Mi descrivo
la mia Regola (riconosciuta dal Vescovo), permette di elevare la disabilità a Vita Consacrata, ed altro ancora
I DISABILI E DIO
La possibilità per i disabili di consacrarsi al Signore, inteso
come partecipare al banchetto organizzato dal RE, è riferito nel
Vangelo quando appunto i servi tornano al castello e riferiscono al
loro Signore che gli invitati si erano giustificati e nessuno aveva
accettato l’invito (si distinguono in costoro i chiamati alla
sequela di Cristo che non hanno corrisposto), così, il Padrone dice
ai servi di andare per le strade e invitare ciechi, sordi, zoppi,
poveri ecc perché sa che, costoro corrisponderanno (beati i poveri,
gli afflitti, i miti, quando vi dichiareranno pazzi a causa del Mio
Nome, ecc). Si noti che il RE non chiama queste persone
svantaggiate a “faticare”(come invece fa per i lavoratori della
vigna dell’altra parabola, che stanno in ottima salute e
bighellonano perché nessuno li ha presi a giornata), ma ad un
banchetto, per festeggiare cosa? Il fatto di venire finalmente a
conoscenza della Verità, e cioè che Dio reputa degni di se proprio
i più svantaggiati (come i disabili appunto) che accettano in pace
la loro condizione: è per loro quindi la Salvezza Eterna, e questa
certezza DEVE causare serenità in queste persone, già su questa
terra.
LA REGOLA
silenzio e solitudine(evitare il caos, compresa la tv, prendersi
ogni tanto durante la giornata momenti di ritiro);
sobrietà(nell'uso dei beni materiali: cibo, soldi ecc...);
preghiera e lavoro (i 4 rosari, vespri e compieta, ed altre
preghiere a piacere...) più i vari lavori manuali o anche studio,
arte ecc...; se ti interessano maggiori dettagli puoi
contattarmi...ciao!!!
IN COMUNIONE CON LA CHIESA
questa Regola funziona!!! se a causa della tua disabilità, non hai
potuto seguire il Signore nei tradizionali conventi, seminari
ecc..., forse questo è il tuo cammino. sarebbe bello rinnovare la
Chiesa offrendo la nostra disabilità al Signore tramite i
tradizionali voti, ed essere certi così di aver fatto il possibile.
non è necessario nessuna struttura o istituto, si può vivere da
casa, costruendo per esempio un proprio orario giornaliero, che
permetta di adempiere la Regola.