era una sala con una antica biblioteca, antichi libri posavano sugli scaffaili, impolverati e ingialliti dal tempo, vedevo come dovevano essere stati nel momento in cui, l'ultima persona li aveva  usati, e poi un corridoio, una scala, e sopra un tetto che si univa in un arco che formava una volta a stella, tutta con carta da parati strappata e pendente verso il basso. 

Il pavimento sporco, pieno di carte, una casa abbandonata dal tempo e dal vandalismo recente, eppure seguivo quella scala, una musica di violino mi attraeva ad andare in un luogo più avanti a me 

"Che cosa era?"- "Perché un violino suonava?" e mi spinsi a cercare il luogo da dove proveniva il suono, e guardai in un corridoio che si diramava in stanze, vuote, quando la musica si fece più forte e una donna , suonava un violino, e dissi :" che ci fai qui? abiti questa casa?" ....

Lei non disse nulla, smise di suonare e si avvicinò guardandomi negli occhi, dentro l'anima. Posò il suo dito sulle mie labbra quasi sfiorandole e fece un gesto di zittirmi. 

Mi diede una carezza che sapeva di sofferenza, di compassione e di morte. Mi guardò e sorrise, andando in avanti e scomparendo in un muro. 

Cosa fosse successo non lo so, rimasi basito, non mi spiegavo come una bella ragazza potesse scomparire in un muro, fissai la parete per un'ora, poi raccolsi dei fogli sparsi a terra e c'era un vecchio antico violino, con il nome di Paulette... e più nulla. 

Tornai più e più volte per sentire quella dolce melodia ma non sentì nulla. 

Quella donna o quel fantasma, mi volle dire qualcosa quel giorno. 

"Zitto,  la musica è una melodia tra qui e l'aldilà"

Lo capii molto dopo. "

A voi, amici miei... un omaggio per voi. 

ma sono soltanto degli stitici gelosi 

😂

Donna nessuno ti può fermare. 

sei invincibile . Credi in te stessa e vincerai tutte le battagle

e forse sarà per te... 

chi sono? ...mm!