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angels1952 più di un mese fa

      La vacanza naturalista

Navigando sui social network ho potuto contastare che oggi la vacanza naturalista riscontra sempre di più interesse e partecipazione, per cui, nonostante gli abietti ed ignobili pregiudizi, la gente preferisce vivere i suoi momenti di relax con spensieratezza e, soprattutto senza alcun vincolo. Per vacanza naturalista si deve intendere che le famiglie si recano nelle specificate ed attrezzate strutture turistiche, dove ottenendo tutti i dovuti e necessari comfort, possono anche affollare la spiaggia con naturalezza, quindi nudi, senza timore e paura. Perciò, anche se non c'è l'obbligo, piccoli e grandi nudi trascorrono, sotto i cocenti raggi del sole, il tempo con armonia, con allegria e con serenità. E' chiaro che chi decide di vivere una vacanza del genere deve essere consapevole di cosa potrebbe andare incontro e, quindi, mettendo da parte puritanismo ed ipocresia, deve accettare la situazione e, soprattutto, anche sguardi maliziosi, intriganti, invadenti e, in qualche caso, coinvolgenti.. Bisogna anche dire che in tali luoghi è obbligatorio avere un comportamento civile, ma, soprattutto, è fatto obbligo ristettare tutte  quelle regole fondamentali, che sono al di sopra di tutto. Chiaramente la tolleranza è zero e chi, con furbizia o dolo, cerca di trasgredire è messo alla.. gogna, nel senso che è invitato a lasciare senza mezzi termini il luogo che sta frequentando.
Sinceramente, abbronzarsi e rilassarsi nudi sulla sabbia, assaporando l’estasi dell’'estate, è un'esperienza che anche io ho vissuto l'anno scorso. L'incantevole panorama boschivo nascondeva un'immensa spiaggia, dove, non solo piccoli e grandi nudi passeggiavano, giocavano e si divertivano, ma, soprattutto,  stando, chiaramente nudo, ho potuto meravigliosamente ritemprare il mio corpo.
                            

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angels1952 più di un mese fa

Con nostalgia del passato...e senza rancore...ma sempre con sensualità ed Amore.....

 

 

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angels1952 più di un mese fa

 

 

          La mala…….Sanità

Credetemi amici sono molto sconcertato, sconvolto, scioccato, sbalordito, sconfortato, agitato e direi pure disgustato nell'apprendere ogni giorno che si possa morire per la negligenza o per l'inettitudine di gente che incapacemente occupano dei posti di notevole importanza e non hanno il riguardo di farsi da parte, permettendo ad altri che invece hanno i requisiti adatti a svolgere pienamente le loro funzioni e la loro professionalità. Io mi riferisco ai tanti casi di malasanità, ai tanti casi di persone che devono morire per l'incoscienza e per l'approssimazione di coloro che anche con presunzione ed arroganza si permettono di uccidere, paradossalmente, senza commettere il reato più grave, come quello dell'omicidio, contemplato nel nostro Codice Penale. Dal nord al sud è sempre la stessa storia e, purtroppo, la lista dei morti si allunga sempre di più. Forse le strutture ospedaliere come quelle private sono obsolete o non si sono adeguatamente attrezzate, ma certamente non è giusto che si debba morire perchè un bisturi non è sterilizzato o perchè la sala operatoria non è strutturata per la mancanza di energia elettrica o perchè gli addetti al lavoro non prendono le necessarie precauzioni o perchè......ecc.. ecc.. La nostra sanità avrà i suoi limiti, le sue pecche, avrà insomma dei problemi strutturali e finanziari però io credo che qualsiasi governo al mondo deve innanzi tutto privilegiare la salute pubblica e fare sempre in modo che il cittadino sia, non solo riconoscente, ma soprattutto soddisfatto a chi con competenza possa risolvergli i suoi malanni. Si spendono fior di miliardi di euro per opere pubbliche, che, chiaramente, hanno la loro  valenza civile e sociale, ma di fronte a tali inadempienze e gravità, che possiamo riscontrare nella nostra sanità, io penso che sia più giusto investire dove mancano quelle condizioni necessarie per  poter competere con gli altri popoli e definirci un popolo veramente civile. 
Avrei tante altre riflessioni da scrivere ma mi fermo qui ...per il momento.....

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angels1952 più di un mese fa

 

La musica per me me, come l'amore, è l'essenza della mia vita, senza la quale non potrei vivere con passionalità, tenacia e vigoria. Sono orgoglioso di aver trovato quella felicità di animo e di spirito che spero non mi abbandonino mai e per questo motivo devo sempre ringraziare colei che da 40 anni magnificamente mi emoziona ogni giorno......Mia MOGLIE..., che.

