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SlurpForever

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Cancro

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SlurpForever 15 marzo

I fiori intonano una melodia e il sole dirige l'orchestra. Il coro del vento racconta il risveglio della primavera e quell'uomo, fra poco, griderà "gelati".

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SlurpForever 11 marzo

Luci. Lampi di intelligenza. Momenti di lucidità, annegati nella melassa appiccicaticcia delle emozioni.
Suoni. Tuoni del cuore. Momenti di istintualità, incastrati nella rete geometrica dei pensieri logici.


Vivere, che altro? 

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SlurpForever 03 marzo

Leggiadra e forte. Simpatica e sensibile. Onirica e organizzata. Stralunata e dolce. Mi ascolti senza giudicare. Mi parli col cuore. Sei avvolgente e vibrante. Carica di voglia. Obnubilata dalla voglia. Innamorata del mio sorriso. Innamorata del tuo sorriso. Così ti vorrei. 

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SlurpForever 02 febbraio

I TUOI OCCHI
I tuoi occhi sono una porta d'accesso per un altro mondo, due magneti potentissimi, due frammenti di minerale dallo spazio con una densità ultraterrena. Sono la fusione fredda, sono qualcosa che ti brucia se te ne allontani, sono la madre e il padre della nostalgia. Sono un luogo dove perdersi e ritrovarsi, una centrifuga dell'anima, un'armonia dei contrari. Sono il respiro, sono il riso e sono il pianto. Sono luce scura e ombra chiara, delicata accoglienza e fulminante desiderio, morbido muschio sulla dura roccia. Sono soffio di vento in cima ad un vulcano spento, lava colante che tutto brucia, profumo di mandarino. Sono specchio, proiezione, sublimazione. Sono conferma e smentita, carezza che rassicura, frecciata che demolisce qualsiasi certezza. Sono il bagno di mezzanotte nel mare d'estate, l'alba sulle cime, il fischio della marmotta. Sono salvia e rosmarino, nodo sul legno, capezzolo turgido. Sono corsivo, sottolineatura, accento. Sono ruota che gira, meccanismo che ingrana, scrittura che decolla. Sono musica in lontananza, promessa di festa, primavera che si annuncia. Sono calore dell'abbraccio, tenerezza della voce, turgore delle labbra. Sono perno del tuo essere, radiazione che trasforma, intima confessione. Sono bandiera, sdegno, orgoglio. Sono arte, bozzetto, ricamo. Sono il mistero di un tornio, l'attrito di una corda di violino, il castello di sabbia di un bimbo. Sono olio profumato da spalmare,  parola che sazia, madrigale che incanta. Sono la buca della chitarra, il batacchio della campana, il cuscino per dormire. Sono dono, fascino e leggiadria.

 

Sono te.©

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SlurpForever più di un mese fa

Amare è credere. Credere è amare.

 

Credere di non essere amati non è altro che non credere, non è altro che non amare.

 

Il che, se ci si pensa, rende tutto più facile... devi solo credere all'amore, devi solo amare e null'altro... 

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SlurpForever più di un mese fa

Psicopatiche e psicopatici di tutto il mondo, benvenuti! 

Questa è la vostra casa, entrate in Digiland e le vostre frustrazioni diverranno fantastici deliri. Piantate le vostre monete d'oro nel Campo dei Miracoli ed un meraviglioso albero d'oro zecchino crescerà rigoglioso. 

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SlurpForever più di un mese fa

Conoscersi è morire" (Luigi Pirandello)


 

Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti!
Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina, perché ogni forma è una morte.
Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono d’esser vivi. Solo si conosce, chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data, la fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa, perché se fosse, noi non la vedremmo; la vivremmo, questa forma, senza vederla. E morremmo ogni giorno di più in essa, che è già per sì una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.

(tratto da La carriola di Luigi Pirandello)

 

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SlurpForever più di un mese fa

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” (Fabrizio De Andrè)

 

Per questo sono ancora qui. 

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