FIORI D'INVERNO

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Fiori sempre nuovi  crescono ai bordi delle strade

danzano sull'esile stelo  sospinti dal vento .
La nebbia delle lunghe notti
li avvolge  nel suo morbido  mantello .
Ciniche automobili  in fila indiana
illuminano le piccole sagome dargento
alcuni passanti  li raccolgono in fretta
per gettarli subito via  nel mare dell'indifferenza .
i fuochi accesi non scaldano gli aridi cuori 
la paura trafigge  l'anima  i pensieri
frugano nei bagagli vuoti di un passato  che non c'è
e del futuro che sara'.
L'aria gelida d'inverno soffia sui giovani fiori
fino a dissolverli nel nulla.

con il primo sole del mattino
rifioriranno sulle onde del cielo
come stelle ...
venute da lontano .....

perche' e' quando mi manchi tu

che tutto quanto qui dentro mi si sciolgie in un  mare

di emozioni

e anche ora con queste righe vorrei farti immaginare

infiniti campi di lavanda  e rosse distese desertiche illuminate dal tramonto
universi sconosciuti e stelle in mezzo al buio
nuvole in tempesta che rotolano nel cielo.

Alla tua partenza i miei cieli si spegneranno in un grigio di tristezza,
il tramonto non cadra' piu' sul deserto ma solo un'alba inutile
le stelle calde diverranno fredde e morte
e la lavanda non fiorira' piu' accarezzata dal mare.
Ma tu sei del vento che porta lontano e che soffia
e per questo non ti lascio parole che volano via come sabbia
ma solo un segno di me, una traccia per non dimenticare,
per non scappare, per non andarsene nonostante tutto.
Perche' non siamo polvere.
Perche' gli uomini ci camminano su questa terra.
E almeno un passo voglio averlo fatto tenendoti per mano.

SILENZIO
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Sono vento, tiepido e frizzante, che
si insinua furtivo tra gli sguardi di due amanti.
Sono voci e suoni che mi cantano, sono amore,
sono amato e amo e canto e rido.
Sono voci, sono vita,

sono suoni, note e voci.
Ora scendo, salgo,
m' inerpico, precipito.
Ora grido, e sbatto, ora schiumo in viso
e sputo rabbia e digrigno morte.
Ora sono un dolore sordo, faccio male, ora mi alzo
come per sfidare e far tremare il cuore.
Ora sono nero, rosso, sono ruvido e rapace,
sono i vetri frantumati di chi ha perso tutto, di chi
non ha più niente.
Sono mosso, sono vento e tempesta,
sono tutto ciò che resta, sono fango, schegge e melma.
Sono il silenzio duro e freddo di chi ignora,
di chi non sogna, e vola in cerchio sulle ceneri del mondo.
Sono silenzio, e tengo stretto il collo di un bambino,
sono silenzio, e tra le mie dita stringo e uccido
la sua voce.
E' la voce disperata di chi grida aiuto,
di chi spera, di chi non è ascoltato.
E' la voce di chi è ignorato.
Sono indifferenza, sono fame, sono miseria,
sono lacrime e speranze masticate insieme a niente.
Sono silenzio, e danzo e canto sui rottami
delle isole affondate, mentre avido
divoro sogni e vita, risa e voci.

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TUTTO QUELLO CHE SENTI
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TUTTO QUELLO CHE SENTI .....
NON E' MAI VERO ....
TUTTO QUELLO CHE SENTI ..
E' UNA BUGIA ..
TUTTO QUELLO CHE SENTI .....
NON E' ALTRO CHE UN'ILLUSIONE....
PE'RCHE' SOLO LA REALTA' E' QUELLA CHE CONTA..
SOLO LA REALTA' E' QUELLA CHE TI FA COSTRUIRE....
E SENTI QUALCOSA..REPRIMI , STRINGI I DENTI ....
E PENSA CHE ....RESPIRANDO LA SENSAZIONE SE NE ANDRA...
POTRAI TORNARE A FARE IL TUO LAVORO .
SENZA SENTIRE NIENTE......
PERCHE' LE SENSAZIONI ....SONO FOLLIA....
E LA FOLLIA SI SA' ...
E' SOLO UNA MALATTIA......

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LE MIE POESIE

povere umili creature,
belle come gli occhi della madre...
ma in realta'non so' come sono ...
ma...so' cosa sono ...
amiche fidate ,confidenti pazienti ,
senza contraddire i miei deliri ,
senza ridere dei miei sogni pazzeschi ...
fioche candeline che nella notte della solitudine
illuminano il cuore steso li'...sulla pagina .
VOCI ..tolte alla mente per far parlare l'anima
affacciata su spiragli di irrealta',,di sogni

, di rimpianti .
faville di un rogo di sensazioni che cova nel profondo
cupo dell'essere,sbattute alla luce ..e spentesi sulla carta,
per catturare e lenire emozioni .
storie di un attimo ,di un giorno ,....UNA VITA...
nate non per raccontare .......
ma per riempire un cuore spogliato ..
ali di silenzi  gravanti parole..

confessioni brucianti ..
rifugio  sereno  di pensieri  smarriti ,
complici innocenti
dei miei stessi peccati

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 Luna
sotto i cui raggi nulla ha piu' senso alcuno...
Tu
che luce sei
per cupi , ingrati pensieri
che la tenebra turba...
illumina
il mio volto
il suo
il nostro oscuro delirio
eal limite della follia...
avvolgi   me..... lui
il nostro sussulto lieve ,
in drappi neri e stellati...
Sii spettatrice silente
dei nostri baci segreti
Poi
spegni la luce,
discreta appartati
e  rimani li',  immobile,
a vegliare sull'anima mia
sognante

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