Nel piacere, nella sofferenza,nei momenti più tristi e nei momenti più belli, è sempre presente anche per dare un sorriso e le giuste motivazioni.....

                                 Angelo

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angels1952 più di un mese fa

Il dannoso problema mondiale, che a tutt’oggi non trova immediate soluzioni

 

Con il termine immigrazione si intende il trasferimento di un gruppo di persone in un paese diverso dal quello di origine.
Vari sono i motivi che spingono gli extracomunitari a stabilirsi in un paese diverso da quello natio: mancanza di lavoro nel proprio stato, trovare un lavoro migliore, fuggire dai disastri naturali, scappare dalle devastanti ed orribili guerre, riunificarsi a familiari ecc. , pertanto il fenomeno dell'immigrazione è diventato un grosso problema nazionale, sta assumendo giorno per giorno fortissime tensioni e spesso viene associato a quello dell'aumento della delinquenza e della criminalità.
In Italia gli immigrati  sono in continuo aumento  e, purtroppo,  succede pure che molti di loro, i più fragili e i più deboli vengono assorbiti ed  affiliati ad associazioni criminali. Ormai l'immigrazione nel nostro paese ha mutato il nostro tenore di vita e, socialmente parlando, dobbiamo investire nelle loro capacità. Si dovrebbe  promuovere un'accoglienza dignitosa per  questi uomini e queste donne in fuga dalla povertà, dalla miseria,  dalle guerre e dalle persecuzioni, alla ricerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli. Perciò se essi vogliono venire in Italia per lavorare legalmente, inserendosi a pieno titolo nella nostra società, rispettando le nostre leggi e la nostra cultura,  significa che noi dobbiamo spalancare le porte all'immigrazione, governando il fenomeno conciliando le ragioni della legalità con quelle dell'ospitalità, le ragioni della sicurezza con quelle della solidarietà
In un'inchiesta fatta sempre da "Il sole 24 ore" notiamo che  il settore lavorativo in cui gli immigrati si sono perfettamente inquadrati, cioè così detti regolari,  è il settore del commercio, seguito da quello dell'edilizia e da quello metalmeccanico
Doverosamente bisogna anche ricordare che un'altra causa dell'immigrazione, oltre a quelle che ho già ampiamente espresso  prima, gli immigrati sono incentivati nella loro scelta dai capitani delle navi che clandestinamente li portano da noi. Queste persone lucrano sulla difficile situazione delle persone, chiedendo esagerate ed esorbitante cifre di denaro per il viaggio,  chiusi in qualche migliaio in una angusta stiva di una nave, senza neanche l'aria per respirare. Allora, pensandoci bene, le persone da accusare non sono gli immigrati, ma sono questi ignobili individui , quelli che sfruttano chi è meno fortunato di loro e chi ha più problemi da risolvere
La mancanza di una politica estera comune si riflette, in modo negativo, sull'Unione Europea. Molti dei vincoli che fino all'inizio degli anni Novanta si trattenevano con  i popoli più poveri del pianeta, entro i rispettivi confini nazionali, si sono allineati o hanno ceduto del tutto. Questa  grande emigrazione clandestina  diretta verso i Paesi più ricchi, questa massa di gente  disposta a tutto pur di raggiungere la meta del benessere ha assunto dimensioni massicce, causando, in alcuni casi,  anche pericolose minacce alla stabilità dei governi. 
Perciò l'Unione Europea ha eseguito una politica differenziata ma non efficace e risolutiva nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Essa si è articolata sia in accordi che in intese di cooperazione, ma che con il passare del tempo però non hanno dato i frutti sperati e desiderati. Così, pur dando soccorso a queste popolazioni disperate, a queste popolazioni abbattute dalla fame e dalla miseria, con generosi ed ingenti sussidi alimentari, credendo di poter risolvere l'enorme problema del sottosviluppo, non si è frenato l'esodo di chi abbandonava il proprio Paese.....

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angels1952 più di un mese fa

   Passionalmente....per sempre....!!!!

 

 

 

 

 

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angels1952 più di un mese fa

        La disoccupazione giovanile

 

La disoccupazione giovanile in Italia è un problema molto grave che, purtroppo, si protrae da anni. Da che abbiamo memoria, infatti, periodicamente sentiamo di indagini e approfondimenti inerenti la cosiddetta "fuga dei cervelli", ossia giovani studenti che appena preso il diploma o la laurea devono emigrare in un altro paese per veder riconosciuto il loro percorso di studi con un'occupazione inerente a ciò che hanno studiato.

