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Web_London 08 febbraio

E' semplicemente una donna "GIUNONICA", una Jessica Rabbit degli anni duemila

 

 

Al telefono mi aveva dato l'impressione di essere una donna a cui piace comandare gli altri, ma quando me la sono vista davanti non avrei mai immaginato di ... mio Dio, che cos'è questa "cosa" qui?

..

L'altro giorno, al lavoro, sento una persona al telefono, una donna, e ci fissiamo un appuntamento.
"Va bene, venga alle 11, sa l'indirizzo?"
"Mi sembra di si, lavoro lì vicino e verrò a piedi"
"Ok, me lo segno, se ci sono problemi ci sentiamo al telefono"
"Va bene, arrivederci"
"Saluti!"

Una telefonata come tante altre, niente di speciale se non il tono della voce di quella donna, al di là della cornetta mi dava l'impressione di essere una tipa a cui piace dire agli altri quello che devono fare, sicura di sè, insomma, una di quelle donne che si sentono "in carriera", avete capito, no?

Questa mattina verso le 11 stavo parlando con una nostra assistente quando vedo affacciarsi alla porta una donna.
La guardo e resto ammutolito.
Altissima, come minimo portava un tacco 11, appariva più alta di me e io son grande eh, mica è facile superarmi in altezza.
Ma lei sembrava ancor più alta.
Ferma sulla linea dellla porta, dall'alto della sua statura, faceva vagare il suo sguardo nello spazio attorno a sè come fosse alla ricerca di qualcuno o di qualcosa fino a quando incrocia il mio e lì si ferma.
Mi guarda e con voce ferma e tuonante che assomigliava di più a un ordine che a una domanda mi dice:
"Web London?"
"Si, la stavo aspettando, venga pure, ci accomodiamo qui"
L'accompagno e lì comincia il film, mi viene incontro che non sembra nemmeno camminare ma incedere maestosa, come fosse ad una passerella e ci fossero i forografi ai lati per immortalare il momento.
E' altissima, porta i capelli lunghi e un cappotto color crema che le arriva fin quasi ai piedi.
Non è magra e non è cicciottella, è semplicemente "GIUNONICA", una "Jessica Rabbit" degli anni duemila in carne e ossa in tutto il suo splendore proprio lì davanti a noi che la osservavamo ammutoliti.
La segretaria la osserva e tace.
(eheheh, ...)
La faccio accomodare nella sala riunioni, quella 
con il grande tavolo di vetro al centro e mi siedo spostando la sedia vicino a me.
"Si metta comoda" le dico
Non l'avessi mai fatto, in quel momento si toglie il lunghissimo cappotto e rimane con un vestito nero, corto e attillato.
Ha un seno enorme, ma enorme proprio, occhi chiari e dei vaporosi capelli tra il rosso e il biondo che le arrivano fin quasi all'inizio della schiena.
Si siede di fianco a me e si gira accavallando in bella vista le sue gambe che non sembravano finire mai.
E' enorme questa donna, una "pin up" arrivata qui direttamente dagli anni sessanta in cui le donne erano floride e prosperose, con seni enormi e le forme compresse dentro il vestito.
Giunonica, non trovavo altre parole per definirla, sembrava che il vestito dovesse scoppiarle addosso da un momento all'altro.
Cominciamo a parlare e mi accorgo che la prima impressione avuta al telefono era perfetta, è una donna a cui piace dire agli altri cosa devono fare e sa benissimo, eccome se lo sa, che ovunque vada non passa inosservata.

Un'ora dopo e dopo essere arrivati al "tu", le faccio firmare un paio di documenti e ci salutiamo.
"Ciao Web, aspetto una tua chiamata allora"
"Si, ti tengo al corrente, ti chiamerò e poi torni portandomi il resto dei documenti"

La vedo uscire e mi accorgo che la segretaria la sta osservando,
 in silenzio, o meglio, non la sta "solo" osservando ma la sta squadrando dalla testa ai piedi.
Una volta che si è chiusa la porta e Jessica Rabbit se n'è andata, mi guarda e io già immaginavo cosa stesse per dirmi
"Non dire niente" le dico prima che parli e apra bocca.
"Ok, dico solo che ha dei meravigliosi capelli ma..."
prende una pausa e poi, sentendole nella voce una piccola puntina a metà strada tra l'invidia e l'ammirazione, con tono leggerissimamente soddisfatto, continua,

"... ma comunque quello non è il suo vero colore!!"


Ahahahah, le donne!!

