Mi descrivo
che dire di me ... sono estroversa, simpatica (dicono). Detesto chi nega l'evidenza, detesto chi non sa apprezzare, detesto l'eccessivo materialismo e le persone egocentriche. A volte sono permalosa e direi anche troppi puntini sulle "i" ma di certo non sono superficiale e gradisco dialoghi costruttivi piuttosto che banali, anche se so che a volte ... é inevitabile, ...
Coyote ruba il sole e la luna (racconto Zuni)
Il Coyote era un cattivo cacciatore che non
uccideva mai nulla. Un giorno osservò l’Aquila che cacciava
conigli, prendendoli uno dopo l’altro: più coniglio di quanti
potesse mangiarne. Coyote penso: “Mi unirò ad Aquila, così
potrò avere carne a sufficienza”. Il Coyote stava tramando
qualcosa.
- Amica – disse Coyote ad Aquila, – dovremmo cacciare
insieme. Due possono prendere più di una.
- Perché no? – disse Aquila e così cominciarono a cacciare
insieme.
Aquila catturò molti conigli, ma tutto ciò che Coyote prese furono
solo alcuni piccoli insetti. In quel tempo il mondo era ancora
buio; il sole e luna non erano ancora stati sistemati in cielo.
- Amico – disse Coyote ad Aquila, – non c’è da
stupirsi se non prendo molta selvaggina, non ci vedo. Sai dove
possiamo prendere un po’ di luce?
- Hai ragione, amico mio, dovrebbe esserci della luce verso
ovest. Proviamo a cercarla. – Affermò Aquila.
E così si misero in viaggio per cercare il sole e la luna. Giunsero
ad un grande fiume, che Aquila sorvolò. Coyote nuotò, ma ingoiò
tanta acqua che per poco non annegò. Si trascinò fuori con la
pelliccia piena di fango, ed Aquila gli parlò.
- Perché non voli come me?
- Tu hai le ali, io ho solo peli – rispose il Coyote. –
Non posso volare senza piume.
Infine giunsero ad un pueblo, proprio mentre i Kachina stavano
danzando. La gente invitò Aquila e Coyote a sedere ed a mangiare
qualcosa mentre stavano osservando le sacre danze. Vedendo la
potenza dei Kachina, Aquila disse:
- Credo che questa sia la gente che possiede la luce.
Coyote, che aveva osservato tutt’intorno, le fece notare due casse,
una grande ed una piccola, che la gente apriva ogni volta che
voleva la luce. Per procurare molta luce, sollevavano il coperchio
della cassa grossa, che conteneva il sole.
Pablo Neruda
Se saprai starmi vicino, e potremo essere diversi, se il sole
illuminerà entrambi senza che le nostre ombre si sovrappongano, se
riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo e insieme al mondo,
piangere, ridere, vivere. Se ogni giorno sarà scoprire quello che
siamo e non il ricordo di come eravamo, se sapremo darci l'un
l'altro senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo se il tuo
corpo canterà con il mio perché insieme è gioia… Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.