Sembrerebbe che Anticamente Soverato si
chiamasse Poliporto (dal greco Polis-portos) e che, solamente nel
1096 prendesse il nome di "Suberatum". Presso la spiaggia di San
Nicola sono stati ritrovati numerosi reperti (monete romane,
recipienti per olio e cereali) relativi ad un insediamento
portuale (si pensa Soverato marina) risalente al periodo romano.
Il villaggio vicino al mare sopravvisse sino all’alto Medioevo
fino all’arrivo dei Saraceni (X secolo), i quali bruciarono e
depredarono il territorio e l’antico villaggio marinaro venne
ricostruito sopra una collina poco distante dalla costa. Nei
secoli successivi il territorio venne sottoposto a numerose
dominazioni: nell’XI secolo i Normanni, gli Svevi nel 1194, gli
Angioini nel 1271, gli Aragonesi nel 1443, sino a che il feudo di
Soverato, passò sotto il controllo dei Borgia, che ne tennero il
dominio per 133 anni. Con il 1806, Giuseppe Napoleone abolì la
feudalità e Soverato divenne autonoma, ma dovette affrontare il
terribile terremoto del 1783, che distrusse completamente la
città. La città venne ricostruita ancora una volta e, verso la
fine del 1800, alcuni abitanti si trasferirono di nuovo nella
marina ripopolando il territorio vicino al mare. Uno dei
monumenti più importanti della città di Soverato è la Chiesa
della SS. Addolorata, che custodisce al suo interno il gruppo
marmoreo della "Pietà". La scultura venne commissionata, nel
1521, dal Consigliere del Regno di Napoli, Giovanni Martino
d’Aquino, all’artista Antonello Gagini. Nella parte vecchia della
città, molto suggestivo è l’antico borgo medioevale dove, sono
ancora presenti i ruderi del vecchio abitato distrutto dal
terremoto del 1783.