 

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Web_London 28 gennaio

Voi donne siete tanto strane e su certe cose anche un "Cincinin" instabili

 

 

Le donne sono strane, sono sempre lì cercare i dettagli di ogni cosa che facciamo per capire se dietro quello che, scriviamo e diciamo ci sono dei messaggi nascosti per loro, come una specie di messaggio in bottiglia dedicato e nascosto.

Succede anche qui dentro; anni fa mi è capitato di sentirmi dire da una blogger con cui ero in confidenza che su un post e sul pezzo musicale che l'autore di un altro Blog aveva postato ci fosse tra le righe un messaggio nascosto dedicato a lei
"Web, leggi il post e asolta la canzone e dimmi cosa ne pensi"
E così vado a leggere il post, cerco tra le parole della canzone, rileggo il post anche al contrario perchè sennò questa mi avrebbe brontolato che non l'avevo letto bene, lo rileggo un'altra volta e alla fine, sinceramente, a me non sembrava proprio fosse deidicato a lei e sembrava una cazzata, identica a quelle che scrivo io, niente di più.
Ma non andava mica bene che le avessi detto cosa ne pensassi, mi sono preso un sacco di parole: "Web, tu non sai leggere tra le righe, tu non capisci, lui con quella canzone parla di me, voi uomini vi coprite uno con l'altro!"
Evabbè, a me non sembrava proprio e ho lasciato perdere, cercare di farle capire che non era così sarebbe stato tempo perso, ormai era svalvolata e si era convinta che ogni parola di quel blog trasudasse ardente passione per lei e che fosse al centro dei pensieri più peccaminosi del suo autore ogni momento della giornata.
(ma non era vero, credete a me, non era assolutamente vero ...)

Ripeto, voi donne siete tanto strane, state lì a tagliare il capello in quattro cercando disperatamente di capire cosa segretamente lui voleva dirvi, e se quella cosa voleva dirla proprio a voi o se per caso fosse un messaggio segreto rivolto a qualcun'altra.
E così fate le fusa come gatte innamorate ogni volta che pensate di capire una cosa oppure vi incazzate e sbarellate di brutto come iene se invece pensate di capirne un'altra ma soprattuto andate via di testa se nella vostra testolina vi fissate che c'è un altra donna a cui lui potrebbe mai rivolgere quei messaggi che pensavate fossero tutti in esclusiva per voi.

Mah, non servirebbe ma se c'è bisogno di ribadirlo un'altra volta lo confermo, voi donne siete strane e su certe cose anche un "Cincinin" instabili ... ^_^

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Web_London più di un mese fa

E' solo un'enorme Diarrea Linguistica

 

 

 

"Specchio, specchio delle mie brame,
chi è la più bella del reame?"

...

"Alberi, Web, se serve un albero,
si mette un albero"

Federico P.

 

...

Incontri (Im)perdonabili


Un bel po' di tempo fa, parecchi anni, prima del Blog, prima anche di sapere bene "cos'era" un Blog ...

...

Ero in una specie di trattoria per turisti al centro di Roma, proprio davanti al Pantheon.
Mi ricordo che ce n'erano due vicine, io ero in quella che faceva angolo.
Mi trovavo a Roma per un convegno di lavoro e ne avevo approfittato per incontrare una persona.
La mattinata era passata ad ascoltare uomini e donne che a loro modo pretendevano di prevedere il futuro, supportati da grafici colorati e convincenti ragionamenti sui derivati e sull'andamento dello swap tra il dollaro e lo yen.
Il momento era ancora critico, poco più di un anno prima la Leman Brothers era saltata per aria e molte altre banche si erano trovate ad oscillare pericolosamente come birilli tra il fallimento ed il salvataggio.
A fine mattina di "Maghi Merlini" ne avevo abbastanza e sentivo il bisogno di ritornare a qualche cosa di più "normale".
Purtroppo, non ci riuscii nemmeno nel pomeriggio

Erano più o meno le 16, il treno sarebbe partito verso le 18 e la persona che in quel momento avevo davanti da quasi due ore parlava solo di "Lei"
Ricordo si chiamasse Daniela, ed era di Roma.
La conoscevo da qualche mese e faceva (credo faccia ancora) la "studiosa di fenomeni sociali", forse una sociologa o qualcosa del genere.
Ci eravamo incontrati una sola volta, in Umbria, durante una riunione ad uno dei raduni del Gran Mogol.
Avevamo avuto un'accesa discussione sul testo di un pezzo che un tipo di Salerno aveva presentato.
(a me piaceva ... a lei no ...)
Più per sfida che per un vero interesse, e forse anche per finirla lì, le avevo proposto che la prima volta fossi sceso a Roma, se voleva, avremo potuto continuare quella discussione davanti a qualcosa da bere.
Con l'accordo di tutti, Daniela aveva accettato e sembrava contenta quanto me di quella fine-litigata.

