Accarezzami,
non come il sole
che sfiora la dolce fronte della luna.
Vieni ad abbracciarmi
come sai fare tu
non con sciocche ricerche
sfiora la pelle
sulle tracce del divino.
Dio arriverà solo all’alba
se io sono, ora,
tra le tue braccia.
Accarezzami,
non come il sole
che sfiora la dolce fronte della luna.
Vieni ad abbracciarmi
come sai fare tu
non con sciocche ricerche
sfiora la pelle
sulle tracce del divino.
Dio arriverà solo all’alba
se io sono, ora,
tra le tue braccia.
Scende la notte e l’ansia, ora, si manifesta nel buio,
dimenticata durante tutto il giorno.
Quando imperversa la tempesta
senti e nutri forte dentro di te
la speranza della quiete.
Ti osservo e vedo nei tuoi occhi
la voglia d’avventura,
quel desiderio di guardare lontano,
il bisogno di superare il vecchio orizzonte
verso l’infinito.
Il coraggio del nostromo che legato alla nave
cerca di superare le grandi scoperte del passato
con la passione di immaginarle
come avventure lontane.
Guardo i tuoi occhi e mi sembra
di entrare in un bosco
dove cerco di districarmi fra luci e ombre
alla ricerca di te, del tuo viso
per trovare quel desiderio e quella passione
che nutre il viandante alla ricerca di un sogno.
Cosi sento dentro di me l’essenza dell’impossibile,
il desiderio pieno d’ansia, accarezzato da nuove certezze,
perché fuori dal bosco ho lasciato
il senso del vuoto, il nulla dell’inutile esistere.
Soffia la brezza leggera ad accarezzare il viso.
E’ tardi. Le luci multicolori aggrappate alle finestre
Appese ai viali e sui rami degli alberi
ti accompagnano,
cambiando ogni volta il colore della pelle.
Si sente il profumo della festa.
Luci accese in tutte le case,
grida, sorrisi, parole ad alta voce.
Qualche abbraccio, forse nuovi legami.
Corri ti aspettano, sorridi.
E mentre intorno al tavolo
spiccano dolci di molte forme, molti sapori,
accendi una candela, la guardi,
silenzio improvvisamente intorno
e tutti nel vostro cuore la immaginate, lei
la luce della speranza.
Irriverente e maliziosa la luce entra dentro,
attraverso i vetri della tua finestra.
Disfatte le lenzuola, ti coprono appena,
mentre dormi.
Ladri quei raggi, a rapirti così indifesa,
mentre si posano sul tuo corpo bianco,
a voler sfiorare la tua pelle.
Un bacio, lo senti così apri gli occhi.
Scivolano le mie mani a sfiorar le tue,
lambire le pieghe della pelle,
per ritrovar le sensazioni ancora sconosciute.
Vibra il tuo corpo, forti le emozioni,
ed il tuo dolce sospiro pare sussultar
per un risveglio nuovo, più intenso.
Corrono adesso le tue mani con le mie,
le guidi verso percorsi che vogliamo
scoprire insieme.
Sentiero dolce il nostro
Verso le sensazioni ignote.
Soffia la brezza leggera ad accarezzare il viso.
E’ tardi. Le luci multicolori aggrappate alle finestre
Appese ai viali e sui rami degli alberi
ti accompagnano,
cambiando ogni volta il colore della pelle.
Si sente il profumo della festa.
Luci accese in tutte le case,
grida, sorrisi, parole ad alta voce.
Qualche abbraccio, forse nuovi legami.
Corri ti aspettano, sorridi.
E mentre intorno al tavolo
spiccano dolci di molte forme, molti sapori.
accendi una candela, la guardi,
silenzio improvvisamente intorno
e tutti nel vostro cuore la immaginate, lei
la luce della speranza.
ciao
diego
Buone feste !!!