Mi descrivo
Ti incontro per strada e divento triste perchè sò che te ne andrai ...
Ma che razza di Dio c'è nel cielo
L'infinito silenzio sopra un campo di battaglia quando il vento ha
la pietà di accarezzare; l'inspiegabile curva della moto di un
figlio che a vent'anni te lo devi scordare... Sentire d'essere noi
le sole stelle sbagliate in questa immensa perfezione serale; e non
capirci più niente nel viavai di messia discesi in terra per
semplificare. Ma che razza di Dio c'è nel cielo? Ma che razza di
Dio c'è nel cielo? Ma che razza di guitto mascherato da Signore sta
giocando col nostro dolore? Ma che razza di disperato, disperato
amore, lo potrà mai consolare? Aprire gli occhi e morire in un
fruscio di farfalla neanche il tempo di una ninna nanna; l'idiozia
della luna, la follia di sognare, la sterminata noia che prova il
mare; e a questa assurda preghiera di parole, musica, colori, che
Gli continuiamo a mandare, non c'è nessuna risposta, salvo che è
colpa nostra e che ci dovevamo pensare. Ma che razza di Dio c'è nel
cielo? Ma che razza di Dio c'è nel cielo? Ma che razza di
disperato, disperato amore, può tagliare la notte e il dolore? Ma
che razza di disperato, disperato amore più di questo respirare,
più di tutto lo strisciare? più di questo insensato dolore? Ma che
razza di Dio c'è nel cielo? Ma che razza di buio c'è nel cielo? Ma
che razza di disperato, disperato amore più di questo insensato
dolore? Ma che razza di Dio c'è nel cielo? Ma che razza di buio c'è
nel cielo? Ma che razza di disperato, disperato amore più di questo
non capire, non sapere sbagliare e lasciarsi perdonare? Ma chi è
l'altro Dio che ho nel cuore? Ma che razza d'altro Dio c'è nel mio
cuore, che lo sento quando viene, che lo aspetto non so come che
non mi lascia mai, non mi perde mai e non lo perdo mai.