Un paio di giorni prima di andare a Roma per il convegno, mi ricordai la promessa e quasi per scherzo le mandai una mail.
Con mio grande stupore lei accettò l'invito e ci organizzammo di incontrarci per l'ora di pranzo appena avessi finito il convegno.
In quel periodo avevo voglia di incontrare persone nuove e quella poteva essere un'occasione come un'altra.

Nel locale non c'era molta gente e si riusciva a parlare con una certa tranquillità.
Scoprii a mio malgrado che Daniela era una di quelle persone che io definisco "Vodafone", quelle che, in sostanza, pensano che il mondo ruoti sempre (e solo) attorno a loro.
Anche la normale cortesia del cameriere che ci serviva veniva scambiata per un interesse verso di lei.
Per non parlare dello sguardo distratto dei clienti che entravano e uscivano dal locale
Me lo disse Daniele, in un modo che a me apparve delirante, che quando gli uomini la incontravano, lei "sentiva" che restavano incantati dal suo "presunto" charme e dalla sua "presunta" avvenenza.
(Mah, sinceramente a me non pareva proprio, ... ma niente, niente eh! ... a me pareva una donna come le altre, che sia forse io l'unico a non accorgermi di questa «meraviglia» della natura? ... Bah ...)
Lo ammetto, Daniela si presentò in modo originale indossando un cappello a bombetta in paglia, un mantello verde scuro sopra una maglia viola e una gonna che faceva appena intravedere le ginocchia.
Ma soprattutto parlava, santo cielo quanto parlava quella donna!
Appena finimmo il secondo, aprì la borsa e tirò fuori un foglio pieno di parole.
Me lo porse per farmelo leggere.
Mi pulii la bocca, finii il vino che avevo nel bicchiere e cominciai a leggere.

Un paio di minuti dopo, nemmeno il tempo di arrivare a metà, mi chiese
"Web, cosa ne pensi?"
"Aspetta, non ho ancora finito"

Due minuti dopo ...
"Allora, che ne pensi?"
"Un momento ..."
(e che è tutta sta fretta? ...)

Facevo sinceramente fatica a leggere, quel foglio era un delirio di avverbi, aggettivazioni e concetti presi a picconate.
A volte mancava il verbo e spesso nel discorso si apriva in altre strade che non si chiudevano mai e che portavano ad altre ancora e così via
Era impossibile capirci qualcosa
(mi ha sempre detto che è una professionista, mah, a me sembravano le cazzate che negli anni successivi avrei scritto nel mio blog ... ^_^)
Finii di leggere e improvvisamente sentii un gran bisogno di risciacquarmi il cervello con qualcosa.
Notai un paio di donne entrare nel locale e sedersi poco distanti da noi.
(ecco, questo aiuta, ... almeno agli occhi ... ^_^)
Non mi degnarono di uno sguardo ma comunque a me bastò, in qualche modo mi riconcilio con la realtà.
Appena alzai lo sguardo dal foglio, lei mi piomba addosso come un'anaconda e va subito dritta al sodo
"Allora? Che ne pensi?"
"Di questo?" 
le chiesi indicando il foglio che avevo tra le mani
"Si"
Sinceramente ero incerto sul da farsi
"L'hai scritto te?" chiesi
(Attento Web, questa è una trappola ...)
"No, me l'hanno inviato qualche giorno fa e visto che oggi ci vedevamo volevo sapere tu cosa ne pensavi"
"Sicura che non è roba tua?"
"Si, non l'ho scritto io ... e allora, che ne dici?"
"Mah, ..."
"Che ne pensi?"

(Web, anche se ti ha detto che non l'ha scritto lei, non ci credere ... stai attento! ...)
"Non è importante quello che penso io..."
"No no, dai, dimmi che mi interessa la tua opinione"
(Beh, in fondo mi ha detto che non l'ha scritto lei ...
e poi, all'improvviso, la solita vocina ... «Nooo, prendi tempo!» ...
... «Web, quella è una donna! ... e quindi ... è una trappola!!» .... ^_^)

"Sono stanco, non credo di aver capito bene cosa c'è scritto"
"Non importa Web, «ad istinto», dimmi cosa ne pensi"

(Ah, beh, se la metti sull'istinto, allora è tutto un altro paio di maniche ....)
"Ok, ti dico quello che penso"
"Allora?"
"Allora, «ad istinto», ... per me, è solo «Diarrea Linguistica»"

