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Mi descrivo
Blog aggiornato da più mani.
NOTA=
stalker (lett. pedinatore) in italiano si può dire molestatore (assillante), persecutore, tormentatore, (spesso anche attraverso le nuove tecnologie). Ha generato una nuvola di parole non registrate dai dizionari, ma diffuse in Rete e nel parlato ancora senza stabilizzazioni: stalkerare, stalkizzare, stalkerizzare, stalkeraggio e simili.
Su di me
Situazione sentimentale
-
Lingue conosciute
-
I miei pregi
sapeva perdonare
I miei difetti
.aiutare chiunque
Amo & Odio
Tre cose che amo
chi porto nel cuore
nessuna
nessuna
Tre cose che odio
.
nessuna
nessuna
I miei interessi
Vacanze Ok!
Vacanze Ko!
Passioni
Ballo
Musica
Musica
Blues
Latino-americana
Cucina
Stellata
Libri
Diari di viaggio
Sport
Arti marziali
Arrampicata
Film
Azione
Libro preferito
Meta dei sogni
Film preferito
@
Iscritta alla S.I.A.E.
(Società Italiana degli Autori ed Editori)
- sezione-(autrice e compositrice)
e sezione OLAF (letteratura - autrice)
L'elaborazione ipertestuale è protetta dal diritto d'autore.
Questi testi sono proprietà del suo autore
e degli aventi diritto.
La stampa o il salvataggio del testo
dà diritto ad un usufrutto personale
a scopo di lettura ed esclude
ogni forma di sfruttamento commerciale
o altri usi impropri.
.
Mi riservo il diritto di rimuovere i commenti inseriti qualora
questi vengano ritenuti offensivi, diffamatori, calunniosi e
volgari.
L'AMORE È FINITO.
*Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet*
Seppur "appartenente" a una sola persona
(allegra gioia)
questo è uno dei blog scritti a più mani,
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Grazie a tutte e buona convivenza!
e gioia sempre
(x WEB)
( Mi arrenderò)
Sembra che ciò che rimane della mia parte umana
stia lentamente cambiando in me
( mi darai in cambio )
Guardando il mio riflesso
Quando improvvisamente cambi
Violentemente cambia
Non c'è più ritorno ora
Hai svegliato il demone in me
Alzati, vieni giù con la malattia
Apri il tuo odio e lascia che fluisca in me
Alzati,
vieni giù con la malattia
Tu mamma alzati,
vieni giù con la malattia
Tu ti alzi,
vieni giù con la malattia, la
follia è il dono
che ti è stato dato,
Posso vedere dentro di te che la malattia sta crescendo
Non cercare di negare ciò che senti
(mi arrenderai)
Sembra che tutto ciò che è buono sia morto
E mi sta decadendo
( mi arrenderai?)
Sembra che stia avendo dei problemi
nel trattare con questi cambiamenti
Vivendo con questi cambiamenti
Il mondo è un posto spaventoso
Ora che hai svegliato il demone in me
La follia ora è scesa dentro me..
Dedicata
Amore e sangue
Maledetta fame.Io la odio.Non quella nel mondo, no.Non ho la
minima intenzione o voglia , di andare tanto oltre...No.No, odio
proprio la mia.
Scoppiare in lacrime e singhiozzi infantili solo per una scena di
un film.
Ridere senza occhi.Solo con quelle labbra non troppo rosse.
Quel viso di specchio, così graziosamente bravo ad uniformarsi
alle circostanze... Ai volti riflessi. Ovvio che piacerà.
Se c'è vento o invece no, a te non cambia nulla. A te che hai
bisogno di vedere segni. Di vedere speranze e sogni.
Che ci siano nuvole a coprire il cielo o che non ce ne sia
nemmeno una, saprai sempre cosa vorrà dirti.
Una cantilena stonata, ma così stranamente piacevole...Quasi
irritante.Ce l'hai sempre in testa. Qualunque cosa tu stia
facendo.
Non ne posso più. Non ne posso più lo giuro. Sh...! Segreto...
nascosto bene.Si,non lo troveranno mai. Troppo belli e uguali i
sorrisi che lo celano.
Ed ho smesso di chiedermi a cosa serva aspettare. A cosa serva
sperare. Le speranze sono per i coraggiosi. Quindi basta
domande.
