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Mi descrivo

Persa nei miei pensieri fluttuai in una immagine onirica straordinaria

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. nessuna
  2. nessuna
  3. nessuna

Tre cose che odio

  1. nessuna
  2. nessuna
  3. nessuna

Gratitudine

Il sentimento di gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare. La gratitudine è un fattore essenziale per stabilire il rapporto con l’oggetto buono e per poter apprezzare la bontà degli altri e la propria.

 

Melanie Klein

 

 

Emanciparmi dall'incubo delle passioni Cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male Essere un'immagine divina Di questa realtà

E ti vengo a cercare Anche solo per vederti o parlare Perché ho bisogno della tua presenza Per capire meglio la mia essenza.

 

 

Il rispetto

Il rispetto è molto di più di una parola, il rispetto non si pronuncia ,si dimostra. Il rispetto è sincerità, coerenza e lealtà. È il saper guardare gli altri come guarderesti te stesso, esattamente allo stesso identico modo. Se hai sofferto e sai cosa vuol dire, non far soffrire. Se sei stato deluso, non deludere. Se sei stato ferito, non ferire! Non usare le persone, non entrare nei loro cuori solo per vincere battaglie con te stesso, quella che hai di fronte è una persona come Te, nulla ti ha fatto e magari dietro di essa ci sono dolori più grandi dei tuoi. Se le persone capissero questo ci sarebbe più amore tra loro, ma l'egoismo, la falsità, le parole usate con leggerezza, i gesti non sentiti sono ormai uso, manovra e tattica di molti.
 

        𝓢𝓲𝓵𝓿𝓲𝓪 𝓝𝓮𝓵𝓵𝓲

 

 

 

 

 

You said goodbye on a corner
That I thought led to the straight
You set me on a firmly laid and simple course
Then removed the road..

 

 

“La condizione più infida che esiste non è la tirannia, ma l’illusione della libertà.”

Andiamo indietro finché abbiamo memoria, per rinvenire il seme innocuo che ha fatto fiorire l'intricata lussureggiante foresta della catastrofe.

 

 

And did they get you trade
your heroes for ghosts?

 

 

𝓛𝓮 𝓹𝓮𝓻𝓼𝓸𝓷𝓮, 𝓺𝓾𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓰𝓲𝓾𝓼𝓽𝓮, 𝓻𝓲𝓹𝓪𝓻𝓪𝓷𝓸 𝓵𝓮 𝓬𝓻𝓮𝓹𝓮, 𝓵𝓮 𝓸𝓼𝓼𝓪 𝓻𝓸𝓽𝓽𝓮, 𝓲 𝓰𝓲𝓸𝓻𝓷𝓲 𝓪𝓷𝓭𝓪𝓽𝓲, 𝓮 𝓻𝓲𝓹𝓪𝓻𝓪𝓷𝓸 𝓪𝓷𝓬𝓱𝓮 𝓷𝓮𝓵𝓵'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓸 𝓼𝓮𝓷𝓼𝓸, 𝓭𝓪𝓵 𝓫𝓻𝓾𝓽𝓽𝓸, 𝓭𝓪𝓵 𝓹𝓮𝓻𝓲𝓬𝓸𝓵𝓸”.

 

 

𝓝𝓸𝓷 𝓭𝓸𝓿𝓻𝓮𝓲 𝓭𝓪𝓻𝓮 𝓷𝓾𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓮𝓻 𝓼𝓬𝓸𝓷𝓽𝓪𝓽𝓸, 𝓭𝓸𝓿𝓻𝓮𝓲 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓮 𝓬𝓸𝓷𝓬𝓮𝓷𝓽𝓻𝓪𝓽𝓪 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓾𝓷 𝓓𝓲𝓸, 𝓻𝓪𝓰𝓲𝓸𝓷𝓪𝓻𝓮 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓾𝓷 𝓓𝓲𝓸, 𝓮𝓼𝓮𝓻𝓬𝓲𝓽𝓪𝓻𝓮 𝓵'𝓪𝓶𝓸𝓻𝓮 𝓲𝓷 𝓸𝓰𝓷𝓲 𝓶𝓸𝓶𝓮𝓷𝓽𝓸, 𝓹𝓮𝓻𝓬𝓱𝓮' 𝓵'𝓪𝓶𝓸𝓻𝓮 𝓮' 𝓮𝓼𝓮𝓻𝓬𝓲𝔃𝓲𝓸 𝓭𝓲 𝓹𝓻𝓮𝓼𝓮𝓷𝔃𝓪..

