Ho fatto molti errori nella vita. Ad alcuni ho posto rimedio; molti altri sono rimasti lì a fare mostra di sé. Mi è mancato il tempo, la voglia o l'occasione di correggerli. Mi accompagnano e dicono molto di me, delle mie paure, dei miei bisogni, di quelle piccole o grandi meschinità connaturate all'animo umano. Mi rammarica aver sbagliato talora a danno di altri, soprattutto di chi amo o ho amato, procurando dolore o delusione, sebbene con il tempo abbia capito che la vita degli altri va avanti e che il senso di colpa è solo un modo di espiare i propri errori.
Guardo al futuro consapevole di doverne pagare il prezzo, forse non perché sia la vita a pretenderlo, ma perché sono io disposto a pagarlo. Autocommiserazione o senso morale? Non so cosa mi spinga a pensarlo, perché ancora oggi tanta parte di me mi rimane oscura e insondata, come l'altra faccia della luna.