Chi ci abbandona lascia sempre un vuoto: uno spazio fisico ed emotivo che va colmato. Se non lo facessimo, quell'assenza ci scaverebbe dentro, rendendoci un guscio fragile. Alcuni riespandono il proprio essere, talora addirittura ricavandone un senso di appagamento per la ritrovata libertà.
Sì rioccupano i cassetti degli armadi, gli scaffali di una libreria, ci si immerge negli hobby trascurati o nel lavoro. Altri semplicemente riconsegnano quello spazio ad un nuovo occupante. Altri ancora affollano il vuoto di ricordi, finendo spesso per raccontarsi una storia molto diversa dalla realtà. Non c'è una soluzione giusta o sbagliata. Ognuno ha la propria, quella che gli consente di ridare un senso al proprio microcosmo.Tutto purché quel vuoto sia colmato ed il senso di smarrimento anestetizzato.