162 Post( incredibile) e,sino ad oggi non ho mai condiviso un brano ,o una strofa rubata da qualche opera dei Pink Floyd.
Gruppo assolutamente presente in 7 profili su 10.
Ho quindi deciso di essere l'ottavo,mi piace l'"8" e l'idea dell' infinito ,anche solo per sfidarlo,la sfida fa parte della natura,seppur fallita dalla nascita.
Ho quindi optato per un pezzo che non è tra i più conosciuti,ma a mio avviso tra i più intimi e allo stesso tempo parla in fondo di ognuno di noi e,dell'insicurezza insita nel nostro profondo.
"The Final Cut"
L'inizio ha dell'incredibile,perché per un attimo ( parlo di me) ,si ha la sensazione di ascoltare Bob Dylan.Pensate cosa sarebbe un Dylan che mi canta i Pink Floyd ,e viceversa ,da rimanerci secchi. Poi entro nel vivo della storia del protagonista,che potrebbe essere ognuno di noi,con la vulnerabilità e l'insicurezza di non essere completamente accettati per quello che siamo.
Come le nostre vite talune volte affaticate,ma in questo caso all'estremo,il protagonista in tutta una sua riflessione a spirale ,medita il "taglio finale ".Però accade qualcosa poco prima di compiere l'atto,giunge una telefonata ...che cambierà le carte in tavola.
Per onestà intellettuale occorre precisare che non sempre giunge quella chiamata,e che non sempre le carte sul tavolo possono essere ribaltate,ma accade.
E spesso accade,proprio quando decidiamo di mostrarci nell'interezza della nostra persone ,con i nostri lati oscuri e, con la vulnerabilità che aprendo il cuore questo potrebbe comportare un esporsi più facilmente a possibili ferite.
È un rischio,ma ne vale la pena .
Buon ascolto e taglio finale mancato ❤️