Mi descrivo
"Oggi...è un altro giorno."
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non
conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero
su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di
emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di
uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice
sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per
inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire
ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non
legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore
lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi
passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida
felicità.
(P. Neruda)
Riflessioni...(parte prima)
Goditi
potere e bellezza della gioventù, non ci pensare: il potere di
bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite ma
credimi, tra 20 anni guarderai quelle tue vecchie foto in un modo
che non puoi immaginare adesso; quante possibilità avevi di
fronte e che aspetto magnifico avevi. Non eri per niente grassa
come ti sembrava. Non preoccuparti del futuro, oppure
preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un
chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica. I veri problemi
della vita sono quelli che non ti erano neanche passati per la
mente, di quelli che ti colgono di sorpresa, alle 4 di un pigro
martedì pomeriggio. Fa una cosa ogni giorno che sei spaventata:
canta! Non essere crudele con il cuore degli altri, non tollerare
la gente che è crudele col tuo. Lavati i denti. Non perdere tempo
con l’invidia, a volte sei in testa, a volte resti indietro; la
corsa è lunga e alla fine è solo con te stessa. Ricordati i
complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci
veramente, dimmi come si fa.
riflessioni...(parte seconda)
...Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta
i vecchi estratti conto. Rilassati. Non sentirti in colpa se non
sai cosa fare della tua vita: le persone più interessanti che
conosco a 22 anni non sapevano che fare della loro vita, i
quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando
saranno partite ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no,
forse avrai figli o forse no; forse divorzierai a 40 anni, forse
ballerai con lui al cinquantacinquesimo anniversario di
matrimonio; comunque vada, non congratularti troppo con te
stessa, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono
scommesse, come quelle di chiunque
altro.
Riflessioni...(parte terza)
... Goditi il tuo corpo, usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quello che pensa la gente! È il più
grande strumento che potrai mai avere. Balla, anche se il solo
posto che hai per farlo è il tuo soggiorno. Leggi le istruzioni
anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza,
ti faranno solo sentire orrenda. Cerca di conoscere i tuoi
genitori, non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli, sono il miglior legame con il
passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in
futuro. Renditi conto che gli amici vanno e vengono, ma alcuni -
i più preziosi - rimarranno. Datti da fare per colmare le
distanze geografiche e di stili di vita, perchè più diventi
vecchia, più avrai bisogno delle persone che conoscevi da
giovane. Vivi a New York per un po’, ma lasciala, prima che ti
indurisca. Vivi in California per un po’, ma lasciala, prima che
ti rammollisca. Non fare pasticci con i tuoi capelli, se no
quando avrai 40 anni sembreranno di una ottantacinquenne. Sii
cauta nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li
dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia: dispensarli è
un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di
quello che vale. Ma accetta il consiglio, per questa
volta.
Amica mia, accanto a te
non ho nulla di cui scusarmi,
nulla da cui difendermi,
nulla da dimostrare: trovo la pace...
Al di la' delle mie parole maldestre
tu riesci a vedere in me
semplicemente l'uomo.
gli amici....
I veri amici sono quelli che si
scambiano reciprocamente
fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;
sempre liberi di separarsi,
senza separarsi mai.
La regina
Io ti ho nominata regina.
Ve n'è di più alte di te, di più alte.
Ve n'è di più pure di te, di più pure.
Ve n'è di più belle di te, di più belle.
Ma tu sei la
regina:
Quando vai per le strade
nessuno ti riconosce.
Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno guarda
il tappeto d'oro rosso
che calpesti dove passi,
il tappeto che non esiste.
E quando t'affacci
tutti i fiumi risuonano
nel mio corpo, scuotono
il cielo le campane,
e un inno empie il mondo.
Tu sola ed io,
tu sola ed io, amor mio,
lo udiamo.
(Pablo Neruda)
Per incanto e per Amore
fa' che il tempo di un uomo non
sia
un istante e poi via
che non lascia mai niente di sé
nella storia di tutta la povera gente
e che un timido abbraccio non sia
solo un frutto di inverno
ma un seme d'eterno
fa' che sia così
come un canto del cuore
come per incanto e per amore
fa' che il senso di un uomo non sia
la paura di amare o la scia
di una barca legata
che non prende il mare
e che questa già vecchia ribelle speranza non sia
più l'assurda distanza
tra gli occhi e le stelle
fa' che sia così
come un canto del cuore
come per incanto e per amore
fa' che il viaggio di un uomo non sia
la bugia di una meta
ma la verità della strada
che è lunga e segreta
e che un pugno di riso non sia
solo un altro abbandono
ma almeno la via di un sorriso e un perdono
fa' che sia così
per incanto e per amore
fa' che il cielo dì un uomo non sia
questa notte infinita
ma un'alba di vita
su tutta la terra
e che l'ultima guerra è finita
in un mondo con meno ingiustizia
capace di un gesto di pace e amicizia
fa' che sia così
come un canto del cuore
come per incanto e per amore
fa' che il tuo prossimo sia
non soltanto chi ti è accanto
ma anche il prossimo che verrà qui
per incanto fa' che sia così
per amore fa' che sia così
( Claudio Baglioni)
il tuo sorriso
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l' aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l' acqua che d' improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d' argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d' aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell' ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d' improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perchè il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d' autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell' isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l' aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perchè io ne morrei.