Mi descrivo
KE DICO? MI PIACCIONO LE PERSONE CHE VOGLIONO IL MEGLIO DALLA VITA, CIOE' VITA VERA ! PENSO DI AVERE MOLTE QUALITA' IN GRAN PARTE INTERIORI, CHE PER ME SONO LE PIU' IMPORTANTI ANCHE SE MI CONSIDERO UNA BELLA PERSONA, ANCHE FISICAMENTE.
SE NON VUOI LA SOLITA MINESTRA DI QUALUNQUISMO, CONTATTAMI! LA VITA è BELLA, BASTA POCO KE CE VO' ??
IL CUORE 1
C'era una volta un giovane che diceva di avere
il cuore più bello del mondo. Tutti quanti glielo ammiravano: era
davvero perfetto! Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era
proprio il cuore più bello!
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo
dalla folla disse:
"Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del
mio."
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della
folla, e del ragazzo.
Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici.
C'erano zone dove dalle quali erano stati asportati dei pezzi e
rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene, così il cuore
risultava tutto bitorzoluto.Il giovane guardò com'era ridotto
quel vecchio e scoppiò a ridere:
"Starai scherzando!", disse. "Confronta il tuo cuore col mio: il
mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e
lacrime."
"E' vero!", ammise il vecchio.
"Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai
cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona
alla quale ho donato il mio amore.
IL CUORE 2
[..] Amare è
rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste
voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre
l'amore che ho provato anche per queste persone...e chissà? Forse
un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho
riservato per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia il vero
amore?"
Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano
il volto. Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al
vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano.
Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo
del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta
aperta nel cuore del giovane. Ci entrava, ma non combaciava
perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio
aggiunse:
"Se la nota musicale dicesse:" Non è la nota che fa la musica..."
Non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse:"Non è una parola che può fare una pagina..."
Non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: "Non è una pietra che può alzare un muro..."
Non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse:"Non è una goccia d'acqua che può fare
un fiume..." Non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: "Non è un gesto d'amore che può rendere felici e
cambiare il destino del mondo..." Non ci sarebbero mai né
giustizia, né pace, né felicità sulla terra degli uomini".
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era
più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più
meraviglioso che mai: perchè l'amore del vecchio ora scorreva
dentro di lui.
In questa storiella c'è racchiusa un pò di vita di tutte le
persone, ognuna con il suo cuore, con i suoi bitorzoli, con i suoi
vuoti, e con tutto ciò che nel corso degli anni si è donato e si è
ricevuto.
SII FELICE, ORA!!
Non aspettare di finire l'università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l'estate,
l'autunno o l'inverno…
Non c'è momento migliore di questo per essere
felice!!!
La felicità è un percorso, non una
destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama
come se non ti avessero mai ferito e balla… come se non ti
vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni…
Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non
hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni
traguardo cioè una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è
un'altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci
perdere.
(Madre Teresa di Calcutta)
L'essenza
Ridere è rischiare di
apparire sciocchi.
Piangere è rischiare di apparire sentimentali.
Aprirsi ad un altro è rischiare di coinvolgersi.
Esporre i propri sentimenti è rischiare di mostrarsi
pienamente.
Illustrare le proprie idee e sogni ad una folla è rischiare di
perderle.
Amare è rischiare di non essere contraccambiati.
Vivere è rischiare di morire.
Sperare è rischiare la disperazione.
Provare è rischiare il fallimento.
Ma bisogna rischiare, perché il maggiore pericolo della nostra vita
è di non rischiare nulla.
Chi non rischia nulla, non fa nulla, non è nulla.
Forse evita la sofferenza e il dolore, ma non può imparare,
sentire, crescere, cambiare, vivere, amare.
Inchiodato al proprio atteggiamento, è schiavo.
Ha rinunciato alla propria libertà.
Solo colui che rischia è libero.
Anonimo