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V.per.Vendetta

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Mi descrivo

Sotto questa maschera non c'è solo carne... sotto questa maschera c'è un idea... e le idee sono a prova di proiettile!....

Su di me

Situazione sentimentale

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Lingue conosciute

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I miei pregi

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I miei difetti

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Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. equita'
  2. giustizia
  3. liberta'

Tre cose che odio

  1. chi discrimina il mondo GAY
  2. coloro che provano a reprimere il popolo
  3. gli ipocriti

Sono il diavolo e vengo a compiere l'opera del diavolo. Non ho un nome. Puoi chiamarmi V.

V


 

Voilà. Alla vista un umile veterano del Vaudeville, chiamato a fare le veci sia della vittima che del violento dalle vicissitudini del fato. Questo viso non è vacuo vessillo di vanità, ma semplice vestigia della Vox Populi, ora vuota, ora vana. Tuttavia questa visita alla vessazione passata acquista vigore ed è votata alla vittoria sui vampiri virulenti che aprono al vizio, garanti della violazione vessatrice e vorace della volontà. L'unico verdetto è vendicarsi... Vendetta... E diventa un voto non mai vano poiché il suo valore e la sua veridicità vendicheranno un giorno coloro che sono vigili e virtuosi. In verità questa vichyssoise verbale vira verso il verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V."

Ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai, io ti amo, dal più profondo del cuore, io ti amo.

L'anarchia ha due facce. Quella della creazione e quella della distruzione. I distruttori abbattono gli imperi, lasciando un bel letto di macerie su cui i costruttori possono edificare un mondo migliore.

E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo.

Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è.

Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

Si chiama anarchia e come amante mi ha insegnato ben più di te! Lei mi ha insegnato che la giustizia non ha senso senza la libertà. Lei è onesta. Lei non delude... a differenza di te, fedifraga!

Le mille indegnità della natura scivolano su di lui, disdegnando la fortuna e brandendo il ferro sanguinante di fumosa strage.

Siamo spesso da biasimare in questo, è ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo.

Le società autoritarie sono come chi pattina sul ghiaccio: meccanicamente abili e precise ma precarie. Sotto la fragile crosta della civiltà si agita il freddo caos. E in certi posti il ghiaccio è pericolosamente sottile.


 Quando l'autorità si sentirà incalzata dal caos, ricorrerà agli espedienti più turpi per salvaguardare il suo ordine apparente. Ma sempre un ordine senza giustizia, senza amore né libertà, che non potrà impedire a lungo che il mondo precipiti nel pandemonio.
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