In zero secondi la ciarliera donna che mi aveva allietato nelle ultime due ore precedenti con i suoi successi in tutti i campi dello scibile umano, e chi più ne ha più ne metta, si trasformò, si irrigidì e la sua voce diventò improvvisamente dura e tagliente come l'acciaio
"In che senso?" mi chiese gelida
"Sembra quasi che chi l'ha scritto l'abbia fatto gettando in aria il vocabolario e usato le parole a caso che leggeva quando cadeva"
"Stronzate!"
"Ecco, appunto, stronzate"
"Web! Tu non capisci niente!"
 righiò dura alzando la voce
"Si, può essere, me lo dicono spesso" risposi e meravigliandomi un attimo dopo di quella risposta così calma e in qualche modo "serena"
(Ma in fondo, pensavo in quel momento, a me, che mi frega? ...)
Furiosa come una scimmia, lei partì in quarta
"Io sono una giornalista professionista, sono iscritta all'Albo, ... bla, bla, bla, ... e diventerò presto una scrittrice, bla, bla, bla, ... e sarò famosa"
(Pure «sarò famosa»! ... caspita, vuoi vedere che ho vicino a me l'Oriana Fallaci del futuro e non me ne sono manco acccorto! ... idiota che sono ... )
"Scusami, ma poco fa non mi hai detto che questa roba non l'hai scritta te?"
"Si, no, cioè, ... Web, sei uno ... sei uno stronzo lo stesso!"


Inutile dire che Daniela se ne andò lasciandomi lì gettandomi addosso tante di quelle maledizioni e "buoni auspici" che son sicuro mi basteranno per una vita intera.
Pagai conto, presi la metro per la stazione e tornai a casa con il FrecciaRossa delle 18 o giù di lì.
Alla stazione di Firenze già mi ero dimenticato dell'episodio e non ci pensai più.

Mesi dopo rilessi il foglio di quel giorno
Lo rilessi due volte, giuro, e provai a capire.
Lo feci addirittura leggere ad un'amica che prima di dedicarsi a tempo pieno ai suoi tre marmocchi scriveva da Dio.
Alla fine, dopo la terza volta mi arresi e mi resi conto che, per me, restava sempre e solo un'enorme "Diarrea Linguistica"

Ma molto probabilmente ero io che non avevo capito.

 

(Un vecchio post)

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Web_London più di un mese fa

Il luogo delle ombre

 

 

"L'irrazionalità di una cosa non è un argomento contro la sua esistenza
anzi ne è una condizione"

(Nietzsche)

...

"Web, hai mai provato la sensazione di vivere con un coltello piantato in mezzo al petto?
La lama ti penetra le carni nel profondo e senti di non avere più nessuna scelta.
Se provi a toglierla muori dissanguata, se la lasci dov'è sai che prima o poi ti ucciderà e morirai lo stesso.
La sensazione è quella che si mangi ogni giorno un po' di te ma nello stesso momento non ne puoi fare a meno.
Web, ti giuro, è un'agonia che non ha mai fine.

La lama è sempre là, vedi luccicare il suo riflesso ferma ad un millimetro dal tuo cuore e basta un movimento improvviso, un battito sbagliato del tuo cuore e sei fottuta per sempre.
Ti accorgi di non poter far più nulla, non hai più nessuna via di scampo, non hai nessun "piano B".
Non vivi e non muori, resti lì e aspetti, speri solo di finirla subito o di risvegliarti il mattino dopo e vedere che il coltello non c'è più ed è sparito per sempre.

Ma non muori mai e dopo ogni notte lui è sempre lì, piantato in fondo al tuo petto a ricordarti, a tormentarti.
Non serve far finta di niente, è sempre troppo vicino al tuo cuore per non farti male. Se per un momento non ci pensi l'istante successivo il dolore che arriva è più forte di prima.
Ti sorprendi a pregare e stramaledire un Dio a cui non credi aspettando arrivi qualcuno a fare una magia, una qualsiasi tipo di di magia che ti tolga quel maledetto coltello per sempre.
Qualcuno a volte poi arriva, lo sai anche tu che qualcuno arriva sempre, ma la magia che riesce a fare non è quella che vorresti te.
E mentre ci pensi, cominci ad odiarti, ti odi così tanto e così forte come non hai mai fatto prima perchè in fondo lo sai che nel bene e nel male quel coltello resterà lì per sempre.
Piantato a fondo in mezzo al tuo petto.

Sai cosa ti dico Web, che è veramente una sensazione di merda"


Laura F.


Mark Twain ha scritto: "Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele.
È l'unico a infliggere dolore per il piacere di farlo"

 

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Web_London più di un mese fa

E' così, ultimamente ci sono in giro un sacco di casini

 

 

"Ci sono volte in cui non capirci granché
e sentirsi confusi è comunque una bella esperienza"


Giuseppe Pontiggia

...

