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SignorAntidildo

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Mi descrivo

Strenuo difensore della guerra all'abuso di strumentazioni plastico-gommose destinate all'autoerotismo, combatto senza tregua al fine di poter ricondurre le signore alle origini, tentando di salvarle dall'aroma persistente di gomma arabica...ma come diceva Sun Tzu ne "L'arte della guerra", è necessario conoscere in profondità ogni aspetto del nemico.....

Su di me

Situazione sentimentale

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Lingue conosciute

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I miei pregi

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I miei difetti

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Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. le donne allergiche agli strumenti plastici
  2. le donne amanti della natura
  3. L'Ironia e l'Intelligenza, ovviamente

Tre cose che odio

  1. l'utilizzo di strumenti plastici inquinanti
  2. la deriva gommosa dell'autoerotismo
  3. chi si prende troppo sul serio e ride poco

Dildo Story

I giocattoli per il piacere sessuale non sono un’idea nuova e legata al business della trasgressione degli ultimi tempi, anzi, esistono documenti importanti fin dall’antichità.

Una citazione di notevole rilievo la troviamo addirittura nella Bibbia: “Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io t’avevo dati, te ne facesti delle immagini d’uomo, e ad esse ti prostituisti” [Ezechiele 16:17].

In Europa e nel mondo aumentano ogni giorno di più i musei che espongono opere raffiguranti l’uso di strumenti erotici e antichi dildi di vari materiali come cuoio, osso e legno.
I tanti vasi provenienti dalla Grecia classica, le immagini delle stanze di Pompei, antiche porcellane cinesi sono solo alcuni degli oggetti che finalmente vengono esposti al pubblico per testimoniare la presenza di questi giochi usati dalla notte dei tempi.

Puoi trovare un elenco dei musei sopraccitati in questa pagina.

Anche durante il Medioevo e nei secoli successivi venivano costruiti oggetti di forma fallica. L’Aretino nel 1533 parla di un resto di “vetriolo Bernardo”, riempito dalle monache con acqua calda attraverso un apposito bucolino.
Di “enormi godemichi” si legge in Recueil des dames galantes di Pierre de Breantome (1540-1614) e Ferrante Pallavicino rimanda a “cazzi di vetro e d’avorio, ritrovati appresso una sua familiare” che se ne era servita per eliminare “il prurito che in quella parte più sensibile della natura le era molesto”.


Anche fra le monache l’uso del dildo era una pratica comune. Gregorio Leti, nel 1650, pubblica il Parlatorio delle monache in cui una certa suor Clementia affida a donna Agata l’incarico di commissionare a un vetraio degli “strumenti di vetro così forte, che non possano più ricevere danno dall’acqua calda” e soprattutto che non si rompano durante l’uso. Con l’avvento della Rivoluzione Industriale e l’introduzione di nuove tecnologie e nuovi materiali, venne dato il via alla reale commercializzazione dei sex toys. L’utilizzo del lattice consentì la produzione di dildi con questo materiale e anche quella dei primi stimolatori clitoridei.

Una ditta francese, che vendeva sex toys per corrispondenza, ideò dei “foderi” di gomma aventi delle punte molli simili ad una cresta. Questo “fodero” poteva essere indossato sulle dita ed utilizzato per una stimolazione autoerotica oppure di coppia. L’idea sembrò molto interessante al punto di creare anche degli “stimolatori-duplici” che indossati sul pene, potevano essere utilizzati dalla coppia eterosessuale durante il coito.

L’unione del dildo alla possibile vibrazione dette l’avvio ai primi “vibratori” o “vibromassaggiatori”. I primi apparvero nel 1869, quando un medico americano George Taylor brevettò un oggetto, che produceva un massaggio tramite una vibrazione fornita da un motore. Purtroppo, i materiali utilizzati erano particolarmente costosi per l’epoca, quindi di difficile accessibilità. Ecco perché l’oggetto venne introdotto sul mercato solamente per uso medico. Infatti, fino ai primi anni del 900, i vibratori venivano utilizzati per alleviare i sintomi dell’isteria.

Ordinare per corrispondenza oggetti ludici per l’attività erotica era il modo standard di vendere vibratori nella prima metà del XX secolo, successivamente le vendite iniziarono ad essere anche al dettaglio con i primi sexy shop apparsi negli anni 60.

(Fonte: casserosalute.it)

Fai da te...il tuo dildo fatto in casa

Hai pensato di acquistare un vibratore (i cosiddetti "dildo", non tutti "vibrano"...) ma sei troppo timida per entrare in un sexy shop oppure ti disturba ricevere pacchi che potrebbero essere aperti dalle persone sbagliate?
O magari prima di acquistare qualcosa preferisci poter fare una prova per vedere se poi l'oggetto in questione può effettivamente esserti utile?
In questo articolo vorrei presentare alcuni dei progetti che girano in rete, molti dei quali sembra siano anche piuttosto "efficaci" nel fare ciò per cui sono costruiti.



