Libero

Urquhart_il_lupo

  • Uomo
  • 64
  • Monza
Bilancia

Mi trovi anche qui

ultimo accesso: 26 ottobre

Ultime visite

Visite al Profilo 18.160

Bacheca

Questa Bacheca è ancora vuota. Invita Urquhart_il_lupo a scrivere un Post!

Mi descrivo

Il lupo viveva nel bosco. Ogni tanto si limitava a raggiungere l'ultima quercia. Da lì poteva vedere la città caotica; rumorosa e piena di luci, di esseri strani molto pericolosi. Per questo il lupo non andava mai oltre il limitare del bosco. Aveva tutto. Perché rischiare di incontrare gli umani?

Su di me

Situazione sentimentale

separato/a

Lingue conosciute

Inglese, Francese, Spagnolo

I miei pregi

Pochi.

I miei difetti

Troppi!!!

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. La musica.
  2. L'arte.
  3. Il silenzio.

Tre cose che odio

  1. Un lupo non odia. Non ha anima che sappia odiare
  2. Conosce soltanto crudeltà ed amore.
  3. E comunque, gli addii, soprattutto se immotivati.

I miei interessi

Passioni

  • Lettura
  • Musica
  • Viaggi

Musica

  • Jazz
  • Soul

Cucina

  • Piatti italiani

Libri

  • Gialli

Sport

  • Pallavolo
  • Sub

Film

  • Thriller
  • Fantascienza

Libro preferito

Il Gabbiano Jonathan Livingston - I libri di Gianpaolo Pansa

Meta dei sogni

Irlanda e Scozia, Atolli del Pacifico

Film preferito

Il ferroviere (1955)/Il mandolino del Capitano Corelli/I diari della motocicletta/Scent of woman/Il miglio verde

La Trinacria

3 aprile 1282 nasce la Bandiera Siciliana e la Regione se ne scorda.

Il 3 aprile 1282 nasce la Bandiera del Vespro , quella che oggi è la bandiera ufficiale del Parlamento Siciliano e della Sicilia, e la Regione Siciliana, a guida AUTONOMISTA, se ne scorda.
Per quanti, e purtroppo sono molti, non lo sapessero, i colori della bandiera siciliana rappresentano il ROSSO della città di Palermo, il GIALLO  della Città di Corleone capitale civile dell’isola, dove sono nate le prime Leggi Comunali d’Europa, la Trinacria al centro SENZA SPIGHE è il simbolo geografico della Sicilia da oltre 10.000 anni, la testa della Gorgone al centro delle tre gambe (Bayrav, Baal Ammon….) è una rappresentazione antichissima che si trova presso molti popoli del pianeta dall’India al Messico.

E’ triste assistere al lento dimenticare del glorioso passato siciliano.

E’ proprio vero, un popolo senza passato non ha futuro.
Commento personale: affermare che il popolo siciliano sia un popolo senza passato è proprio un azzardo. Un crogiuolo di razze, forse SI, ma da tutto ciò nasce la nostra Storia.

Amici miei

Nello "SPAZIO AMICI", per rispetto di tutti, l'elenco è rigorosamente in ordine alfabetico. 

Dance of Wolfes

 

Alla mia città

IL TEMPIO DI HERA LACINIA

"..... Don Ippolito guardò i Tempii che si raccoglievano austeri e solenni nell'ombra,  sentì una pena indefinita per quei superstiti d'un altro mondo e d'un altra vita. Tra tanti insigni monumenti della città scomparsa solo ad essi era toccato in sorte di veder quegli anni lontani: vivi essi soli già, tra la rovina spaventevole della città; morti ora essi soli in mezzo a tanta vita d'alberi palpitanti, nel silenzio di foglie e d'ali.

Dal prossimo poggio di Tamburello pareva che movesse al Tempio di Hera Lacinia, sospeso lassù, quasi a precipizio sul burrone dell'Akràgas, una lunga e folta teoria di antichi chiomati olivi;  e uno era là, innanzi a tutti, curvo sul tronco ginocchiuto, come sopraffatto dalla maestà imminente delle sacre colonne; e forse pregava pace per quei clivi abbandonati, pace da quei Tempii, spettri d'un altro mondo e di ben  altra vita......."

(da "I Vecchi e i Giovani" di L. Pirandello)

Io sono nato in Sicilia (Nicuzza - Tinturia)

"Io sono nato in Sicilia

 e lì l'uomo nasce isola nell'isola

 e rimane tale fino alla morte

 anche vivendo lontanto dall'aspra terra nativa

 circondata dal mare immenso e geloso......"

