Liberarsi dall'ossessione del possesso, amare senza possedere. È davvero possibile? O l'appartenersi, il sentirsi reciprocamente esclusivi è l'essenza stessa dell'amore? In fondo gli amanti aspirano ad essere un'unità indistinta, un'intima commistione di pensieri, sentimenti, respiri. Ambiscono alla confusione, all'oblio di sé tra le braccia dell'altro.
Profilo BACHECA 122
Spesso capita di dover imprimere una nuova direzione alla nostra vita, di dover dare a ciò che facciamo un nuovo senso, visto che la natura razionale ci impedisce di affidare il governo delle nostre azioni al puro istinto. All'origine di questa ricerca possono esserci eventi traumatici o anche, più semplicemente, l'aver raggiunto il traguardo che ci aveva guidato fino ad un attimo prima.
A volte ciò che attendiamo, accade nel luogo e nel tempo sbagliato. Non c'è un motivo, né una colpa. È una delle tante sorprese che la vita ci riserva, forse per ricordarci che non siamo davvero padroni della nostra esistenza. Non serve inveire contro la malasorte o abbandonarsi al rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere. Forse conviene godere di quell'istante fugace, di quella stagione benevola alla quale ci siamo affacciati, sia pure brevemente, serbandone il ricordo dolcemente prezioso. Buona fortuna, amore mio.
Nella vita tutto si evolve, ciò che rimane immobile è privo di vita.
Vivremmo decisamente meglio, se pensassimo a ciò che la vita ci ha regalato, piuttosto che a quanto ci ha tolto.
Siamo indotti ad associare l'assenza ad un vuoto, ma non è esattamente così. Ogni mancanza stratifica nell'animo umano, lasciando un sedimento il cui spessore è proporzionato al peso di ciò che non abbiamo avuto o che abbiamo perso.
Fin da piccoli scopriamo che il tempo ha una sua dimensione soggettiva: a volte scorre troppo velocemente, altre sembra non passare mai. Poi ci sono gli attimi che durano per sempre.