Basta simboli e significati nascosti, probabilmente inventati per
darsi un senso.
Basta girarsi dalla parte sbagliata per non guardare chi ama.
Eppure...
Qualunque cosa tu faccia, avrai sempre sonno dopo un po'.
Fino a che deciderai di averne tanto da non volerti più
svegliare.
Me? Sono solo uno scrittore anonimo, se mi incontri di persona e
un giorno ti fai coraggio e mi guardi negli occhi e affronti i
miei testi e i miei versi, ti dico di no, io? Non sono uno
scrittore, né so di cosa stai parlando, non so di testi, tanto
meno di scrivere, né esprimo i miei sentimenti più profondi
attraverso questi versi, non sono una persona di grande pensiero
o un grande avvocato. Non apprezzo le arti né amo gli scrittori
tristi, non mi piacciono i pomeriggi piovosi, tanto meno la
solitudine.
Se un giorno mi affronterai e mi chiamerai scrittore, lo negherò
categoricamente, eviterò ogni domanda e rovescerò ogni ragione.
Me? Sono solo un altro semplice essere umano, un nessuno che osa
un giorno essere un ingegnere, osa avere una famiglia e vive
sempre alla ricerca della felicità idilliaca.
Me? Sono uno scrittore anonimo che non accetta la sua realtà, non
conosce i sentimenti, tanto meno ha buoni pensieri.
Questo scrittore è anonimo perché ha paura, ha paura di criticare
la realtà dolorosa e di trarre i suoi sentimenti più desiderati.
Me? Non sono una scrittrice, solo... gioco a esserlo.
si perdono nelle terre senza padre
tra i Sentimenti e il Desiderio selvaggio
che soggiorna tra il buio più profondo,
tra i vaghi ricordi dispersi nell'Oblio.
La notte si ciba del volto della luna,
Ladra dei miei sogni,
Odo grida strazianti di Dolore.
la tristezza è terrorizzata da illusioni antagoniste.
Sento Morto in bocca l'ultimo tuo bacio,
sento graffiarmi l'Anima
dal furioso incendio
di una carezza lasciata da vecchi fantasmi.
La mia ombra alla luce all'alba cerca di dimenticare,
trascinando il sangue sacrificato per amore.
mentre miei timpani frantumati
non ricordano il battito del mio cuore.
Cerco cibo
il più gustoso,condito dalla mia Tristezza,
unica fonte
del mio Odio.
Tossico,Veleno chiamato Lussuria...
Si posa su un terreno sterile asciutto,
bagnato da lacrime danno la vita sul fiore di un'illusione..
Sento le voci che porta il vento contro il mio orecchio,
mi guardo intorno, non vedo nessuno,
tranne la polvere eterna che mi circonda da tutti i lati.
Mi alzo, io non so nemmeno dove sono...
Cammino verso il lato dove il vento soffia in faccia.
I miei occhi sbarrati nello specchio nel vapore
che si forma vedo un suolo acido perso
in quei tanti miraggi creati dalla mia testa,
prendendo il fulcro da una vita che mi si adatta di più.
Il sole getta raggi sulla schiena che lacerano l'anima
facendomi sanguinare dentro,
mi taglio in due pezzi di grandi dimensioni..
mi trascino verso un labirinto di uscite multiple,
in cui mi perdo come cieca..
Perché è più facile sognare la realtà e cercare
di vivere il sogno dove il nulla scivola tra le mie mani?
Perché non buttare le mie illusioni da una parte qualsiasi,
come faccio con una palla di carta inutile? .
Semplice, perché la realtà è la palla di carta
che impasta pensieri scritti, è quello che riesco
a scarabocchiare con i sogni,
riempiti con le aspettative più desiderate,
e così che mi rendo conto che non c'è,
ma diversamente le linee scritte rimangono,
impastate e suonate in musica in qualche angolo della mente.
è triste sapere che mi trovo nel bel mezzo
di una falsa speranza nascosta tra le dune del deserto,
io insisto e parto da quel terreno senza fine sola a piedi
nudi,
e con un orizzonte infinito agli occhi.