Il problema della disoccupazione giovanile è legato a svariate tematiche. La prima è che, nonostante la politica più volte abbia sostenuto che i posti di lavoro ci sono, i giovani si trovano spesso a dover collaborare con contratti a tempo determinato con uno stipendio minimo, oppure, ancora più spesso, si vedono costretti ad accettare lunghissimi stage non pagati. Anche il progetto dell'alternanza scuola-lavoro, atto proprio ad aiutare i ragazzi a inserirsi nel mondo imprenditoriale, non sta ottenendo il successo sperato. Sono attualissime le polemiche e le manifestazioni di ragazzi costretti a scendere in piazza per dire a gran voce che l'alternanza scuola-lavoro spesso non era svolta nel modo corretto e, invece di approfondire e imparare un mestiere, si trovavano relegati a fare i famosi "caffè e fotocopie". Altro problema strettamente correlato a questa crescente disoccupazione giovanile è legato al fatto che molti lavoratori faticano ad andare in pensione: sia perché non vogliono sia perché l'azienda continua a tenerli, questo crea un notevole blocco nelle assunzioni dei giovani. Questa difficoltà a entrare nel mondo del lavoro per i giovani è un dramma non solo personale, ma ha ripercussioni su tutta la vita sia sociale che economica italiana: l'idea di fare una famiglia per i ragazzi si allontana sempre di più, come quella di comprare una casa o anche solo di andare in affitto. Atti semplici e banali per i nostri genitori, ora sono imprese degne di una scalata sull'Everest. Tutte queste cause, vanno poi aggiunte al problema salariale, ossia dello stipendio. Con il fatto che si è giovani, spesso capita che le aziende se ne approfittino e concedano ai ragazzi stipendi ridotti al minimo sindacale che bastano a malapena per pagare le bollette.

Le cause della disoccupazione giovanile in Italia oggi sono quindi molteplici mentre le soluzioni tendono a scarseggiare. Servirebbe sicuramente una legislatura più precisa e meglio definita a riguardo, ma purtroppo i termini della burocrazia sono sempre lenti e difficili da modificare. Sicuramente una prima cosa da fare potrebbe essere quella di migliorare veramente l'alternanza scuola lavoro e renderla efficace, oltre a migliorare la gestione dei contratti da parte delle aziende i cui incentivi per assumere nuovo personale sono sempre troppo bassi.

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angels1952 più di un mese fa

 


...Ma per quanto riguarda l'Amore c'è differenza tra ieri e oggi...? 

 

 

Nel celebre "Il Mercante di Venezia", William Shakespeare scriveva: l'amore è cieco e gli amanti non vedono le amabili follie cui s'abbandonano. Nonostante queste parole risalgano alla fine del 1500, non c'è nulla di più vero ancora oggi. L'amore è un sentimento antico come l'uomo stesso e, con il passare dei secoli, si è modificato nella forma, ma non nella sostanza. Se già Platone parlava dell'anima gemella spiegando come l'uomo sia sempre alla ricerca della sua metà che lo completi, oggi le cose non sono cambiate molto: continuiamo nel nostro viaggio alla ricerca dell'amore puro che ci completi, ma non lo facciamo più come nei decenni scorsi guardandoci di nascosto o scambiandoci fugaci lettere d'amore scritte alla luce di una candela. Oggi abbiamo internet, abbiamo app che ci permettono di trovare qualcuno che, come noi, è alla ricerca dell'amore, possiamo scrivere in tempo reale alla nostra metà quanto ci manca e magari corredare il tutto da un video messaggio o una video chiamata su Skype. Insomma, l'amore è sempre lo stesso, ma cambia il modo in cui lo viviamo.

 

