Provo a descrivere con
pensieri quando una persona,
indipendentemente
sia uomo o donna , smette
di lottare per una relazione,
il suo silenzio parla
più forte di qualsiasi parola.
L'assenza di argomenti o
lamentele non significa
pace, è piuttosto un segnale
che ha smesso di credere
che qualcosa cambierà.
Invece di chiedere e
supplicare, si chiude in se
stessa, smette di provare
perché non vede più il punto...
Ciò che una volta la feriva
inizia a influenzarla
semplicemente con
indifferenza. La lezione più
grande è capire che
l'indifferenza emotiva
non è un momento di resa,
ma il risultato di un lungo
periodo di dolore che non
è stato notato in tempo,
soprattutto da chi le vive
vicino .

Questo è un tema importante
su cui riflettere, in questa
nostra società di cellulari e
intelligenza artificiale, si parla
troppo e si ascolta troppo
poco ,non solo chi ci sta vicino,
ma in generale.
Il silenzio in una relazione
non è sempre segno di serenità,
spesso è il risultato di una
lunga lotta interiore. Quando
una persona smette di parlare,
non è perché ha trovato pace,
ma perché ha perso la speranza
che le sue parole possano
essere ascoltate.
La comunicazione è il cuore
di ogni relazione sana, ma non
basta parlare: è necessario
sentirsi veramente compresi.
Troppo spesso si cade
nell’errore di pensare che il
problema si risolva da solo,
ma il silenzio non è una
soluzione, è un campanello
d’allarme.
Se c’è distanza, se il dialogo
si interrompe, è il momento
di chiedersi: sto davvero
ascoltando il mio o la mia partner?
Sto accogliendo le sue
emozioni o le sto liquidando
come esagerazioni?
Un amore che dura non è
privo di difficoltà, ma è fatto
di due persone che, invece
di arrendersi al silenzio,
scelgono ogni giorno di capirsi
e di venirsi incontro.