Superbia
consapevolezza di essere intelligente, ricca e bellissima
Avarizia
volontà dichiarata di prendere tutto e rinnegare il niente
Lussuria
Irrefrenabile desiderio del piacere sessuale
incontrollata sensualità carnale
Gola
voglia incontrollata di ingurgitare
più di quanto il corpo necessiti
Ira
istinto di vendicare con furia i torti subiti
Accidia
torpore malinconico di ciò che poteva essere e non è stato.
Io ne ho un Ottavo
quello di volerli tutti e Sei
perché voglio Te.
Piano piano il tono della musica aumenta, i miei passi aumentano,
il sipario si apre e il mio atto inizia solo con uno sguardo alla
luce che illumina il mio testo già sconosciuto ai miei occhi. La
gola è legata e la mia bocca cede... Sete di notte, sete di luce,
sete di trasportarmi nell'immensità delle stelle. Quante luci ci
sono quest'anno? Quante corsie ha il tuo petto, fiammeggiato dal
latte versato?
La lacrima cade, lo scenario si schianta come un vagone sul suo
binario arrugginito. Non canto una canzone, non pecco per
ragione. Cammino lentamente, sentendo la fretta di possedere i
miei desideri. Non guardo più al futuro, cammino sempre
all'indietro.
Cosa sono? Che cosa è diventata la mia mente? I miei occhi si
abbassano e tutto diventa improvvisamente nero. Nero come uno
schiavo, nero come il mio piede nudo... Non riesco a vedere una
mano davanti a me anche se so di non aver mai visto anche se
avrei potuto.
La tristezza mi corrode, l'angoscia mi compone. Con i testi Pat
Metheny - And I Love Her, il mio credibile cuore è placato mentre
i ladri si rallegrano al chiaro di luna sempre più tardivo.
Davanti allo specchio, vedo la luce del sole che inizia a
frammentarsi attraverso il mio corpo. Corpo che ho perso per la
memoria massiccia di ciò che era, pur sapendo che il passato è
solo questione di ricordare, non di mettere i fatti in uno. I
miei vestiti giacevano sulla mia faccia. Il mio volto ha mentito
sul mio vestito. Non sono altro che una bugia.
Le cicatrici, tutte le foto, tutte queste risate e lettere
d'amore... è tutta una bugia. Bugie che hanno lavato la mia anima
e hanno innaffiato il mio giardino di illusioni, che sempre
aspettava in se stesso, un uccellino per spargere i miei frutti
attraverso altri giardini.
Come una sigaretta che si accorcia a ogni tiro, il mio desiderio
era che la morte arrivasse al galoppo, ma al galoppo breve e
regolare, in modo che la mia iride si dipingesse di nero a poco a
poco. Affinché tu possa sentire il mio cuore angosciato, smettere
di battere per sempre.
Sempre... Stato di un istante.
Questo momento è tenuto nella memoria dall'eterno.
La vita è molto più bella da questa parte, perché non morire di
paura? Perché questa paura di morire?
Ma questo, solo io posso saperlo..@
--
Forse sono solo uno in più
Forse tu sei solo uno in più
Forse ero sincero
Forse devi combattere di più
Forse non faccio la differenza
Forse se ci provassimo...
Forse, forse...
Forse ci credi
forse in cosa credo
Forse Se chiudo la porta
Forse se lasci andare la corda
Forse, Forse...
Forse se tornassi
Forse non ci sarò più
Forse se ti aspettassi
non saresti tornato.
Forse credo nell'amore
Forse è solo un altro
Forse sei un errore
Forse, forse...
Forse, puoi vedere che puoi cambiare qualcosa
Forse possiamo vederci
Forse, forse...
Mano sulla coscia, guarda in bocca.
Tutto scoppia come una medicina quando è uscito dalla sua
confezione.
Nella mia mano, ti prendo come un antibiotico,
senza prescrizione medica e senza alcuna conoscenza valida.
All'inizio volevo, oggi lo sono.@
@
Iscritta alla S.I.A.E.
(Società Italiana degli Autori ed Editori)
- sezione-(autrice e compositrice)
e sezione OLAF (letteratura - autrice)
L'elaborazione ipertestuale è protetta dal diritto d'autore.
Questi testi sono proprietà del suo autore
e degli aventi diritto.
La stampa o il salvataggio del testo
dà diritto ad un usufrutto personale
a scopo di lettura ed esclude
ogni forma di sfruttamento commerciale
o altri usi impropri.