Stanotte ho sognato tanto ma non ricordo una mazza dei sogni che ho fatto.
Stamattina qualcosa ancora me la ricordavo ma adesso, boh, e chi si ricorda più!
Scrivo poco, avrei tante cose da scrivere, intanto me le segno in giro e quando avrò un po' di tempo cercherò di metterle giù.
Siamo arrivati ai primi giorni di autunno di questo incredibile 2020 che se qualcuno mi avesse detto come sarebbe stato mi sarei messo ridere e gli avrei consigliato immediatamente un TSO.
E chi lo avrebbe mai immaginato di arrivare all'ingresso dell'autunno in queste condizioni?
Mascherina su, mascherina giù, un metro di distanza di quà, un metro di là, sembriamo tutti usciti da un attacco chimico, scaraventati ad una nuova era Post-atomica.
E chissà quando finirà mai, se finirà.
Evabbè, intanto ci adattiamo, siamo bravi noi ad adattarci, ci sappiamo adattare ad ogni cosa che ci capita e lo faremo anche stavolta.

Avrei voglia di rivedere qualche persona con cui ultimamente mi sono un po' perso e di farmi un giretto di qualche giorno in Austria.
C'è poi un posto in cui vorrei andare, non è vicino, è tra la Germania e la Repubblica Ceca e da tempo mi sono fissato di visitarlo, prima o poi.
Credo che qualche spunto di interesse ce l'abbia solo per me infatti, quando lo racconto in giro, vengo sempre preso per il culo e tutti mi dicono che sono matto e che è una cazzata.
Evabbè, per me non lo è e per quel che mi riguarda conta solo questo.
Saranno vent'anni che ogni tanto ci penso su e quando potrò lo farò e ci andrò in auto perchè ha un senso solo se fatto in auto.
Le ore però son tante, più di dieci, e il tempo è poco; vediamo se con l'anno nuovo c'è qualche festa a cui attaccarci un giorno o due in più e fare un ponte sufficientemente lungo da poterci stare tre giorni pieni.
Chissà...

Le ginocchia mi fanno ancora male, mi sveglio al mattino e sembra tutto a posto ma qualche ora dopo l'acido lattico comincia a farsi sentire.
Dicono durerà qualche giorno e poi sparirà, lo spero.

Oggi pomeriggio ho una "call" con la scuola di mio figlio, "Consiglio di Classe Straordinario" , così mi hanno riferito, con tutti i professori a fare da giuria e un imputato diciasettenne, che è mio figlio, per una cazzata delle sue.
E io, da che parte mi dovrò mettere? Dovrei fare il suo avvocato difensore?
Naaaa, assolutamente no, in questa occasione non mi metto assolutamente dalla parte del giovane adolescente anarchico!
Non che sia stato lui da solo, questo no, era assieme ad un piccolo gruppetto di adolescenti che hanno preso sotto gamba l'uso della mascherina e si sono preso una nota dalla preside perchè giravano dentro il cortile della scuola senza indossarla.
E oggi pomeriggio Consiglio di Classe, Straordinario, una strigliata da parte degli insegnanti a questo gruppo di adolescenti anarchici, presi uno alla volta
 per far capire a tutti che si deve prendere seriamente questo momento.
(E hanno ragione da vendere!)
In pratica, un po' come "parlare a nuora perché suocera intenda", una cosa cosi, con mio figlio messo tra le "nuore" che per quel che mi riguarda avrei preferito evitare.
Ma così è, non gliel'avessi mai detto e ridetto fino allo sfinimento che deve usare la mascherina e bisogna stare attenti e avere la testa sulle spalle perché non si tratta solo di lui ma di tutte le altre persone con cui poi è in contatto.
Mah, oggi  vedremo, comunque, conoscendo mio figlio e avendo saputo com'è andata la storia, io sto dalla parte dei Prof., non c'è niente da sottovalutare, non c'è tanto da essere così superficiali e poi pretendere di aver pure ragione.
Mi hanno detto che stanno valutando una specie di "sospensione simbolica" e secondo me hanno ragione da vendere.
E così gli insegnanti passeranno questo pomeriggio a collegarsi con i genitori di tutti questi studenti.
"E' successo ieri, l'altro ieri, oggi e succederà anche domani, in questi giorni lo stiamo facendo con tutti e cerchiamo di fargli capire che bisogna stare attenti", cosi mi ha detto un insegnante per farmi capire che in qualche modo la tolleranza dev'essere pari a zero.
Lo capisco, 
i ragazzi non ci pensano e la scuola potrebbe diventare un enorme focolaio se non stiamo attenti.
Condivido.

