NEL FRATTEMPO, NEGO TUTTO!
Fa caldo, stiamo ancora girando con la mascherina e non si sa ancora quando finirà, se finirà.
Oggi, per quelle cose che ricorrono sempre, come un boomerang che quando lo lanci fa un giro immenso e poi ritorna sempre al suo punto di partenza, rimetto un vecchio post di qualche anno fa.
Si, oggi mi pare proprio adatto
Ola
Segreti inconfessabili, segreti da niente, segreti di Pulcinella, segreti di tutti i tipi, se ci penso un momento siamo continuamente circondati da segreti.
E sono tutti, e ci mancherebbe, segreti da mantenere e conservare gelosamente.
E poi, quanto ci incazziamo quando scopriamo che qualcuno ha spifferato in giro una confidenza che gli abbiamo fatto?
Lo dico io, tanto.
E quante amicizie sono andate all'aria per un segreto svelato?
Molte.
E qui dentro, quanti segreti ci sono?
Ogni tanto c'è chi mi ha raccontato qualcosa e subito dopo, come si fosse pentito, mi ha chiesto di non confidarlo a nessuno.
Per come la vedo io non serviva dirlo, se qualcuno ti confida una cosa è scontato che non vuole che altri la sappiano.
Io la penso così ma so che non tutti la vedono allo stesso modo.
Se invece vuoi che tutti lo sappiano basta che metta un post o scriva su Facebook e in un lampo tutti conoscono i cazzi tuoi.
E non lamentiamoci poi se veniamo criticati; se pubblichi una cosa ti devi anche assumere la responsabilità di reggere un possibile dissenso.
Ho visto troppe volte la gente difendersi con "sono stato frainteso/a" oppure "non sono stato capito/a"; eh no, se quello che è scritto è chiaro non abbiamo tutti gli anelli al naso, se abbiamo tutti capito una cosa non ti devi poi nascondere dietro a un: "non avete capito"; quello c'è scritto e la gente non è scema.
Non tutti, almeno.
Ah i segreti, croce e delizia di chi li ha ricevuti in confidenza e che sotto sotto vorrebbe tanto poterli dire arrogandosi una specie di posizione privilegiata, una considerazione in più da parte degli altri perchè "lui/lei sa e gli altri no"
E questo per cosa?
Ricordiamoci di diffidare sempre da chi ti racconta le confidenze degli altri perché quella sarà la stessa persona che racconterà in giro le tue quando gliele confiderai
A volte succede che certe confidenze finiscano per diventare un post in cui si spiattella ogni cosa che si è saputo perché raccontata in fiducia
Beh, che dire, io penso che chi lo fa sia semplicemente una merda, per qualunque motivo lo faccia e qualsiasi scusa trovi, per me sempre una merda rimane.
Ultimamente è capitato sul profilo di un'amico ed è successo il finimondo, stracci gettati al vento, vecchi regolamenti di conti, insomma, un gran casino che non ha fatto prigionieri e ha lasciato sul terreno una lunga scia di rancori repressi che non vedevano l'ora di uscire in tutta la loro forza distruttrice.
Nel tempo, qui dentro, anch'io ho raccontato un po' di me, in confidenza
Spesso l'ho raccontato dentro un post oppure con una metafora.
Si, l'ho fatto molto spesso e lo continuo a fare tra le cazzate che pubblico anche se mi accorgo che spesso le cose si confondono una con l'altra e alla fine non ci capisco niente neppure io.
Poi è sempre la solita storia, c'è chi sa capire e andare oltre le parole e chi si ferma li.
Con alcune persone, poche per la verità, è anche capitato che mi sia confidato andando un po' più in là, ma l'ho fatto sempre con con qualcuno con cui stava nascendo, oppure era già nata, una bella amicizia che si è poi consolidata nel tempo
E per bella amicizia, intendo proprio una "bella amiciza", niente di più ma anche niente di meno.
Gente, qui dentro bisogna stare sempre molto attenti a quello che si scrive, specialmente, e soprattutto, in privato
C'è sempre il rischio di essere fraintesi e di dare per scontate cose che dall'altra parte tanto scontate non sono.