.
Mi riservo il diritto di rimuovere i commenti inseriti qualora
questi vengano ritenuti offensivi, diffamatori, calunniosi e
volgari.
Ho sempre pensato di essere
unica.
Ma, d’altronde, chi non lo è?!
Ho sempre saputo di essere in
qualche modo speciale,
ma non ho mai capito ne
come, ne il perché...
Mi aggrapperò a quel fragile
frammento di speranza,
lo terrò con me, ricordando
che in ciascuno di noi alberga
il bene e il male,
la luce e la tenebra, la felicità
e il dolore, la scelta e il
rimpianto,
la crudeltà e il sacrificio.
arrivare prima di dovermi
fermare...ma..
con e gioia sempre
.il tempo vero che passa ...deve essere cosi....
a maggior ragione ci deve far comprendere di esserci
in quel tempo e dare spazio veramente a quelli
che siamo senza alterarne le forme e possibilmente
sempre nel limite delle nostre possibilità offrirci liberamente..
(zeta)
L'Arciere
vede il bersaglio sul percorso dell'infinito,
e con la Sua forza vi piega affinché
le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con
gioia dalla mano dell'Arciere.
Poiché così come ama la freccia
che scocca, così Egli ama anche
l'arco che sta saldo.
(Gibran)
*Ç
Iscritta alla S.I.A.E.
(Società Italiana degli Autori ed Editori)
- sezione-(autrice e compositrice)
e sezione OLAF (letteratura - autrice)
L'elaborazione ipertestuale è protetta dal diritto d'autore.
E mi duole dare una delusione
ma da anni paghiamo l'iscrizione più un
assicurazione privata legale per anche una virgola
usata nelle nostre iscrizione web..
@
Le sue mani avvolgono affettuose le mie,
piuttosto incerte:
immergendo le sue labbra più a fondo nei miei capelli,
il fiato si è già fatto corto e la testa inizia a girare mi
sussurra
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Grazie a tutte e buona convivenza!
e gioia sempre
(x WEB)
( Mi arrenderò)
Sembra che ciò che rimane della mia parte umana
stia lentamente cambiando in me
( mi darai in cambio )
Guardando il mio riflesso
Quando improvvisamente cambi
Violentemente cambia
Non c'è più ritorno ora
Hai svegliato il demone in me
Alzati, vieni giù con la malattia
Apri il tuo odio e lascia che fluisca in me
Alzati,
vieni giù con la malattia
Tu mamma alzati,
vieni giù con la malattia
Tu ti alzi,
vieni giù con la malattia, la
follia è il dono
che ti è stato dato,
Posso vedere dentro di te che la malattia sta crescendo
Non cercare di negare ciò che senti
(mi arrenderai)
Sembra che tutto ciò che è buono sia morto
E mi sta decadendo
( mi arrenderai?)
Sembra che stia avendo dei problemi
nel trattare con questi cambiamenti
Vivendo con questi cambiamenti
Il mondo è un posto spaventoso
Ora che hai svegliato il demone in me
La follia ora è scesa dentro me..
Dedicata
Amore e sangue
Maledetta fame.Io la odio.Non quella nel mondo, no.Non ho la
minima intenzione o voglia , di andare tanto oltre...No.No, odio
proprio la mia.
Scoppiare in lacrime e singhiozzi infantili solo per una scena di
un film.
Ridere senza occhi.Solo con quelle labbra non troppo rosse.
Quel viso di specchio, così graziosamente bravo ad uniformarsi
alle circostanze... Ai volti riflessi. Ovvio che piacerà.
Se c'è vento o invece no, a te non cambia nulla. A te che hai
bisogno di vedere segni. Di vedere speranze e sogni.
Che ci siano nuvole a coprire il cielo o che non ce ne sia
nemmeno una, saprai sempre cosa vorrà dirti.
Una cantilena stonata, ma così stranamente piacevole...Quasi
irritante.Ce l'hai sempre in testa. Qualunque cosa tu stia
facendo.
Non ne posso più. Non ne posso più lo giuro. Sh...! Segreto...
nascosto bene.Si,non lo troveranno mai. Troppo belli e uguali i
sorrisi che lo celano.