Il sociologo Bauman prima di lasciarci, aveva elaborato una interessante analisi della società in cui viviamo oggi, definendola come "liquida". Questa terminologia è poi stata utilizzata anche per parlare dell'amore e, partendo da qui, possiamo capire come l'amore ieri e oggi sia cambiato. L'amore liquido di Bauman altro non è che una definizione per spiegare la fugacità di questo sentimento che cambia e si evolve attimo dopo attimo, proprio come un fiume che scorre. In passato l'amore era più intenso sotto un certo punto di vista: pensate a quelle coppie di fidanzati divisi per mesi e mesi dalla guerra, oppure dall'assenza di mezzi di trasporto veloci che potessero condurli l'uno dall'altro. Pensate poi alle famiglie che, per motivi di casta nobiliare, non permettevano a persone di diverso ceto di sposarsi. Viene subito in mente Giulietta e Romeo, ma anche Paolo e Francesca,Tristano e Isotta... ovviamente si tratta di amori romanzati, raccontati da autori che però, pur rappresentando gli avvenimenti, in qualche modo davano un quadro di ciò che era l'amore all'epoca. Intenso, violento nella sua necessità, difficile, ma bellissimo. Oggi, non per essere anacronistici, ma questo tipo di amore è venuto leggermente meno. Per quanto vi siano sempre coppie che sia amano alla follia e che incarnano l'amore quello puro e sincero, sempre più spesso sentiamo parlare di divorzi o di atti di violenza che nascono proprio tra due persone che millantavano amore.La tecnologia ci ha permesso di avvicinarci alle persone che amiamo, ma allo stesso tempo ci ha inculcato forti dubbi sulla fiducia e anche maggiori possibilità di fuga e distrazioni. Se la società di oggi è meno propensa a combattere per degli ideali e si scende molto poco in piazza a manifestare per i propri diritti, figuriamoci per l'amore. Spesso infatti se una storia incontra delle difficoltà ci viene molto più semplice fuggire invece che lottare per mantenere vivo quell'amore. Grazie ai social infatti siamo perennemente collegati con la persona che amiamo, ma anche col resto del mondo e se la nostra metà ci fa arrabbiare per un motivo qualsiasi può capitare che invece di andare a fondo del problema si preferisca cercare attenzioni altrove. Non per forza queste si devono trasformare in un tradimento fisico, ma si elude il problema.

 

L'amore ieri e oggi è quindi sempre lo stesso nella sostanza: quel sentimento che fa venire le farfalle nello stomaco o che cresce piano piano e, senza nemmeno accorgersene, quella persona che fino a qualche giorno prima non conoscevamo nemmeno diventa parte integrante di noi. Ma l'amore è allo stesso tempo cangiante: il tempo e la società in cui siamo immersi, lo fa evolvere. Da un lato in modo molto positivo perchè come abbiamo sottolineato la tecnologia moderna ci permette di mantenerci in costante contatto con chi amiamo; dall'altro però ci offre anche delle scappatoie facili, mandando un po' in malora quel concetto di amore eterno di cui sono pieni i capolavori della letteratura e che, di fondo, tutti desideriamo.

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angels1952 più di un mese fa

 

       Ma cosa è veramente l'Amicizia?.....

 

 

 

L'amicizia è un valore estremamente importante nella vita di una persona, e di un adolescente in particolare: qui intervengono infatti altri fattori, come quello della socialità, del gruppo, dello scambio di esperienze comuni. Con un amico si cresce, si matura, si trova la propria strada e la propria identità.
I valori fondamentali dell'amicizia  sono la fiducia e l'onestà. Quando una persona, senza esitare, ti guarda negli occhi e può dire "sì, di te mi fido!", allora quella è vera amicizia. Per questa ragione è importante distinguere gli amici dai conoscenti. L'amicizia è un valore più profondo e radicato, che passa per la condivisione e lo scambio. L'amico non ti chiede di cambiare, non giudica le tue azioni ma allo stesso tempo ti fa notare se stai prendendo una strada sbagliata. A un amico puoi confidare pensieri, idee, segreti; a un amico puoi chiedere aiuto senza che questi pretenda nulla in cambio. La differenza fra amici e conoscenti, insomma, è abissale, ed essere circondati da persone non significa necessariamente essere circondati da amici.

In qualche modo l'amicizia è un qualcosa di eterno, che non nasce e non muore, ma vive all'infinito dentro a ognuno di noi. Nonostante ciò, sarebbe un errore considerare gli amici nostri "cloni". Un amico è il nostro completamento, non il nostro sosia. La più grande conquista nell'amicizia è non aver bisogno di spiegarsi per capirsi: per questo il vero amico è quello con puoi anche stare in silenzio.
La cosa più importante in un rapporto di amicizia, secondo me, è il rispetto unito naturalmente alla sincerità, alla comprensione ed alla reciproca complicità. L'amicizia è un legame profondo che nasce dalla confidenza e in questo modo unisce due o più persone.
L'amicizia non è esclusiva: si può distribuire tra molte persone, con varie sfumature, senza che nessuna si senta svalutata.
Capita, a volte, che l'amicizia deluda. Si può scoprire che un amico non è la persona che ci aspettavamo, o che agisce per suo interesse o necessità. Il vero amico non è questo, ma colui che in ogni momento è in grado di aiutarti, sia fisicamente che moralmente. Il vero amico mantiene i segreti e non tradisce.

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angels1952 più di un mese fa

Con osservanza Vi invito a visitare il mio blog e se lo riteniate opportuno, ma, soprattutto, se il contenuto è di Vostro gradimento, potete lasciare commenti ed osservazioni, che per me saranno sempre molto utili…….Grazie!!!.....

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