Calibrare bene chi c'è dall'altra parte e fidarsi poco, specialmente di chi si presenta usando e svendendo un tanto al chilo certe parole.
A me si accendono gli allarmi quando qualcuno che non conosco e non mi conosce, usa la parola "amico" ogni due righe come masticasse una brioche scongelata del bar.
Ci sto distante, non do corda e alla fine dura poco.
Le amicizie più belle nate qui dentro lo sono diventate nel tempo, con il rispetto e la chiarezza e non con inutili e stupidi giochi di parole, lasciate correre sul filo del sottinteso e dell'equilibrismo tra il detto e il non detto e con la malizia di chi ti vuole oppure cerca di sedurti.
Per cosa poi vallo a sapere.
Ma poi mi chiedo, per dimostrare cosa? Che mi faccio sedurre? Che dall'altra parte si sia soddisfatti di essere riuscite a sedurre? Per gioco? Per un vezzo di vanità?
Mah, io so solo che a me certi giochini annoiano da morire e il nulla per il nulla non mi dice niente e non mi va di perderci più tempo del un tiro di sigaretta.
Ricordo una persona che fino a poco tempo fa ad ogni post che scrivevo mi mandava un messaggio privato e giocava con sottili allusioni e aspettandosi che io facessi altrettanto.
Quando l'ho capito non ho più risposto e lei non si è più fatta vedere, non loggata almeno, e la cosa è finita prima ancora di nascere.
Mi fa ancora ridere quando qualcuno mi scrive in privato per farsi i cazzi miei e quando non trova risposta si ripresentacon un diverso nick, probabilmente non sapendo che l'odore che si lascia è sempre quello e non lo puoi nascondere.
Ogni tanto mi scrive ancora per sapere se quello che legge qui dentro me lo invento oppure se le persone di cui parlo esistono veramente e se le cose che scrivo sono davvero successe.
Mi par brutto essere scortese e allora, per non sbagliare, nego sempre tutto, qualunque cosa, cavandomela veloce e sbrigativo con: "E' è tutto inventato, l'ometto di cui parlo non esiste, è solo un criceto che mi hanno regalato, non è esistita nessuna delle persone di cui ho scritto in passato e le foto che ho spacciato per mie sono prese dal profilo Facebook di un mio amico tontolone che nemmeno lo sa"
Qualcuno poi continua ancora a chiedermi di qualche visitatrice che vede qui dentro e vuole saperne di più.
E qui è tutto un altro paio di maniche, confesso che la cosa mi fa sempre ridere, mi stimola i pochi neuroni che ho e sarà una cosa tutta da raccontare prossimamente.
Anzi, visto che per nulla non si fa nulla, ho deciso che per le feste di Natale metterò all'asta numeri di telefono, foto e pure gli indirizzi mail delle gentildonne che più hanno destato curiosità.
Come un cofanetto regalo, paghi due e compri tre e io ci faccio pure due lire che di questi tempi non guastano mai ... ^__^
Vi par brutta come idea? Naaaaaa, tranquilli, poi divido, ci mancherebbe! ... ^_^
Nel frattempo, comunque, nego tutto.
Al collega che ho qui davanti a me a cui racconto molte cose, un giorno mi ha detto che se vincessi al superenalotto non se ne accorgerebbe mai
Già, può essere, anche se la vedo dura da tener nascosta una cosa del genere.
Un altro, poco tempo fa, mi ha detto che non gli dico mai quello che faccio.
"Ma come" gli ho risposto, "se ti racconto praticamente tutto"
"Si, ma non tutto-tutto"
Cosa lui abbia voluto dire con quel "tutto-tutto" io non lo so ma può anche essere che abbia ragione lui.
Ah questi segreti, teniamo così tanto alla loro riservatezza e poi spesso siamo così ingenui da raccontarli alle persone più sbagliate e poi ce li ritroviamo usati a nostra insaputa come merce di scambio e nella peggiore delle ipotesi resi pubblici in Facebook e spesso qui dentro
Stephen King, che non è l'ultimo arrivato, un giorno disse: "Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non è per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare"
Che avesse ragione lui?