In giro c'è fermento, ci sono delle storie a cui assisto che vorrei raccontare, alcune belle e alcune un po' meno ma sempre storie interessanti.
Come quella del marito di una mia amica che improvvisamente si è separato da lei e dai figli per andare a vivere con altro un uomo, oppure quella di un mio amico che è stato lasciato dalla moglie e adesso sta ricomponendo i pezzi della sua vita e mi chiama spesso per ogni cosa.
Ma quanta gente si separa ultimamente?
Separazioni improvvise, amori arrivati al capolinea, incomprensioni, soldi da dare, soldi da avere, è così, ultimamente ci sono in giro un sacco di casini.

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Web_London più di un mese fa

Ma chi me l'ha fatto fare?

 

 

 

Stamattina un collega mi ha apostrofato così:
"Web, che hai che zoppichi?"
"Niente, mi fa male un ginocchio"

Due minuti dopo il secondo:
"Web, ti fa male un ginocchio?"
"Un po?"
"Il menisco?"
"No, mi fa solo un po' male il ginocchio"

Ed è andata così per tutta la mattina, ogni volta che qualcuno mi vedeva camminare mi chiedeva cosa mi fosse successo.
Già, me lo sono chiesto anch'io ma soprattutto mi sto chiedendo continuamente: "Ma che me l'ha fatto fare?"

Mi fa male dappertutto, cammino che sembro uno zombie, ho le ginocchia a pezzi, mi fanno male dei muscoli che nemmeno pensavo di avere prima, Signore, e che è successo?
Mi dicono sia "tutta salute" e che passerà presto; sarà, che passi presto però che adesso sono tutto un dolore!

Alla fine ho deciso, mi sono iscritto ad una palestra di Boxe.
La prima volta in cui ci sono entrato ero perfino un po' emozionato e curioso, mi aspettavo di trovare gente di tutte le età, ragazzi giovani e persone più o meno come me.
E invece?
E invece no, caspita!, era solo una mia fantasia, in palestra mi sono trovato in mezzo a una decina di ragazzi che potevano essere tutti miei figli, il più grande avrà ventanni meno di me e gli altri poi, gli altri sono ancora più giovani.

E il "maestro", caspita, perfino il "maestro" avrà quasi ventanni meno di me!
"Ma che ci faccio qui?" pensavo mentre correvo con il fiato corto e il sudore che mi scendeva a cascate dal viso.
E si, perchè il cosiddetto "maestro" mica si è intenerito vedendomi, mi ha chiesto due cose e poi via, è partito filato in velocità esercizio dopo esercizio.
Ogni tanto mi guardava e mi diceva "tu vai piano e fermati quando non ce la fai" mentre tutti i ragazzini correvano, correvano, saltavano, saltavano come cavallette che io davvero non ci stavo ancora dietro.
Eh, vorrei anche vedere, sono giovani, tanto giovani, a volte ho l'impressione pensino che abbia sbagliato palestra e sia lì per caso o che mi sia perso cercando una trattoria.

Ma non dispero dai, fra un po' di tempo sarò anch'io al loro passo, o quasi, anche se per ora ogni sessione è come scalare l'Everest e quando finisce l'allenamento mi pare impossibile di essere riuscito arrivare alla fine.
Insomma, un casino, un casino dolorante ma sono convinto sia sempre un bel casino.

Ieri sera, uscendo, ho incrociato la segretaria della palestra
"Posso farti una domanda?" le chiedo
"Si, mi dica"
Ecco, già il fatto che dia del "tu" a tutti e del "lei" a me è un chiaro indizio ...
"Una curiosità, volevo solo sapere se tra tutti gli iscritti dei vari corsi c'è qualcuno che ha più anni di me?"
Lei mi guarda, sorride e mi dice solo: "Non si preoccupi, anche lei è giovane"
Ecchelà lì! ... ho capito, sono il più vecchio!!!

