Mi descrivo
limpida e pura come un ruscello di montagna...ma calda come il sole del mattino... cerco amiche complici e giocose...non maschietti, c'è già il mio all'occorrenza... La coscienza di ciò che desidero, la libertà di esprimersi, ed i comportamenti conseguenti sono parte di me, della mia libertà che inseguo nel rispetto dei doveri di donna sposata. Non sempre la trasgressione è vizio, a volte è necessità del corpo e dell'anima.
PREMESSA
sono responsabile di quello che dico, non di quello che
capisci...
non tollero la compagnia di chi non conosce la grammatica e la
sintassi della lingua italiana
sono chiara_43 bannata
non so perchè e da chi... se mi capita tra le mani lo/la strozzo
un bacione a tutti e sopratutto a tutte...
pazientate un pochino, piano piano lo ricostruisco
In genere allegra e ottimista, raramente faccio tramontare il sole
senza aver trovato qualcosa per cui sentirmi contenta.
Ho bisogno di stimoli sempre nuovi che mi appassionino,e
fortunatamente riesco a trovarli ovunque, nelle cose più disparate.
Vivo e opero per il gusto di farlo, senza nessuno scopo oltre
quello di regalarmi quanta più felicità è possibile. Penso molto,
di continuo, ma mai nell'immobilità e mai a come vivere, nel
frattempo vivo. Mi lego poco a molti e molto a pochi, e detesto
chiunque provi a controllarmi.
le mie scelte, se coinvolgono solo la mia vita, le impongo e
non tollero commenti nè invadenza, perchè me ne assumo sempre tutta
la responsabilità, ed essendo l'unica che ne pagherà il prezzo,
ritengo giusto che nessuno osi sindacare.
Ho un buon rapporto con la maggior parte delle persone che mi
circondano, e cerco di creare quanta più armonia è possibile, credo
infatti fermamente nei punti d'incontro, nelle atmosfere distese,
nel crearsi, quanto più è possibile, una rete di affetti tra i
quali vivere sereni.
In genere mi fido,perchè credo che si viva meglio, e nonostante la
mia ingenuità trovo che la vita non mi abbia fatto prendere più
cantonate rispetto chi diffida di tutto e in più vive male.
Mi sento interiormente molto serena, non ho conflitti irrisolti, e
sto bene con me stessa. Mi conosco, accetto i miei limiti e
cerco di guardarmi con onestà e indulgenza, e vedo di fare lo
stesso col mondo che mi circonda.
AMARO SFOGO DI UNA CARA AMICA
(...) mi indigna la vostra aridità...la vostra
incapacità ad amare... il vostro non saper andare oltre... la
banalità e l'immediatezza con le quali riuscite a convivere
perfettamente e a sentirvi a vostro agio… il barcamenarsi tra
realtà e fantasia... l'assoluta certezza che sia giusto essere
cosi vigliacchi, ambigui, infedeli, ingiusti e calcolatori...
l'arroganza cattiva di chi non riesce e non vuole vedere oltre,
di chi sbologna all'altro il peso delle proprie mancanze,
l'intolleranza reciproca e l'egocentrismo profuso che vi spinge a
chiudere gli occhi, il cuore e la mente... il fuggire sempre da
ciò che umanamente non e' di facile comprensione o che richiede
maggior sforzo... fatica… ma che vi potrebbe dare maggiore
soddisfazione magari non immediata, non istantanea ma più avanti
chissà... dopo tutto questo dejà vu mi sento svuotata,
amareggiata, incazzata... però non mollerò.. .non ancora... io so
che tu esisti e da qualche parte del mondo puoi sentirmi... puoi
percepire ciò che dico e capirne la profonda essenza.... puoi
ancora gioire, piangere, arrabbiarti, amare, odiare proprio come
ne sono capace io... e continuerò fino all'ultimo respiro a
lottare per questo...
sono stanca, amareggiata..ma sono consapevole di ciò che sono e
so che non e' poco questo... l'indifferenza e l'instabilità
altrui non possono e debbono farci perdere il punto di vista
basilare... continuare a sperare che ci sia qualcuno per cui
valga la pena discorrere, con il quale capirsi con uno
sguardo… (...)
DISCORSI TRA DONNE PARTE I
(…) la tristezza di tutto è arrivare a capire
come sia misera la concezione del sesso da parte degli
uomini…..non credo più da tanto al romanticismo, alle
dolcezze…sostanzialmente sono queste che comunque mancano.
Ho la sempre più netta impressione che la donna per l’uomo sia
solo un buco o due e una bocca al lavoro, una volta che ha finito
all’uomo il resto non interessa più.