(Luigi Pirandello 1867 - 1936;  premio Nobel per la letteratura 1934)

Il gabbiano Jonathan Livingston - R. Bach

........"Innanzi tutto", incominciò, piuttosto greve, "vi dovete render conto che un gabbiano è fatto a immagine del Grande Gabbiano, è un'infinita idea di libertà, senza limite alcuno e il vostro corpo, da una punta dell'ala a quell'altra, altro non è che un grumo di pensiero". I giovani gabbiani lo guardavano stupiti e un pò canzonatori. Ehi, ehi, pensavano, è così che tu ci insegni la gran volta?.... Fletcher sospirò e ricominciò da capo. "Hmm, dunque....". E li scrutò con occhio critico. "Allora cominceremo dal volo orizzontale." E mentre pronunciava quelle parole, si rese conto, così, d'un tratto, che il suo amico non era più divino di quanto lui stesso, Fletcher, non fosse. Senza limiti, eh, Jonathan? Pensò. E va bene. Giorno verrà che ti comparirò davanti, all'improvviso, io, sulla tua spiaggia per insegnarti una cosa o due, in materia di volo, amico mio!

.......E quantunque cercasse di mostrarsi tutto serio e severo ai suoi allievi, il gabbiano Fletcher, a un tratto, per un attimo, li vide come veramente erano e sorrise: non soltanto gli piacevano, li amava. Quello che vide era molto bello. Nessun limite, eh, Jonathan? pensò e sorrideva. Era come l'inizio di una gara: aveva cominciato ad imparare.

Il Vecchio e il Mare

 

Il vecchio era magro e scarno e aveva rughe profonde alla nuca.
Sulle guance aveva le chiazze del cancro della pelle, provocato
dai riflessi del sole sul mare tropicale.
Le chiazze scendevano lungo i due lati del viso e le mani avevano
cicatrici profonde che gli erano venute trattenendo
con le lenze i pesci pesanti. Ma nessuna di queste cicatrici era fresca.
Erano tutte antiche come erosioni di un deserto senza pesci.
Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore
del mare ed erano allegri e indomiti...................

Le foglie morte



Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com'era più bella la vita
E com'era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi


È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi

Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com'era più bella la vita
e com'era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica...
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre

È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi


Jacques Prevert

Acqua. L'elemento fondamentale

Il fuoco

La luna di Ciaula

AMICI??????

Spesso ricevo proposte di amicizia da parte di persone di cui sconoscevo l'esistenza fino ad un attimo prima!!!

Naturalmente declino l'offerta. Il mio piccolo elenco è fatto di gente che conosco realmente, con le quali ho costantemente un contatto.

Con le quali è piacevole dialogare qua o fuori di qua. Nella realtà.

Non vogliatemene se rifiuto l'offerta di amicizia, ma non mi va di essere una figurina in un album...... Panini.... "ce l'ho, non ce l'ho, ce l'ho, non ce l'ho" e così via. Mi chiedo..... come si fa a gestire centinaia di "amici"?

Non è superbia o mania di sentirsi superiori agli altri; l'amicizia va meritata, conquistata, pian pianino.

Ciao.

musica

(Se musica è la donna amata)

 
Ma tu continua e perditi, mia vita,
per le rosse città dei cani afosi
convessi sopra i fiumi arsi dal vento.
Le danzatrici scuotono l'oriente
appassionato, effondono i metalli
del sole le veementi baiadere.
Un passero profondo si dispiuma
sul golfo ov'io sognai la Georgia:
dal mare (una viola trafelata
nella memoria bianca di vestigia)
un vento desolato s'appoggiava
ai tuoi vetri con una piuma grigia
e se volevi accoglierlo una bruna
solitudine offesa la tua mano
premeva nei suoi limbi odorosi
d'inattuate rose di lontano.

 arsi dai venti....."

(Mario Luzi)

da

".... Se ne accorse solo quando fu agli ultimi scalini. D'apprima, quantunque gli paresse strano, pensò che fossero gli estremi barlumi del giorno. Ma la chiarìa cresceva, cresceva sempre più, come se il sole, che egli aveva pur visto tramontare, fosse rispuntato...... Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna. C'era la Luna!........ La Luna!

E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, .....nell'averla scoperta."

(Luigi Pirandello)

Gli angeli (Vasco Rossi)

Coloro che ci hanno lasciato

non sono degli assenti,

ma degli angeli invisibili

che tengono i loro occhi pieni di luce

fissi nei nostri

pieni d lacrime.

Creatura unica

 Donna..........

essenza della vita.

Disperazione e gioia.

Indispensabile ed unica.

Creatura impalpabile

ed impossibile!

Imprendibile, quando vuoi!

Amica, sempre.

Particolare,

come quel particolare

che rende ogni profumo unico.

(anonimo)

Mi piace questo video ed ho voluto condividerlo con voi.

Ci sono le forze della natura: l'acqua, il vento i fulmini.

Elementi che amo e che quando ti trovi nella foresta, incutono

e rispetto.

, , , , , , , , , , , , ,