 

 

 

È l'ora dei miracoli che mi confonde Mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde

Si muove la città Con le piazze e i giardini e la gente nei bar Galleggia e se ne va Anche senza corrente camminerà Ma questa sera vola Le sue vele sulle case sono mille lenzuola..

 

 

“Il poeta vi racconterà sempre la sua verità da un altare di follia.”

Oh tesoro...
In un cielo pieno di persone, solo alcune vogliono volare,
Non è pazzia?
Pazzi...
In un paradiso di persone ce ne sono solo alcune che vogliono volare,
Non è pazzia?
Oh piccola...oh tesoro...
In un mondo pieno di persone ce ne sono solo alcune che vogliono volare,
Non è pazzia?
Non è pazzia...non è pazzia...non è pazzia...

Ohh...
No no, mai sopravviveremo se non, diventiamo un po'...

E poi vedi cose
Nella forma
Che tu non hai mai visto prima

Poi si romperanno

Un giorno...

Solo il bambino sa...

Queste cose
Nella forma
Che tu non hai mai visto prima

Un giorno...
Un giorno
Un giorno...
Un giorno
Un giorno...
Un giorno
Un giorno...

 

 

“L’indicibile non è mai il mentre, l’attimo sconvolgente. È il lento, uniforme, inesorabile dopo.”

 

 

 

L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità.

Anaïs Nin

 

 

 

Cenere alla cenere, funk al funky
Sappiamo che il Maggiore Tom
è un tossico
strafatto, nell’alto dei cieli
ha toccato un fondo senza fine

Ogni volta mi dico
“rimarrò pulito, stanotte”
Ma i piccoli ingranaggi verdi mi inseguono
Oh no, non di nuovo
Sono prigioniero di un amico fidato
‘Sono felice, spero che anche voi lo siate’
Un lampo di luce
ma nessuna pistola fumante

Non ho mai fatto cose buone
Non ho mai fatto cose cattive
Non ho mai fatto niente di strano
Voglio un’ascia per rompere il ghiaccio3
Voglio scendere immediatamente giù


 

(“Quando ho pensato a come avrei collocato il Maggiore Tom in questo contesto, dieci anni dopo, quale sarebbe stata la completa disillusione rispetto al grande sogno che si era proposto quando lo avevano sparato nello spazio dieci anni prima. E mi vennero idee straordinarie. Questa grande tecnologia era in grado di portarlo lassù; quando ci arrivò, non era del tutto sicuro del perché fosse stato messo lì. Lo abbiamo lasciato lì, ma ora lo ritroviamo dieci anni dopo e scopriamo che l’intera faccenda si è deteriorata, perché non c’era alcun motivo per metterlo lassù. È stato un ego, un ego tecnologico che lo ha portato lassù, senza una ragione specifica, e ha aggiunto un ulteriore disastro, perché era un pot-pourri di idee tecniche. Quindi la cosa più disastrosa che mi è venuta in mente è che lui trova conforto solo in una specie di droga tipo eroina, in realtà lo spazio cosmico stesso lo stava alimentando con una dipendenza. E ora vuole tornare nel grembo materno da cui è venuto. È anche una filastrocca. È molto simile a una filastrocca degli anni Ottanta, e credo che le filastrocche degli anni Ottanta abbiano molto a che fare con le filastrocche degli anni Ottanta e Novanta del XIX secolo. Che erano tutte piuttosto orribili, con bambini a cui venivano tagliate le orecchie e cose del genere. Credo che ci stiamo tornando. Credo che l’idea della filastrocca simpatica di Sesame Street sia forse superata, purtroppo“. David Bowie, 1980)

 

 

 

“Io non so aspettare e non voglio farlo, nell'attesa i mostri prendono forma e si ingigantiscono, mangiano le ore per crescere e mangiarmi. Non sento curiosità nel dubbio, né fascino nella speranza, fossi stata Eracle, non mi sarei fermata al bivio.”