Ed ho smesso di chiedermi a cosa serva aspettare. A cosa serva
sperare. Le speranze sono per i coraggiosi. Quindi basta
domande.
Basta simboli e significati nascosti, probabilmente inventati per
darsi un senso.
Basta girarsi dalla parte sbagliata per non guardare chi ama.
Eppure...
Qualunque cosa tu faccia, avrai sempre sonno dopo un po'.
Fino a che deciderai di averne tanto da non volerti più
svegliare.
Me? Sono solo uno scrittore anonimo, se mi incontri di persona e
un giorno ti fai coraggio e mi guardi negli occhi e affronti i
miei testi e i miei versi, ti dico di no, io? Non sono uno
scrittore, né so di cosa stai parlando, non so di testi, tanto
meno di scrivere, né esprimo i miei sentimenti più profondi
attraverso questi versi, non sono una persona di grande pensiero
o un grande avvocato. Non apprezzo le arti né amo gli scrittori
tristi, non mi piacciono i pomeriggi piovosi, tanto meno la
solitudine.
Se un giorno mi affronterai e mi chiamerai scrittore, lo negherò
categoricamente, eviterò ogni domanda e rovescerò ogni ragione.
Me? Sono solo un altro semplice essere umano, un nessuno che osa
un giorno essere un ingegnere, osa avere una famiglia e vive
sempre alla ricerca della felicità idilliaca.
Me? Sono uno scrittore anonimo che non accetta la sua realtà, non
conosce i sentimenti, tanto meno ha buoni pensieri.
Questo scrittore è anonimo perché ha paura, ha paura di criticare
la realtà dolorosa e di trarre i suoi sentimenti più desiderati.
Me? Non sono una scrittrice, solo... gioco a esserlo.
si perdono nelle terre senza padre
tra i Sentimenti e il Desiderio selvaggio
che soggiorna tra il buio più profondo,
tra i vaghi ricordi dispersi nell'Oblio.
La notte si ciba del volto della luna,
Ladra dei miei sogni,
Odo grida strazianti di Dolore.
la tristezza è terrorizzata da illusioni antagoniste.
Sento Morto in bocca l'ultimo tuo bacio,
sento graffiarmi l'Anima
dal furioso incendio
di una carezza lasciata da vecchi fantasmi.
La mia ombra alla luce all'alba cerca di dimenticare,
trascinando il sangue sacrificato per amore.
mentre miei timpani frantumati
non ricordano il battito del mio cuore.
Cerco cibo
il più gustoso,condito dalla mia Tristezza,
unica fonte
del mio Odio.
Tossico,Veleno chiamato Lussuria...
Si posa su un terreno sterile asciutto,
bagnato da lacrime danno la vita sul fiore di un'illusione..
Sento le voci che porta il vento contro il mio orecchio,
mi guardo intorno, non vedo nessuno,
tranne la polvere eterna che mi circonda da tutti i lati.
Mi alzo, io non so nemmeno dove sono...
Cammino verso il lato dove il vento soffia in faccia.
I miei occhi sbarrati nello specchio nel vapore
che si forma vedo un suolo acido perso
in quei tanti miraggi creati dalla mia testa,
prendendo il fulcro da una vita che mi si adatta di più.
Il sole getta raggi sulla schiena che lacerano l'anima
facendomi sanguinare dentro,
mi taglio in due pezzi di grandi dimensioni..
mi trascino verso un labirinto di uscite multiple,
in cui mi perdo come cieca..
Perché è più facile sognare la realtà e cercare
di vivere il sogno dove il nulla scivola tra le mie mani?
Perché non buttare le mie illusioni da una parte qualsiasi,
come faccio con una palla di carta inutile? .
Semplice, perché la realtà è la palla di carta
che impasta pensieri scritti, è quello che riesco
a scarabocchiare con i sogni,
riempiti con le aspettative più desiderate,
e così che mi rendo conto che non c'è,
ma diversamente le linee scritte rimangono,
impastate e suonate in musica in qualche angolo della mente.
è triste sapere che mi trovo nel bel mezzo
di una falsa speranza nascosta tra le dune del deserto,
io insisto e parto da quel terreno senza fine sola a piedi
nudi,
e con un orizzonte infinito agli occhi.
