Mi fido soltanto della solitudine e della morte.
Profilo BACHECA 287
Mi avvolge l'ombra liquida delle nuvole ,la roccia dura del giorno si spacca e tra le schegge piove luce: io mi dissolvo,di me non resterà che una manciata di polvere.
Quanta dissoluzione mi si richiede per arrivare alla fine del giorno?Quante menzogne,inchini,riverenze,untuosità?Rami sussurrano nel vento invernale ,la mia vita non è una scintilla che brilla,mi sento intrecciato a questo lungo inverno.Esistere è un'impresa tremenda,sarei stato più felice se fossi nato senza destino.La fissità del mattino si rompe ,anche oggi la vita mi assedia,non so da dove oggi entrerà l'ombra,ascolto il rintocco fatale di un mondo in rovina.Sono coinvolto dalla generale successione per cui una cosa segue l'altra,mentre fuori di me il mondo si muove sto immobile e muto:mi appaga soltanto contemplare il movimento lento del cielo stellato.
Mi disfo come la carta col fuoco, non mi appago dell'infinito,mi sento come un insetto trasportato con sé dalla terra.L'esistenza si assottiglia fino a diventare un punto senza tempo.Il Tempo gocciola dal tetto della mia mente,le nuvole mantengono ogni atomo della loro rotondità.Abolisco d'un colpo il ticchettio dell'orologio,cerco tra la sabbia del deserto la perfezione del mondo.
Solo attraverso le lacrime si vede il vero del mondo.
Non indovino più il sole dai suoi accenni e bagliori ma rimango catturato dal suo sguardo fisso e piatto che dà ad ogni cosa la sua esatta gradazione di colore.La luce del sole buca atomi d'aria e prosegue il suo lento viaggio verso spazi d'ombra e col suo bianco abbaglia una impenetrabile cupa oscurità,così realizza il suo scopo: liberare oscure ,intense profondità.Ogni giorno mi chiedo che cosa c'è fuori di me e non trovo una risposta ma sono consapevole che la felicità abita le cose ordinarie come osservare l'ultima goccia di pioggia: la più luminosa.Qui ho creato il mio cosmo,qui esso si compie sepolto dentro di me,nel mio profondo.Dietro tutto ciò che vedo ci sono solo tenebre e ipotesi,nulla di vero.Sazio la mia fame di felicità guardando la pietra che affonda,il momento che passa. C'è solo un precipitare veloce, un Tutto che deve ancora accadere.Emergo dalla incertezza e dalla oscurità,guardo diritto davanti a me: tutto è reale e solido:mi aspettano giorni e giorni e giorni...
Cerco di colmare il mio vuoto,di dilatare le mie notti e riempirle sempre di nuovi sogni ma il mondo mi sussurra:smetti di vagare, non c'è altro che sofferenza e illusioni.Mi sforzo di capire la falsità di dire: "Sono questo, sono quello..." ma ogni linguaggio è falso. In questo tempo che sembra infinito covo il senso della inutilità di ogni mio sforzo,mi appare vana ogni ambizione.Contribuisco all'attimo che passa nel quale ogni cosa si disfa nell'altra e ribolle in un unico suono.Il senso dell'esistenza si fa più acuto nella solitudine ,il fumo di ogni frase svanisce.C'è in me qualcosa di fatale ,sono completamente indifferente alle vanità della vita.Vortico facendo finta di avere uno scopo.D'estate il calore danza su di me,d'inverno sono crepato dal freddo.Sono come la schiuma delle onde che precipitano a riva e che è destinata a sparire.Sono trasportato in alto in groppa alle stagioni,le parole mi si arricciano intorno come anelli di fumo,mi sento nelle tenebre: non sono niente!
Mi coglie il desiderio irresistibile di diventare me stesso.
Una foglia cade per la gioia di volare poi muore.
Stanotte le stelle mandano lampi,colmo di assurdo il sublime,ogni giorno è ammaccato,imperfetto.La vita è un volo a caso che deride la mia presunta eternità allora intacco il bottino di vita che mi spetta.Questa notte una stella corre veloce sopra le nubi ,ad essa grido: consumami, non sono nulla!