 

V. P. 

 

 

Nell'attesa ho avuto lo spazio per costruire enormi impalcature di significato e dieci minuti dopo farle crollare, per mia stessa mano. Poi riprendere da un punto qualunque, correggere il tiro di qualche centimetro per rendere la costruzione immaginata più solida. Vederla crollare di nuovo. Ho speso svariati fine settimana della mia vita in questa opera, e pur riconoscendola, non ho mai saputo distrarmi. Ho sentito la tragedia dell'attesa arrivare da lontano, da una telefonata,  da un viaggio, da una mail, da una notte di sesso, da un ospedale. Ho scelto dal mio arsenale di dischi la musica che incalzasse l'angoscia quella per stemperarla, poi più che piangere : per sfinimento mi addormentavo. Nell'attesa ho sempre fatto sogni chiari, di epoche che non ho dovuto conoscere né attraversare, il sogno è stato il tempo speso meglio, e una volta sveglia il dolore era decuplicato.

 

 

 

...la memoria era diventata inesauribile, ma la profondità del tempo, quella che ci veniva trasmessa dall'odore e dall' ingiallimento della carta, dal fruscio delle pagine, dalla sottolineatura di un paragrafo a opera di una mano sconosciuta,  era scomparsa.
Eravamo in un presente infinito.

 

 

 

 

Chi sono io? 

di Nazik al-Mala’ika

 

La notte chiede chi sono io?
Io sono i suoi segreti – ansiosi, neri, profondi
Sono il suo silenzio ribelle
Ho velato la mia natura con il silenzio,
ho avvolto il mio cuore nel dubbio
E solenne, sono rimasta qui
a guardare, mentre i secoli mi chiedono,
chi sono io?

E il vento chiede chi sono?
sono la sua anima inquieta rinnegata dal tempo
come lui sono in nessun luogo
continuo a camminare e non c’è fine
continuo a passare e non c’è posa
giunti al baratro
lo credo che sia il termine della pena
e quello è invece il vuoto

Il destino chiede chi sono
potente come lui piego le epoche
e ridòno loro la vita
creo il passato più remoto
dall’incanto di una vibrante speranza
e lo sotterro ancora
per forgiarmi un nuovo ieri
di un un domani gelido

Il sé chiede chi sono
come lui vago, gli occhi fissi nel buio
nulla che mi doni la pace
resto ancora e chiedo, e la risposta
resta nascosta dietro il miraggio
ancora lo credo vicino
al mio raggiungerlo tramonta
dissolto, scompare.

 

 

 

Bisogna vedere in azione davanti ai propri occhi queste sostanze all’apparenza inerti, e tuttavia intimamente sempre disposte, ed osservare con partecipazione il loro cercarsi, attirarsi, assorbirsi, distruggersi, divorarsi, consumarsi, e poi il loro riemergere dalla più intima congiunzione in forma mutata, nuova, inattesa: allora si che si deve attribuire loro un vivere eterno, anzi, addirittura intelletto e ragione, dal momento che i nostri sensi appaiono appena sufficienti ad osservarli e la nostra ragione a stento capace di interpretarli.

 

 

 

“𝓞𝓰𝓷𝓲 𝓬𝓸𝓻𝓹𝓸
𝓮' 𝓾𝓷 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓮 𝓿𝓲𝓿𝓮𝓷𝓽𝓮.
𝓞𝓰𝓷𝓲 𝓹𝓸𝓮𝓼𝓲𝓪
𝓮' 𝓯𝓮𝓶𝓶𝓲𝓷𝓪”.

 

 

 

 

Desperado
Oh non stai diventando più giovane
Il tuo dolore e la tua fame
ti stanno portando a casa
E la libertà

Oh la libertà
allora è soltanto qualcosa di cui la gente parla
La tua prigione è camminare attraverso questo mondo da solo.

 

 

 

Figlio:
Tutte le volte che piansi,
Tenendo tutto dentro di me
È dura, ma è anche dura
Ignorare tutto
Se avevano ragione, ero d'accordo,
Ma conoscono loro, non me
Ora c'è una strada e io so
Che devo andarmene
So che devo andare.

 

 

 

 

Tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto quei lupi sono forti in se stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in branco. È questo l' incubo dei potenti.”

 

Ernst Jünger.
Trattato del ribelle

 

Forse il caro cuore afflitto si aprirà a un fiore, che santifica senza che gli venga chiesto, e soccorre senza una parola.

 

 

Certe cose le senti venire, non è che ti innamori perché ti innamori, ti innamori perché in quel periodo avevi un disperato bisogno di innamorarti. Nei periodi in cui senti la voglia di innamorarti devi stare attento a dove metti piede: come aver bevuto un filtro, di quelli che ti innamorerai del primo essere che incontri. Potrebbe essere un ornitorinco.
 (Il pendolo di Foucault)

 

 

 

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