Mi descrivo
Non amo descrivermi; potrei esagerare in qualche cosa come tralasciare altro.
Se hai delle curiosità chiedimi pure; cercherò di rispondere.
CIAO!!!
MOTOCICLISTI: Strana, meravigliosa Gente
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri
insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli… È vero! Diavoli che
girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta
che lo skizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza
passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi
interminabili minuti, e Angeli che portano il volto e la voce di
chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed
esperienze costruite sulle nostra ossa rotte e ti convincono a
rallentare. Sì, è vero, in moto si muore, capita… può capitare ad
ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si
trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così
fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa
giornata di novembre? Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare
un giro, un aneddoto, una curva e perdetevi in quello sguardo che
comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che, spontaneo,
stira gli angoli del viso e distende la fronte… Chiedeteci cosa
sarebbe di noi se un giorno dovessimo rinunciare a questa passione
e preparatevi a sentire l’urlo del silenzio, a vedere quello
sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a
vivere a terra con il mare in vista o di un pilota che guarda il
cielo ancorato a terra… In moto si muore, è vero… ma non esiste
modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso… E se ancora
non lo avete capito… beh, lasciate perdere, non lo capirete mai… Ma
se un domani, andando al mare con la vostra famiglia
automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di Noi e
vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando
come un pazzo, rinunciate a capire anche lui… Lui che nella sua
incoscienza vede in Noi quella scintilla che voi non siete stati
capaci di scorgere. E se vedrete il Motociclista ricambiare il
saluto… beh, non c’è nulla di strano sapete? Tra Angeli in
terra ci si saluta sempre…
Ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda più…
Per pensare di più alla vita...
Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi son
ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto
una Sprite.
Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il
modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo
guidare,al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto
una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto.
Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza
essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la
certezza che ero sobria.
Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... qualcosa di
inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un polizziotto che dice:
"il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco".
Mamma, la sua voce sembra così lontana...Il mio sangue è sparso
dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non
piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "questa ragazza non ce la
farà".
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo
immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.
Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire...
Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che
distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli
contemporaneamente.
Di a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere
forte.
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e
guidare...
Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... la
mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere
veramente paura...
Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui,
morente.
Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo...
Ti voglio bene e....addio.