Il "maestro" ha chiesto che ci procurassimo tutti i guantoni e la corda.
La corda, saranno stati 40 anni che non usavo più la corda e a quei tempi eravamo in due a tenerla e a turno si saltava in mezzo.
Quella che ho preso, invece, è singola e non è mica così facile farla andare senza inciampare.
Anche questa era una cosa che avevo sottovalutato, pensavo fosse più facile saltare la corda e invece, anche con quella un gran casino!
Comunque sia stamattina da Amazon sono arrivati i guantoni da boxe e la corda da saltare.
Verso mezzogiorno mi ha chiamato la segretaria :"Web, è' arrivato un pacco per te"
"Grazie, arrivo"
S
ono sceso a ritirarlo senza nemmeno aprirlo come faccio di solito.
Sarei stato in imbarazzo a dover spiegare a tutti cosa ci facevo con i guantoni e dover spiegare perchè e per come avevo deciso di imparare la boxe.
L'ho detto solo ad un mio collega e niente di più, non ho proprio voglia di dare spiegazioni a nessuno.
So già che poi ognuno avrebbe le sue teorie in proposito e mi riempirebbe di consigli e suggerimenti non richiesti e io non ho voglia di ascoltare le teorie su come farmi passare il male alle ginocchia, su come devo allenarmi, sulla boxe e sugli sport di combattimento.
E così, almeno per ora, me lo tengo per me e il voluminoso pacco con dentro i guantoni rimane ben chiuso sopra la mia scrivania a creare curiosità per cosa ci sia dentro.

E se da qui a sera qualcuno mi chiedesse: "Web, che hai ordinato su Amazon?", io ho già la risposta pronta da dare: "Un criceto. Vivo!"

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Web_London più di un mese fa

A ripensarci con calma, mi sa tanto che mi sono messo in un grosso casino ...

 

 

"Ma tu, come caspita hai fatto a diventare così?"
"Non è stato difficile, un'ottima grappa e delle pessime decisioni"

 

...

Primo giorno d'autunno e prime decisioni per lambiare un po' le cose e andare avanti.
Per il lavoro ne ho in mente qualcuna, e per il resto qualche cambiamento sta già girando tra i miei pensieri.
Tutte cose legittime e legali per carità a parte una di cui mi sto gia pentendo e cioè quella di iscrivermi ad una scuola di boxe.
Stasera sono andato nella palestra in cui fanno ste cose qui e che già dal nome mi inquetava, un nome inglese, "Fighters" e qualcosa che non mi ricordo bene.
Alla reception, fin che chiedevo informazioni è passato qualche ragazzo per andare ad allenarsi e, credetemi, anche il più piccolo che ho visto metteva paura!
(Ma che ci faccio qui ...)

Tornando a casa con tutte le informazioni che mi servivano oltre a pensare che era la peggiore idea che mi fosse mai venuta in mente, pensavo anche alle bastonate che prenderò in allenamento e sinceramente non è mica una bella cosa e il pensiero che tutto fosse protetto non è che mi tranquillizzasse più di tanto.

Ma in che razza di casino mi sono messo?
(già, me lo chiedo anch'io ...)
Ancora me lo chiedo e sinceramente non so darmi una risposta che mi faccia cambiare idea all'istante e tornare in me.
Mi andava di farlo, i corsi sono alla sera, posso provare a organizzarmi e poi c'è un po' di forma da recuperare, la pancetta da tirar via e cosi, ho pensato io, perchè non abbinare un po' di esercizio ad uno sport e annoiarmi di meno?
Certo, potevo iscrivermi ad un corso di nuoto, fare tennis, al limite iscivermi ad un corso di ballo Country, è vero, perchè allora provare a cimentarmi in uno sport in cui so già che ne prenderò un sacco?
Avercela la risposta!
Forse per mettermi alla prova, scaricare tutte le tossine che si accumulano durante la giornata, forse trovare il mio limite, provare a difendermi con i provetti Rocky di ventanni più giovani di me che ho visto passare davanti a me stasera, mah, eccheneso io, non posso mica sapere il perché di tutto quello che faccio, no?
In vita mia ho fatto tante di quelle cose che erano mezze follie ma poi , alla fine, non me ne sono mai pentito, anzi.
Certo, all'inizio qualche dubbio che non sia nel pieno della mia sanità mentale c'è stato ma poi ne è sempre valsa la pena.

Comunque sia, la cosa mi intriga, la segretaria che mi ha dato le informazioni mi ha anche detto che se non mi piace o non mi trovo posso cambiare disciplina; bella consolazione, in quella palestra fanno solo cose in cui si prendono botte, non cambia niente!

E se invece mi iscrivessi ad un corso di scacchi o di bridge oppure provassi a frequentare una di quelle cose che arrivano dall'oriente e che vanno tanto di moda adesso tra noi occidentali, che ne so, un corso di campane tibetane oppure un corso di massaggio con le pietre calde o imparare a fare i massaggi Shiatsu?
Magari fare un corso di cucina oppure frequentare un Club di Yoga della risata, conosco un sacco di donne che lo hanno fatto e dalle mie parti va molto di moda.
Di sicuro non prenderei le bastonate che prevedo di prendere con la boxe, farebbe bene all'anima e sarei circondato da donne dai 40 in su, sai che meraviglia per un uomo di 50 anni!!
Potrebbe essere interessante e ... naaaa, nono, a pensarci meglio i pugni, fanno meno male e creano meno lividi delle donne! ^__^

Evabbè dai, proviamo con sta cosa qui di prenderle e poi, chissà, potrebbe scattare anche l'innamoramento
Per ora è curiosità e interesse, poi si vedrà.