Le prime proposte sono oggetti "non vibranti" e vengono realizzate riempiendo di vari materiali dei semplici preservativi.
Si raccomanda possibilmente di utilizzarne come precauzione due, uno sopra l'altro, mettendo eventualmente del lubrificante (anche del semplice olio d'oliva) tra i due per evitare che la frizione ne favorisca l'usura e quindi la rottura.



dildo semi Dildo fatto in casa Costruire un Vibratore

 

DILDO "AI SEMI"
Il primo progetto è realizzato usando come riempitivo un mix di semplici semi acquistati al supermercato.
A quanto pare la superficie irregolare che nè risulta garantisce ottimi risultati, ma occhio al preservativo esterno che tende a rompersi verso il nodo posteriore...

dildo pudding Dildo fatto in casa Costruire un Vibratore

 

DILDO "AL BUDINO"
Realizzato usando del semplice budino!
A parte la curiosità sembra che il risultato sia abbastanza scarso, in particolare a causa della bassa rigidità che si ottiene.
Consigliato alle appassionate di peni non eretti e budini al cioccolato icon smile Dildo fatto in casa Costruire un Vibratore



dildo rocks Dildo fatto in casa Costruire un Vibratore

 

DILDO "SASSOSO"
Là dove il budino fallisce nel portare la dovuta rigidità, dei sassi levigati fanno il loro dovere!
Questa è una rivelazione, a senso si direbbe che sia tutto troppo "duro", invece dei sassi levigati dalle dimensioni opportune riescono a fare un lavoro eccellente. Provare per credere!

dildos clay Dildo fatto in casa Costruire un Vibratore

 

DILDO "ARGILLA"
Molti dei dildo e vibratori in vendita presentano le forme più disparate, come fare per replicare? Bè... argilla!!!
Modificando la forma semplicemente dritta delle precedenti proposte e orientandoci su qualcosa di più "curvo" e "fantasioso" si riescono a stimolare zone prima irraggiungibili, con ottimi risultati.
Sembra però che i preservativi siano a questo punto più un intralcio che altro, dato che male si adattano alle forme non cilindriche.
Potrebbe essere interessante valutare la possibilità di usare del filo di ferro per costruire uno scheletro su cui poi avvolgere l'argilla e, una volta seccata, usare dello smalto per rendere la superficie liscia e impermeabile.
Se qualcuno vuole provare mi faccia poi sapere se funziona!


dildos string Dildo fatto in casa Costruire un Vibratore

 

DILDO "ALLA LANA"
Usando un bel po' di filo di lana ( in foto di colore blu) premuto con forza dentro i preservativi si può ottenere l'ultimo progetto di questo tipo: il dilo "alla lana"... Estremamente leggero, forse un po' troppo... ha però una rigidità estremamente simile al suo "originale in carne" e i fili di lana creano una superficie giusto un pochino rugosa che stimola meglio dei progetti completamente lisci.
Probabilmente il migliore dei dildo a base di preservativi...



Ma se quello che cerchi è un vero e proprio vibratore, degno del suo nome, allora il progetto che fa per te si basa sull'uso degli spazzolini da denti elettrici! Ormai costano molto poco e si trovano in tutti i supermercati...



 

VIBRATORE FAI-DA-TE : VERSIONE 1
Purtroppo non ho foto da mostrare, ma la descrizione dovrebbe essere sufficientemente esplicativa.
Si tratta essenzialmente di recuperare tre cose:
1. Spazzolino Elettrico
2. Pongo (o Dì Dò)
3. I soliti due preservativi

Si prende un preservativo e si riempie per un terzo di pongo.
Si infila dentro la punta dello spazzolino elettrico che fungerà da elemento vibrante.
Si finisce di inserire il pongo intorno allo spazzolino e fino a raggiungere la lunghezza desiderata.
Si accende lo spazzolino e... bè... il resto è chiaro icon smile Dildo fatto in casa Costruire un Vibratore

 

VIBRATORE FAI-DA-TE : VERSIONE 2
Una versione leggermente più elaborata ma che fornisce forse una consistenza più realistica si ha con l'uso del silicone in vendita nei vari Brico...
Per questo progetto è necessario qualcosa di vagamente cilindrico con una parte stondata da usare come "stampo" in cui versare il silicone. Sembra che si possa usare l'abbeveratoio delle gabbie degli uccellini, piuttosto adatto come forma e dimensioni.
Quindi: si prende lo stampo scelto, ci si infila lo spazzolino, si riempie di silicone e si aspetta che solidifichi. Una volta pronto si estrae l'opera dallo stampo (eventualmente rompendolo se non dovesse venire fuori), si applica il solito preservativo e... voilà! Un perfetto vibratore in silicone!

(Fonte: si ringrazia pornoperdonne.com)
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