E’ un idea personale, la voglia fisica riesco a controllarla e mi
dispiace dover ammettere che l’uomo è solo l’appendice del
cazzo….il vedere tanti bei cazzi accoppiati a zero cervello,
dentro di me, mi fa venire da piangere! Non è possibile che non
ci sia nessuno che riesca a concepire quanto affascinante sia
l’arte del sesso come la scoperta del corpo proprio e altrui…la
sorpresa di trovare zone di sé stessi che inaspettatamente
regalano un tipo di piacere che non si pensava neanche
esistesse……il “prepararsi
all’atto”….lavarsi...vestirsi...profumare la pelle….essere come
un dono per chi mi prenderà…..il sapore delle calze sulle mie
gambe…il seno modellato a dovere da quel reggiseno particolare…la
bocca dipinta di un rosso mai carnoso quanto, dentro, sono
io….avvicinarsi…..guardare…toccare…scoprire, intuire e
capire.
L’uomo come creta sotto di me, modellarlo, farlo vivere,
risvegliare quella naturale fame dei sensi mai appagata a
sufficienza prima del mio arrivo……osservare all’infinito il corpo
dell’uomo , fonderne ogni parte nel nostro…amalgamarlo col
mio…dentro me…e una volta mio usarlo, rendendolo nuovo con la mia
personale concezione dell’atto sessuale…
Una mano che sfiora….non “prende” ..sfiora e si accosta
lentamente al “cuore” massimo del sesso maschile…una mano a volte
leggera come velo, per diventare poi decisa e affamata,
proprietaria di un corpo ora suo…
DISCORSI TRA DONNE PARTE II
La mano che gioca, afferra, gira e torna dove
vuole, ora, restare….
Il seno…non “due tette”…un seno! ..due colline soffici e sode
avide sempre di baci, risucchi, in ogni modo presenti…fungere
come da guanciale di un “Signor” membro posato sopra di esse..per
onorarle…salutarle…confondere pelli diverse in un unico
brivido…
…E la bocca……No! Non un semplice “buco” con movimento
verticale..No No!
La bocca come porta di un altro umido mondo…la bocca che consoce
e fa conoscere…Bocca che insegna e lingua, serva, che
accompagna….una melodia di movimenti troppo poetici per essere
definito solo “sesso”…cinque lettere non bastano per spiegare
questo che è solo l’inizio…
…e l’ “altra” bocca”…quella nascosta fra le gambe, quella che
accoglie per vibrare poi con l’organo che IN lei entrerà…
Oh!...sublime accordo di sensazioni…risucchio interno stretto
stretto attorno a quello che l’uomo mi sta regalando…..nè la
passera né il sedere sono solo buchi….no! mi rifiuto di pensare
in questa maniera…..mano, bocca passera e culo sono solo diversi
inizi di un discorso comune…un concetto che poche persone sono
riuscite ad aprire nella propria testa: il sesso …
E’ il sesso che fa girare noi, ci diverte, ci crea, ci
appassiona!....ma la peggior storia è sapere che
un’interpretazione come la mia farebbe passare la sottoscritta
per puttana o bocchinara e nulla più!
Colpa di 2.000 anni di storia?
Napoleone diceva “Voglio sposare un utero”….in pratica una
fattrice di figli! Donne costrette a figliare e servire….con la
vita che lì finisce…e a quelle poche che, per loro fortuna,
riesconoa godere fisicamente, moralmente hanno tutte nomi
spregiativi!
Il sesso per tutto il mondo è “programmato” a favore degli
uomini….ed è questo maledetto standard che più di una volta
uccide la voglia di viverlo……
PARTE I
Lo scopo di questa missiva è quello di rendere
giustizia a una generazione, quella di noi nati a cavallo tra gli
anni 60 ed 70 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa
acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte
tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni. Per non aver
vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali,
mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di
quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. Babbo
Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci
sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto,
nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto
tutto, e nessuno glielo dice. Siamo l'ultima generazione che ha
imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a
lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver
giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di
divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. Abbiamo
indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e
con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con
bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da
ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 15
anni. Andavamo a scuola quando il 31 ottobre era la vigilia dei
Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo
stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3x2. Siamo
stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci
Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero
allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione).
PARTE II
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo
innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank,
ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e
imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che
ha visto Maradona fare campagne contro la droga. Siamo la
generazione che conosce le emozioni di Italia-Germania 4-3 grazie
ai racconti dei padri e quella che ha gioito ed esultato con
Pertini per Italia-Germania 3-1 al Mundial. Siamo la generazione
che ha visto il più breve ed il più lungo pontificato della
storia ed il primo Papa straniero. Siamo i primi ad
essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per
cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti
accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto
nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il
terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton
avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale;
siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della
nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan,
Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia,
senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di
colpo un 11 di settembre. Abbiamo imparato a programmare
un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a
Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato
un mondo libero.