Superbia
consapevolezza di essere intelligente, ricca e bellissima
Avarizia
volontà dichiarata di prendere tutto e rinnegare il niente
Lussuria
Irrefrenabile desiderio del piacere sessuale
incontrollata sensualità carnale
Gola
voglia incontrollata di ingurgitare
più di quanto il corpo necessiti
Ira
istinto di vendicare con furia i torti subiti
Accidia
torpore malinconico di ciò che poteva essere e non è stato.
Io ne ho un Ottavo
quello di volerli tutti e Sei
perché voglio Te.
Piano piano il tono della musica aumenta, i miei passi aumentano,
il sipario si apre e il mio atto inizia solo con uno sguardo alla
luce che illumina il mio testo già sconosciuto ai miei occhi. La
gola è legata e la mia bocca cede... Sete di notte, sete di luce,
sete di trasportarmi nell'immensità delle stelle. Quante luci ci
sono quest'anno? Quante corsie ha il tuo petto, fiammeggiato dal
latte versato?
La lacrima cade, lo scenario si schianta come un vagone sul suo
binario arrugginito. Non canto una canzone, non pecco per
ragione. Cammino lentamente, sentendo la fretta di possedere i
miei desideri. Non guardo più al futuro, cammino sempre
all'indietro.
Cosa sono? Che cosa è diventata la mia mente? I miei occhi si
abbassano e tutto diventa improvvisamente nero. Nero come uno
schiavo, nero come il mio piede nudo... Non riesco a vedere una
mano davanti a me anche se so di non aver mai visto anche se
avrei potuto.
La tristezza mi corrode, l'angoscia mi compone. Con i testi Pat
Metheny - And I Love Her, il mio credibile cuore è placato mentre
i ladri si rallegrano al chiaro di luna sempre più tardivo.
Davanti allo specchio, vedo la luce del sole che inizia a
frammentarsi attraverso il mio corpo. Corpo che ho perso per la
memoria massiccia di ciò che era, pur sapendo che il passato è
solo questione di ricordare, non di mettere i fatti in uno. I
miei vestiti giacevano sulla mia faccia. Il mio volto ha mentito
sul mio vestito. Non sono altro che una bugia.
Le cicatrici, tutte le foto, tutte queste risate e lettere
d'amore... è tutta una bugia. Bugie che hanno lavato la mia anima
e hanno innaffiato il mio giardino di illusioni, che sempre
aspettava in se stesso, un uccellino per spargere i miei frutti
attraverso altri giardini.
Come una sigaretta che si accorcia a ogni tiro, il mio desiderio
era che la morte arrivasse al galoppo, ma al galoppo breve e
regolare, in modo che la mia iride si dipingesse di nero a poco a
poco. Affinché tu possa sentire il mio cuore angosciato, smettere
di battere per sempre.
Sempre... Stato di un istante.
Questo momento è tenuto nella memoria dall'eterno.
La vita è molto più bella da questa parte, perché non morire di
paura? Perché questa paura di morire?
Ma questo, solo io posso saperlo..@
--
Ciò di cui ho bisogno non sono i soldi, non la libertà, non la
trasparenza. Quello di cui ho davvero bisogno è il vento, perché
a volte la vita ha solo bisogno di leggerezza per diventare più
concreta ai nostri piedi. So che fallisco, che cammino che
respiro le eternità, ma chi ha detto che voglio che le mie
stupide parole siano immortali?
Voglio che la leggerezza li porti via, dove l'eco finisce con
l'ultima vocale. Ma quando il suono dell'ultima vocale cesserà,
starò in silenzio per sempre! Se taccio, le mie parole sono
inutili se sono inutili, perché insisto per essere e non per
essere?
No, non voglio più leggerezza, voglio davvero la libertà! Ma se
ho la libertà, perché mi nascondo attraverso parole, metonimie e
metafore acquistate? No, neanche io voglio la libertà, quello che
voglio davvero è la trasparenza! No, essere puliti e insipidi è
molto noioso, è bello travestirsi con le allegorie degli altri
per rendere la vita felice. Lo so, quindi voglio soldi, molti
soldi. Perché soldi, se non ho bocche da aggiungere?
Dilemma della vita. Più complicato che passare per una
cioccolateria e non comprarne una per soddisfare il mio desiderio
interiore di amore. Eccolo, so già di cosa ho bisogno. Amore!
