Una foto di un riflesso di Parisi (2011).

*Riflessione a proposito della guerra in Ukraina* - Citando Montale: "questo solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo". 

Non vorrei un'inferriata davanti a un palazzo così tipico e bello, con quel tetto (poi a mansarda) che si armonizza così bene con il cielo invernale Parigino. Però non vorrei neanche un'ulteriore stra-potere dell'economia iper-capitalista, perché ha già portato a una catastrofe. Mi auguro di stare drammatizzando la situazione attuale.

Buongiorno con degli orici, abbastanza tranquilli, nel Kalahari (Botswana, 2006), a poca distanza dalla linea del''incendio che sta avanzando tra l'erba secca e alta, innalzando colonne di fumo. Era la stagione secca, la terra era arida. Il Kalahari è un ecosistema particolare, non un vero e proprio deserto come il Sahara, almeno non nella sua parte centro-settentrionale. Per quelli a cui può interessare, sto mettendo il resoconto completo del viaggio nel blog.

Buongiorno con un "lilac-breasted-roller" (Coracias caudatus) nel deserto del Kalahari (Botsana) dove sono stata nel 2006. Un piccolo uccellino colorato troppo bellino. Trovate già l'inizio del racconto del racconto di quel viaggio nel mio blog. Per tutti quelli che amano la natura, che amavano / amerebbero questo tipo di viaggi.

Una particolare di una piccola fontana nota di Roma, la fontana delle rane di Piazza Mincio, com'era prima del restauro, quindi ormai diversi anni fa (foto del 2011). La ranocchietta di marmo è vivace, allegra, ricoperta delle sue croste di calcare. Forse qualcosa di improvviso che ci costringe a prendere anche troppo seriamente la vita, che è sbagliato. Diceva una mia cara amica "non ti prendere mai troppo sul serio".

Una foto di un piccolo quadro bellino di un'artista il cui cognome è Sangberg, con un paio di piccoli riflessi di arcobaleno appena accennati, nei colori un po' esaltati. Mi piace. Forse la bambina Occidentale un po' viziata. Con i suoi fiorellini e la sua bella luna sullo sfondo. Un po' accigliata, anche, perché la notte è scura.

Ho trovato su internet una bellissima foto aerea dell'isola di Capraia, del fotografo Guglielmo Giambastolomei (leggo)

pensavo che poi sono pacifisti, in media, anche i fotografi, oltre a tanti intellettuali, giornalisti, scienziati, persone civili. Forse c'è qualche problema, forse ci sono troppi nodi che stanno venendo al pettine nello stesso momento, però non capisco perché invece delle persone in Italia, che non hanno avuto problemi psicologici, tra l'altro, si debbano comportare come Neanderthaliani. 

Una passeggiata per il centro storico di Roma dell'estate del 2020. Di mattina presto, dietro piazza Navona, dove ci eravamo fermate, bellissima, come sempre. Mamma che osserva, con il suo sguardo da anziana appuntito, delle antiche rovine romane. Mi ricordo, da bambina, un giro "turistico" organizzato da lei, in una domenica di agosto, in cui trascinò me e la mia nonna materna per antiche fontane. Ce n'erano tante, l'atmosfera era così colorata e fresca, e mia nonnna rideva felice. Qualcosa che è cambiato, nel tempo, purtroppo. Che forse si può ancora smussare. Che siamo ancora a tempo per riuscirci. Adesso, non con mia madre.

Una foto formato poster regalata a mio padre da una persona per ricordargli la sua infanzia / adolescenza vissuta nei pressi di questo paesino, Monticelli, in provincia di Frosinone, verso Cassino. Una nevicata in quella zona negli anni '70-'80. La foto che rischiara, rispetto ai "soprammobili" (oggetti d'antiquariato, in effetti) riportati da mio padre dall'Africa (in particolare dal Mali) dove ha lavorato come malariologo, appassionato studioso di zanzare.

Ho sistemato un po' l'impostazione del blog, dovreste trovarlo più interessante e piacevole

In fuga con la mamma, arrivate fino al Pincio!