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armageddon1977

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Mi descrivo

sono un ragazzo a cui piace scherzare molto e odio la falsita'

Su di me

Situazione sentimentale

fidanzato/a

Lingue conosciute

Inglese

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. lealta'
  2. coraggio
  3. determinazione

Tre cose che odio

  1. falsita',violenza sulle donne,maltrattamenti
  2. sugli animali
  3. nessuna

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Montagna

Passioni

  • Cinema
  • Sport
  • Viaggi

Musica

  • Folk
  • Hip hop

Cucina

  • Piatti italiani

Libri

  • Avventura
  • Fantascienza

Sport

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  • Nuoto

Film

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  • Azione

Meta dei sogni

Svizzera, Australia e Nuova Zelanda

IL MALE CHE NON TI ASPETTI

TUMORE è ancora una parola tabù. Una parola da pronunciare sottovoce o, meglio, da non pronunciare affatto. Mi è capitato di parlare della mia malattia con molte persone, e ho incontrato gli atteggiamenti più diversi. Molti non hanno esperienza diretta o indiretta della malattia. Certo, tutti conoscono qualcuno che ha avuto il tumore, ma spesso si tratta di lontani parenti o semplici conoscenti, persone con le quali non si vive a stretto contatto. Qualcuno invece sa benissimo cosa dire: ti raccontano di uno che è morto dopo lunghissime sofferenze, di un'altro che se n'è andato in meno di un mese, di un'altro ancora che proprio non ce la fa a sopportare le terapie. Oppure si mettono a piangere appena ti vedono, o ti esprimono in tono luttuoso tutto il loro cordoglio per la tua terribile situazione.

IL MALE CHE NON TI ASPETTI

Alcuni che hanno vissuto l'esperienza della malattia, personalmente o con un familiare, ne parlano apertamente, ti raccontano la loro esperienza, ti danno suggerimenti e consigli pratici utilissimi e spesso sanno capire prima e meglio degli altri le tue paure e le difficoltà. Sono le persone che hanno saputo guardare in faccia il tumore, si sono rimboccate le maniche e hanno combattuto, o stanno combattendo, con decisione e forza d'animo. Non si stupiscono se io racconto di essere malata, o se qualche volta ci rido anche sopra. Però ci sono anche quelli che ti raccontano di essere stati malati sottovoce, in un angolo, attenti a non farsi sentire da altri. Provo pena per loro: in quel tentativo di tacere, di nascondere, percepisco tanta paura e tanta solitudine. Forse le prime volte in cui hanno cercato di parlarne con qualcuno si sono sentiti respinti, diversi, sbagliati; sicuramente l'isolamento ha aumentato la loro sofferenza.

IL MALE CHE NON TI ASPETTI

Qualcuno di loro dice di invidiarmi per come riesco a parlare apertamente della mia situazione, altri restano sconcertati dalla mia schiettezza, non capiscono come sia possibile affrontare la situazione con ottimismo. Eppure a volte si tratta di persone ormai guarite da anni, che avrebbero tutti i motivi di essere soddisfatte per aver sconfitto la malattia e di parlarne con orgoglio; forse vogliono solo dimenticare quella brutta avventura. E poi ci sono quelli che non vogliono sentirne parlare, si scandalizzano se affronti l'argomento in pubblico, quasi il tumore fosse qualcosa di cui vergognarsi. E di cosa dovrebbe mai vergognarsi un malato di tumore? Non è un ladro, nè un truffatore o un assassino. Forse qualcuno si vergogna di avere il raffreddore, l'influenza o il morbillo?

IL MALE CHE NON TI ASPETTI

Questi sono i peggiori: rifiutano di affrontare anche solo l'idea della malattia per cercare di tenerla lontana, di non farsi contaminare dalla fragilità di altri esseri umani; la malattia e la sofferenza non li riguardano, loro sono sani e tu, malato, non devi contagiarli, nemmeno con le parole. Il tumore fa paura, ed è comprensibile, perchè si tratta di una malattia grave. Ci sono stati progressi enormi in campo medico che hanno incrementato le percentuali di guarigione e le aspettative di sopravvivenza, ma di tumore si muore ancora.

IL MALE CHE NON TI ASPETTI

Ma di tumore si può anche guarire e con il tumore si può anche vivere. Si vive pienamente solo quando si accettano tutte le emozioni dell'esistenza, non solo la paura, ma anche la speranza, non solo il dolore, ma anche la gioia. Sono tante le cose che rendono ogni giorno speciale e degno di essere vissuto. Cedere alla paura e allo sconforto significa rinunciare alla vita. E io intendo continuare a vivere fino a quando sarà il momento di morire.

FINALMENTE DI NUOVO QUI ,CIOCCOLATINA TI AMO

 I colpi bassi... le falsità... quale importanza! ma voglio dire e ribadire forse quello che già sai, chi può annullarci quando c'è, è l' indifferenza. rancori... invidie e corruzioni ma chi ci pensa! un uomo muore, semina sangue cade in terra e resta là! nessuno guarda, ognuno va per la sua strada... l' indifferenza è un rullo compressore sull' umanità come una jena su un agnello in libertà meglio il dolore, l' odio, meglio anche l' addio l' indifferenza, ti senti estraneo ovunque vai l' indifferenza la tua famiglia non ti ascolta e parli tu l' indifferenza è quando non ti accorgi più se fai l' amore con chi ti pare su un letto rotto... chi abita sotto, avverte tutto, ruba la tua intimità ma tutto è bene se non c'è l' indifferenza l' indifferenza è un rullo compressore sull' umanità come una iena su un agnello in libertà meglio il disprezzo, l' odio, meglio la pietà... l' indifferenza, tu sei cornuto e te ne freghi e cosi' sia l' indifferenza partorisce porcheria distrugge tutti i sentimenti e scappa via l' indifferenza, fosse persona vorrei romperla a metà spaccarla a pezzi, seminarla in una via e poi applaudire senza fine l' agonia l' indifferenza l' indifferenza
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