Dell'amore più appiccicoso, chiaro e croccante. Ma cosa succede
se un giorno finisce? Verserò lacrime per qualcuno che sorride a
qualcun altro che in seguito verserà lacrime per qualcun altro
che ha sorriso a qualcun altro, e quella persona devo essere io?
vittima ancora una volta dell'amore che le lacrime versano per
quella risata gialla e devastante?
Non so cosa voglio, non so cosa spero. So di voler vivere, senza
paura di morire, di mangiare, di creare e di respirare. Forse
questa è la grazia della vita. Soddisfa i tuoi desideri, pur
sapendo che sono loro a commuoverti.@
Lascia che rimanga così, tutto va bene quando guardi di lato e ti
rendi conto che la mano è legata all'eterno. Non sempre preghiamo
i credi e le preghiere quando vogliamo realizzare il miracolo; a
volte succede e basta, si presenta.
Nell'insolubile, la crosta riflette la risata, lo splendore, il
massiccio e il necessario. Tutto sognato come doveva essere
realizzato. Divertente come la tavolozza disegna le note; come la
matita crea un ricordo; come il caso ritrae e tatua la speranza.
Nel verde ho trovato il blu. Non un semplice blu, è blu.
Paradossalmente ho ritrovato ciò che non ho mai perso, cioè ciò
che non sapevo nemmeno esistesse. In un modo o nell'altro, sono
grato, solo grato.
Grato per avermi guardato, per avermi notato, per avermi vissuto
e per aver saputo essere te, nudo me.
La gratitudine riprende per ogni gesto messo in tavola, servito
in pentole comuni, senza forchette, solo il tuo piatto.
Assaporare la tua bellezza e ingoiare la tua passione è una delle
profondità in cui mi sono tuffato, annegato e vissuto.
Traboccante e imbevuto di tutto ciò che lo circonda.
Mano sulla coscia, guarda in bocca. Tutto scoppia come una
medicina quando è uscito dalla sua confezione. Nella mia mano, ti
prendo come un antibiotico, senza prescrizione medica e senza
alcuna conoscenza valida.
All'inizio volevo, oggi lo sono.@
@
Iscritta alla S.I.A.E.
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- sezione-(autrice e compositrice)
e sezione OLAF (letteratura - autrice)
L'elaborazione ipertestuale è protetta dal diritto d'autore.
Questi testi sono proprietà del suo autore
e degli aventi diritto.
La stampa o il salvataggio del testo
dà diritto ad un usufrutto personale
a scopo di lettura ed esclude
ogni forma di sfruttamento commerciale
o altri usi impropri.
.
Mi riservo il diritto di rimuovere i commenti inseriti qualora
questi vengano ritenuti offensivi, diffamatori, calunniosi e
volgari.
Ho sempre pensato di essere
unica.
Ma, d’altronde, chi non lo è?!
Ho sempre saputo di essere in
qualche modo speciale,
ma non ho mai capito ne
come, ne il perché...
Mi aggrapperò a quel fragile
frammento di speranza,
lo terrò con me, ricordando
che in ciascuno di noi alberga
il bene e il male,
la luce e la tenebra, la felicità
e il dolore, la scelta e il
rimpianto,
la crudeltà e il sacrificio.
arrivare prima di dovermi
fermare...ma..
con e gioia sempre
.il tempo vero che passa ...deve essere cosi....
a maggior ragione ci deve far comprendere di esserci
in quel tempo e dare spazio veramente a quelli
che siamo senza alterarne le forme e possibilmente
sempre nel limite delle nostre possibilità offrirci liberamente..
(zeta)
L'Arciere
vede il bersaglio sul percorso dell'infinito,
e con la Sua forza vi piega affinché
le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con
gioia dalla mano dell'Arciere.
Poiché così come ama la freccia
che scocca, così Egli ama anche
l'arco che sta saldo.
(Gibran)
*Ç
Iscritta alla S.I.A.E.
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ma da anni paghiamo l'iscrizione più un
assicurazione privata legale per anche una virgola
usata nelle nostre iscrizione web..
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Le sue mani avvolgono affettuose le mie,
piuttosto incerte:
immergendo le sue labbra più a fondo nei miei capelli,
il fiato si è già fatto corto e la testa inizia a girare mi
sussurra