Al telefono mi aveva dato l'impressione di essere una donna a cui piace comandare gli altri, ma quando me la sono vista davanti non avrei mai immaginato di ... mio Dio, che cos'è questa "cosa" qui?
..
L'altro giorno, al lavoro, sento una persona al telefono, una donna, e ci fissiamo un appuntamento.
"Va bene, venga alle 11, sa l'indirizzo?"
"Mi sembra di si, lavoro lì vicino e verrò a piedi"
"Ok, me lo segno, se ci sono problemi ci sentiamo al telefono"
"Va bene, arrivederci"
"Saluti!"
Una telefonata come tante altre, niente di speciale se non il tono della voce di quella donna, al di là della cornetta mi dava l'impressione di essere una tipa a cui piace dire agli altri quello che devono fare, sicura di sè, insomma, una di quelle donne che si sentono "in carriera", avete capito, no?
Questa mattina verso le 11 stavo parlando con una nostra assistente quando vedo affacciarsi alla porta una donna.
La guardo e resto ammutolito.
Altissima, come minimo portava un tacco 11, appariva più alta di me e io son grande eh, mica è facile superarmi in altezza.
Ma lei sembrava ancor più alta.
Ferma sulla linea dellla porta, dall'alto della sua statura, faceva vagare il suo sguardo nello spazio attorno a sè come fosse alla ricerca di qualcuno o di qualcosa fino a quando incrocia il mio e lì si ferma.
Mi guarda e con voce ferma e tuonante che assomigliava di più a un ordine che a una domanda mi dice:
"Web London?"
"Si, la stavo aspettando, venga pure, ci accomodiamo qui"
L'accompagno e lì comincia il film, mi viene incontro che non sembra nemmeno camminare ma incedere maestosa, come fosse ad una passerella e ci fossero i forografi ai lati per immortalare il momento.
E' altissima, porta i capelli lunghi e un cappotto color crema che le arriva fin quasi ai piedi.
Non è magra e non è cicciottella, è semplicemente "GIUNONICA", una "Jessica Rabbit" degli anni duemila in carne e ossa in tutto il suo splendore proprio lì davanti a noi che la osservavamo ammutoliti.
La segretaria la osserva e tace.
(eheheh, ...)
La faccio accomodare nella sala riunioni, quella con il grande tavolo di vetro al centro e mi siedo spostando la sedia vicino a me.
"Si metta comoda" le dico
Non l'avessi mai fatto, in quel momento si toglie il lunghissimo cappotto e rimane con un vestito nero, corto e attillato.
Ha un seno enorme, ma enorme proprio, occhi chiari e dei vaporosi capelli tra il rosso e il biondo che le arrivano fin quasi all'inizio della schiena.
Si siede di fianco a me e si gira accavallando in bella vista le sue gambe che non sembravano finire mai.
E' enorme questa donna, una "pin up" arrivata qui direttamente dagli anni sessanta in cui le donne erano floride e prosperose, con seni enormi e le forme compresse dentro il vestito.
Giunonica, non trovavo altre parole per definirla, sembrava che il vestito dovesse scoppiarle addosso da un momento all'altro.
Cominciamo a parlare e mi accorgo che la prima impressione avuta al telefono era perfetta, è una donna a cui piace dire agli altri cosa devono fare e sa benissimo, eccome se lo sa, che ovunque vada non passa inosservata.
Un'ora dopo e dopo essere arrivati al "tu", le faccio firmare un paio di documenti e ci salutiamo.
"Ciao Web, aspetto una tua chiamata allora"
"Si, ti tengo al corrente, ti chiamerò e poi torni portandomi il resto dei documenti"
La vedo uscire e mi accorgo che la segretaria la sta osservando, in silenzio, o meglio, non la sta "solo" osservando ma la sta squadrando dalla testa ai piedi.
Una volta che si è chiusa la porta e Jessica Rabbit se n'è andata, mi guarda e io già immaginavo cosa stesse per dirmi
"Non dire niente" le dico prima che parli e apra bocca.
"Ok, dico solo che ha dei meravigliosi capelli ma..."
prende una pausa e poi, sentendole nella voce una piccola puntina a metà strada tra l'invidia e l'ammirazione, con tono leggerissimamente soddisfatto, continua,
"... ma comunque quello non è il suo vero colore!!"
Ahahahah, le donne!!