PARTE III
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di
Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la
generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e
Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen,
e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo
emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba
Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le
caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di
Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare"), delle sorprese
del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei
Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara,
l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù,
Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le
Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con
l'ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro
alla fine vanno insieme. L'ultima generazione a vedere il proprio
padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per
andare in vacanza 15 giorni. L'ultima generazione degli
spinelli.
PARTE IV
Guardandoci indietro è difficile credere che
siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza
seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore
e non soffrivamo di sindrome da classe turistica. Non avevamo
porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure
a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né
protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di
ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era
bestiale. Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di
libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente
aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al
limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa
bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato Ci trasmettevamo
solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo
lavandoci la testa con l'aceto. Non avevamo Playstation, Nintendo
64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari,
computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e
rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua
direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata,
che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole
per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a
quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :P
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e
responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto
ciò.
Tu sei uno di nostri? Congratulazioni! Invia
questo a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di crescere come
bambini.
l'amore e' quella reazione
chimica
che colpisce gli
occhi...
arriva al cuore...
e fa impazzire i
genitali...
ma non ditelo a
nessuno...
potreste apparire cinici
...
NON C’E’ MAGGIORE SEDUZIONE CHE IL
MISTERO E NON C’E’ EROTISMO PIU’ GRANDE CHE LE
PAROLE..
COME SEDURRE
- Creare desiderio, suscitare ansia e
scontento: è impossibile sedurre chi è soddisfatto di sé.
- Entrare nello spirito: adattarsi allo stato d’animo della
preda che, ipnotizzata, si aprirà a voi.
- Usare il potere demoniaco delle parole per seminare
confusione: tradotto, lusingare a tutto spiano.
- Confondere desiderio e realtà, l’illusione perfetta: è il
fulcro di tutta l’opera di seduzione. Bisogna far credere alla
preda di vivere un sogno a occhi aperti.
- Padroneggiare l’arte della mossa audace: è ora di
abbandonare la civetteria e di essere esplicite. Perché la
seduzione non è egualitaria: una conduce, l’altro segue.
DEDICATA AD UNA CARA AMICA
Ti voglio bene non solo per quella che sei, ma
per quello che sono io quando sto con te. Ti voglio bene non solo
per quello che hai fatto di te stessa, ma per ciò che stai
facendo di me. Ti voglio bene perchè tu hai fatto più di quanto
abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore, e più di quanto
abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice. L'hai fatto
senza un tocco, senza una parola, senza un cenno. L'hai fatto
essendo te stessa. Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere una
magica donna.
In generale un'affermazione della destra è
sempre una cattiva notizia, è sempre una faccenda pericolosa.
Perché la destra dà risposte molto semplici, dirette a problemi
enormi. Ci sono i senzatetto? Che se ne vadano. C'è un aumento di
criminali? Ripristiniamo la pena di morte. Soluzioni che
naturalmente non tentano di capire il perché dei fenomeni a cui
vengono applicate. Al momento possono sembrare efficaci, ma fra
venti anni sarà peggio e ne faranno le spese le generazioni del
futuro che di nuovo si troveranno di fronte problemi gravissimi.
W. A.
DOVE SONO GLI UOMINI? PARTE I
Dove sono gli uomini?
Ultimamente le separazioni sono in costante
aumento, le coppie si sfasciano in un batter d’occhio, perché
alla base c’è un grandissimo fraintendimento.
Negli ultimi decenni abbiamo mandato agli uomini
un messaggio contraddittorio: ci siamo
dichiarate indipendenti, autonome. Ci siamo battute per la
nostra libertà. E i maschi hanno capito che non abbiamo più
bisogno di loro.
Non è così: non abbiamo più bisogno di qualcuno
che ci faccia da mamma (o da papà) ma un cavaliere al fianco
continuiamo a sognarlo. Abbiamo perso per strada i geni di
Penelope, smarriti nell’avvicendarsi delle generazioni di donne
che hanno attraversato il Novecento con tanti sforzi. Non stiamo
più a casa ad aspettare il ritorno del nostro Ulisse: il fatto di
avere un lavoro ci regala un potere contrattuale con cui gli
uomini devono fare i conti. La cosa li spaventa., e quando hanno
paura i maschi si rifugiano nella caverna. E ci restano.