 

 

Il filosofo taoista Lao Tzu ha scritto:
"Chi controlla gli altri può anche essere potente
ma chi controlla se stesso è ancora più potente"

 

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Web_London più di un mese fa

Preparò il caffè e lo versò su un bicchiere. Con un gesto naturale ci aggiunse un po' di latte freddo e me lo porse

 

 

 

 

"Alcuni pensano che tenere duro renda forti,
ma a volte è lasciarsi andare che lo fa"

Hermann Hesse

...

Una sera la mia amica Francesca mi invitò a cena.
Era da molto che non ci trovavamo a passare un po' di tempo assieme e raccontarci a che punto eravamo con le nostre vite.
Alla fine, mentre sparecchiavo lei preparò il caffè, prese una tazza per lei e un bicchiere per me e quando il caffè venne su me lo versò nel bicchiere.
Con un gesto naturale ci aggiunse un po' di latte freddo e me lo porse.
Sorrisi, non molti sapevano che a me il caffè piace berlo così, in un bicchiere e con un po' di latte freddo.
Fece quel gesto con una naturalezza che m'intenerì e provai una rapida fitta in fondo allo stomaco.
Non dissi niente, mi limitai a guardarla come non mi fosse successo niente e ci sedemmo su due pesanti sedie del grande tavolo di legno della cucina, uno di fronte all'altro
"Come stai?" mi chiese.
"Sto così. E tu invece?"
"Con le lacrime in tasca"
 rispose con un filo di voce e abbassando gli occhi in cerca del pensiero successivo o forse di quello precedente.
Non ne trovò nessuno e non ne trovai io e restammo lì, in silenzio.

E ogni volta che mi ritorna alla mente penso che, da quando ci conosciamo, quel momento fu il più meraviglioso scambio di pensieri che io e Francesca abbiamo mai avuto.

 

"La vita può essere capita solo all'indietro,
ma va vissuta in avanti"

Soren Kierkegaard

 

 
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Web_London più di un mese fa

Nulla è eterno. Il caffè si raffredda, la sigaretta si spegne, il tempo passa, le persone cambiano

 

 

 

"E' sempre in volo, è sempre in corsa
senza un biglietto di ritorno nella borsa.
E' una gatta al sole, una straniera
e 
se fa del male non lo fa apposta.

C'è chi la vedrà sorridere tra sé
passando a piedi un posto di frontiera,

semplicemente né per bene né diversa
cattiva o buona, è una persona"

 

...

Nulla è eterno.
Il caffè si raffredda,
la sigaretta si spegne,
il tempo passa,
le persone cambiano

(Fernando Abreu)

 

 

 "Dobbiamo essere pronti a liberarci della vita che abbiamo programmato per poter avere la vita che ci aspetta"

Joseph Campbell

 

 

 
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Web_London più di un mese fa

 

All'epoca pensai fosse una grande cazzata e che il mio amico fosse più ubriaco di quanto lo fossi io

 

 

"Il maggior problema della comunicazione
è l'illusione che sia avvenuta"


George Bernard Shaw

....

Si dice che assumendo certi tipi di veleno a piccolissime dosi e per tanto tempo, alla fine se ne diventa immuni.
Questo fenomeno si chiamerebbe mitridatismo

Un giorno di tanto tempo fa, qualcuno mi disse che la stessa cosa valeva anche per l'amore.
"Web, se l'amore è preso a piccole dosi ti rende immune e non fa più male" mi confidò un amico alla fine di una serata in un locale dalle mie parti.
All'epoca, pensai fosse una grande cazzata, lo era veramente, e che il mio amico fosse più ubriaco di quanto lo fossi io.

Comunque sia, a quella frase ogni tanto ci pensavo ("Web, se l'amore è preso a piccole dosi ti rende immune e non fa più male") e nel tempo, in un paio di occasioni, mi sono reso conto di aver messo mio malgrado in pratica quello strano e strampalato suggerimento.

Ricordò che non funzionò.
Non funzionò allora e presumo che per me non funzionerà mai.

Ci penso un momento in più e mi viene in mente che quella sera eravamo davvero mezzi ubriachi tutti e due.

Per chi ne ha voglia, sentite sotto che pezzo!
 


Far From Home
Five Finger Death Punch
 

 

"Il ricordo delle cose passate
non è necessariamente il ricordo di come siano state veramente"

Marcel Proust

 
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